Il libro dei medium o
Guida dei medium ed evocatori (Le livre des médiums
o Guide des médiums et des évocateurs nell'originale) è la
seconda opera fondamentale sullo spiritismo scritta dal pedagogista
francese Allan Kardec, pubblicata nel 1861 in Francia. Tratta
dell'aspetto sperimentale ed investigativo della dottrina dello
spiritismo, presentata come un orientamento teorico-metodologico
capace di spiegare un ordine di fenomeni disprezzato dalla scienza: i
cosiddetti fenomeni spiritici o medianici, che sarebbero causati
dall'interazione di spiriti nella realtà fisica.
Storia
Le prime ricerche fatte da Kardec erano
su un fenomeno molto comune a mezzo il secolo XIX nella Europa e
negli Stati Uniti: i cosiddetti tavoli giranti, in cui qualche
persone si sedevano intorno ad un tavolo per distrarsi con strani
movimenti prodotti dal mobile, che parevano indipendenti della
volontà dei presenti (Pesoli, 1999). Nonostante il nome, c'erano
spesso, secondo testimoni dell'epoca, anche fenomeni somiglianti con
svariati oggetti.
La ricerca lo fece convincere della
ipotesi spiritica come il migliore modo di spiegare questi fenomeni
di comunicazioni intelligenti. Kardec si è convinto di questa
ipotesi dopo avere osservato diversi fenomeni che non erano semplici
agitazioni aleatorie, spiegabili da cause naturali, ma movimenti che
sembravano ricorrere a sistemi simbolici per stabilire canali di
comunicazione con un interlocutore.
0 commenti:
Posta un commento