sabato 26 settembre 2020

Perché la figura del serpente è associata al diavolo?

Si tratta dell'ennesimo caso di sostituzione di una religione o culto con un'altra, in questo caso il culto del serpente, denigrando i simboli. Prima del Cristianesimo e anche dell'Ebraismo erano diffusi i culti legati al serpente. Non sto a spiegare come si svolgevano ma erano un ostacolo per la diffusione della religione ebraica e poi del Cristianesimo. I primi cristiani per eliminare questi culti cominciarono a denigrare il suo simbolo, il serpente, facendone il capro espiatorio di ogni male. É cosí che nacquero le storie legate al serpente come simbolo di malvagità. La cosa non si limitò solo al serpente; animali come il corvo (simbolo di Odino), la civetta (simbolo di Minerva), il cinghiale (simbolo del dio celtico Lug), il gatto (simbolo della dèa egizia Bastet) ed altri subirono la stessa sorte ed ancora oggi sono visti come animali indegni o di malaugurio solo perché erano i simboli di antiche religioni pagane. Hai presente quando un politico getta fango sul suo avversario per portare gli elettori dalla sua parte? Qui il meccanismo é lo stesso, cambia solo l'obiettivo.

L'immagine del serpente come creatura maligna è centrale all'interno della genesi. Il serpente è tentatore, subdolo e malvagio, in lui alberga il diavolo. Cosa ha orientato la scelta di questo simbolo nella cultura cristiana?



Secondo le sacre scritture questo animale sarebbe stato privato delle zampe da Dio stesso, che l'avrebbe costretto così a vagare strisciando per la terra. In effetti ciò che evoca il peccato in questa creatura riguarda, da una parte, la componente sessuale: suscita l'idea di sensualità e seduzione; dall'altra, una sensazione di pericolo: il veleno che possiede può essere letale.

Il serpente nella Bibbia ha anche altre valenze simboliche, derivanti delle antiche culture orientali le quali dinanzi a questo animale provavano il sentimento di fascino e di paura che appartengono al sacro. Il fatto che il serpente cambi pelle e ne rigeneri una nuova lo rendeva simbolo dell'immortalità, della fertilità e di sapienza. Astarte moglie del dio Baal, nella Bibbia ricordata come Regina del cielo, in alcune immagini, era raffigurata con un serpente. L'autore biblico mette in guardia dai culti idolatrici dei popoli Cananei.

Nella bibbia il serpente è un animale, non è una divinità. In tal modo il male è demitizzato, una creatura come il resto degli animali della creazione. Ma è comunque un essere che si distingue per la sua astuzia. Non è una divinità concorrente con Dio, e cosa fa? Interroga, insinua il dubbio, ponendosi fuori della relazione stabilita da Dio, e arreca una ferita alla relazione che intercorre tra l’uomo e Dio. Il serpente rappresenta l’illusione di poter giudicare Dio e le sue azioni e pretende di essere giudice e guida dell’uomo.


GENESI 3:

1 Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». 2 Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3 ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». 4 Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! 5 Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male».



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