giovedì 28 luglio 2022

Quali sono le tradizioni di stregoneria dell'Islanda?


Forse sapete che in Islanda c'è un ministro degli elfi.

Perché in Islanda conoscono molto bene la stregoneria.

Per questo si usava fare i cosiddetti "necro-pants".

Si tratta di pantaloni realizzati con la pelle dei morti.

Venivano utilizzati - almeno così si credeva - per "creare" monete.

Nel Museo della stregoneria islandese di Strandagaldur, a Holmavik, viene raccontata una storia selvaggia.

Ambientata nel XVII secolo, racconta di diciassette persone che furono messe al rogo per pratiche occulte.

Il museo è famoso per l'esposizione della macabra leggenda dei pantaloni da necro (nábrók).

La credenza popolare vuole che i necro-pantaloni, se usati correttamente, possano produrre un flusso infinito di monete.

In primo luogo, un uomo vivente doveva dare il permesso di usare la sua pelle dopo la sua morte.

Dopo la sua sepoltura, lo stregone doveva dissotterrare il cadavere e scuoiarlo tutto intero dalla vita in giù.

Una moneta è stata rubata a una povera vedova. Il tutto veniva poi inserito nel ventre dei pantaloni insieme a un segno magico (nábrókarstafur) su un foglietto di carta.

La "borsa dei soldi" che penzolava tra le gambe dei pantaloni non si sarebbe mai più svuotata.

Il prerequisito era che la moneta originale fosse ancora presente.

Ora so perché lo Zio Paperone si prendeva tanta cura della sua "No. 1" (la prima moneta che aveva guadagnato) e perché la maga Amelia voleva sempre rubargliela.


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