Bahamut (in arabo: بهموت,
Bahamūt), noto anche come Bahamuth, è un pesce
colossale presente in una leggenda cosmologica araba, che sostiene
sulla propria schiena il mondo.
Descrizione
Il Bahamut sarebbe uno dei sostegni del
mondo: sulla propria schiena regge il Kujata, un gigantesco toro il
quale a sua volta sostiene un'enorme pietra di rubino che fa da
pedana per un angelo di dimensioni tali da reggere sulle proprie
spalle il mondo intero (o, secondo una versione più complessa della
leggenda, tutti e sette i mondi esistenti). Il Bahamut è immerso in
un lago che non ha nessun supporto se non oscurità, e non è noto
cosa ci sia al di sotto dell'oscurità.
Un'altra versione della leggenda
posizionerebbe la terra (oppure i sette mondi) all'interno di un mare
in seno all'enorme pietra di rubino sostenuta dal Kujata. Altre
differenze sono che in questa leggenda uno strato di sabbia sostiene
i piedi del toro mitologico e che al di sotto del Bahamut si trova un
vento "calmo e soffocante", questo sopra un velo di
oscurità, quindi una cortina di nebbia e sotto l'ignoto.
Il Bahamut compare anche in uno dei
racconti delle Mille e una notte, in questo caso al di sotto
dell'oceano nel quale esso nuota si trova un abisso di aria, quindi
fuoco quindi il grande serpente Falak, che per le sue dimensioni
potrebbe ingoiare l'intera creazione, ma si trattiene solo per paura
di Allah. Nel racconto, Allah dichiara a Gesù di creare ogni giorno
quaranta nuovi Bahamut.
In alcune fonti, il Bahamut è
descritto con la testa simile a quella di un ippopotamo o di un
elefante.
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