Il corpo di luce, talvolta chiamato "corpo astrale" o "corpo sottile", è un aspetto "quasi materiale" del corpo umano, non essendo né esclusivamente fisico né unicamente spirituale, postulato da un certo numero di filosofi, ed elaborato secondo vari insegnamenti esoterici, occulti e mistici. Altri termini usati per questo corpo includono corpo di gloria, corpo-spirito, corpo radioso, corpo luciforme, augoeides ("radiante"), astroeides ("stellato o corpo siderale” ) e corpo celeste.
Il concetto deriva dalla filosofia di Platone: la parola 'astrale' significa 'delle stelle'; quindi il piano astrale è costituito dai Sette Cieli dei pianeti classici. L'idea è radicata in resoconti religiosi comuni in tutto il mondo dell'aldilà in cui il viaggio dell'anima o "l'ascesa" è descritto in termini come "un'esperienza estatica, mistica o fuori dal corpo, in cui il viaggiatore spirituale lascia il corpo fisico e viaggia nel loro corpo di luce nei regni "superiori".
I neoplaonisti Porfirio e Proclo hanno elaborato la descrizione di Platone della natura stellata della psiche umana. Per tutto il Rinascimento, filosofi e alchimisti, guaritori tra cui Paracelso ei suoi studenti, e scienziati naturali come John Dee, continuarono a discutere la natura del mondo astrale intermedio tra la terra e il divino. Il concetto di corpo astrale o corpo di luce fu adottato dal mago cerimoniale del XIX secolo Éliphas Lévi, Florence Farr e dai maghi dell'Ordine Ermetico della Golden Dawn, tra cui Aleister Crowley.
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