Un Jenny Haniver è un falso
mostro realizzato usando la carcassa di un pesce chitarra (nome
comune della famiglia di razze Rhinobatidae), a cui si applicano
tagli, ripiegature e mutilazioni fino a conferirle le sembianze di
una creatura vagamente umanoide, in genere simile a un demone o un
angelo. Lo scopo è solitamente quello di ingannare il prossimo, per
esempio rivendendo il corpo spacciandolo per cucciolo di drago, un
basilisco, il cadavere di un extraterrestre o una qualche rarità
criptozoologica. Ai Jenny Haniver si fa spesso riferimento come
possibile spiegazione di alcune misteriose creature marine descritte
in letteratura, come il pesce monaco spiaggiato in Danimarca nel
1546.
Storia
L'origine e il significato del nome
"Jenny Haniver" non sono noti con certezza. L'ipotesi più
accreditata è che si tratti di una anglicizzazione del francese
jeune d'Anvers ("ragazza di Anversa"); i primi a
creare questi falsi, con l'intento di rivenderli come "cadaveri
di sirena", potrebbero essere stati i pescatori britannici di
Anversa. Altrimenti potrebbe prendere il nome dall'unione dei nomi
inglesi sia di Genova sia di Anversa.
La pratica di deformare il corpo delle
razze al fine di produrre questo genere di falsi è piuttosto antica;
già nel 1558, nel saggio Historia Animalium (vol. IV), il
naturalista Konrad Gesner descriveva i "Jenny Haniver" come
un falso molto diffuso, spiegando come nei mercati di Zurigo fossero
talvolta spacciati per basilischi. Numerosi Jenny Haniver furono
realizzati in Belgio, in Francia e a quanto pare anche in Italia: ne
sono stati infatti trovati molti a Milano, Venezia e Verona,
realizzati soprattutto nel XVI secolo con pesci del Mediterraneo.
Curiosamente, i Jenny Haniver furono
prodotti (e spacciati per creature misteriose) ancora in tempi
recenti. Uno dei casi di pubblicità mediatica data a questo fenomeno
è avvenuto nel 1971 a San Juan in Porto Rico, quando Alfredo Garcia
Garamendi, professore di educazione fisica e appassionato di fenomeni
paranormali, sostenne di aver catturato uno strano pesce che poteva
uscire dal mare, respirare e porsi in stato eretto. A tale animale,
di sembianze umane, Garamendi diede il nome di "Garadiabolo".
Nel 1974 Garamendi pubblicò informazioni sulla sua presunta scoperta
nel libro Los Garadiabolos.
L'ultimo Jenny Haniver salito alla
ribalta dei media in Italia è quello segnalato nel luglio del 2006
dalla pubblicazione locale Meridianodieci (letto specialmente
nell'Ovest Bresciano), quindi dal Giornale di Brescia, e
inizialmente presentato dalla stampa come il cadavere di un
extraterrestre: "Mummia rossa in un pollaio. Rossa come un
marziano", questo il titolo in copertina. Il Jenny Haniver
faceva parte in realtà di un deposito di materiali provenienti dalla
ristrutturazione di un palazzo milanese.
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