martedì 31 marzo 2020

Abuso rituale satanico

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L'abuso rituale satanico indica un fenomeno di massa associabile a isteria collettiva, originatosi negli Stati Uniti avente ad oggetto segnalazioni di abusi sessuali, molestie fisiche, in particolar modo nei confronti di bambini, ma anche adulti, inseriti nel contesto di una ipotetica rete invisibile di satanisti.
Il fenomeno, originato e sviluppatosi tra gli anni anni ottanta e gli anni anni novanta del XX secolo, provocò speculazioni circa ipotetiche teorie del complotto del cui vertice avrebbero fatto parte politici e miliardari di tutto il mondo, mandanti diretti del rapimento e abuso di bambini sia a scopi rituali che di genere sessuale (pornografia, prostituzione).

Casi famosi

Il caso McMartin

Il caso McMartin è stato un esempio di isteria collettiva riguardante l'abuso di minori. Alcuni componenti della famiglia McMartin, proprietari ed insegnanti di una scuola materna a Manhattan Beach, California, furono accusati di abusi sessuali su alcuni dei minori di cui si prendevano cura. Dopo sei anni di processo furono pienamente assolti. Fu il più lungo processo penale della storia statunitense (sei anni, dal 1983 al 1989), oltre che il più costoso (15 milioni di dollari spesi dallo stato della California).

Il caso di Laurel Willson

Laurel Rose Willson è stata una celebre figura che ha contribuito al dilagare del panico da abusi satanici. Firmandosi come Lauren Stratford, pubblicò il controverso Satan's Underground, nel quale asseriva di raccontare la vera storia del suo allevamento come bambina destinata a essere vittima sacrificale di una setta satanica. Willson affermò anche di essere stata direttamente coinvolta in ben noti casi di presunti abusi satanici (compreso quello sugli abusi sui minori della contea di Kern, dove lei risiedeva), ma le sue dichiarazioni vennero rigettate dagli inquirenti come inaffidabili e inventate.
Un'indagine della rivista Cornerstone svelò il vero nome della Stratford e il suo retroterra familiare, e la falsità dei suoi racconti di abusi. Interviste con i familiari di Willson e altri suoi conoscenti rivelarono come lei avesse avuto una lunga storia di disturbi mentali e false accuse di abusi. Aveva più volte minacciato il suicidio e praticato l'autolesionismo. Inoltre, aveva affermato di aver partorito tre bambini in seguito a degli stupri; due, a suo dire, sarebbero stati uccisi in film snuff, mentre il terzo sarebbe stato sacrificato in un rituale satanico. Tuttavia la rivista Cornerstone non trovò prove che lei fosse mai stata incinta o avesse adottato dei bambini.

Il dibattito

Gli scettici considerano il fenomeno come una manifestazione di panico morale, comparabile all'accusa del sangue, alla caccia alle streghe della storia europea e al maccartismo degli Stati Uniti durante il ventesimo secolo. Secondo le pubblicazioni di Cathy O'Brien, il fenomeno sarebbe stato il risultato di alcuni programmi segreti governativi, nella specie il Progetto MKULTRA della Central Intelligence Agency, atti a produrre una manipolazione psicologica in stile The Manchurian Candidate sui giovani e i bambini.

lunedì 30 marzo 2020

Aspetto

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In astrologia sono definiti aspetti le distanze angolari che i pianeti formano tra loro dopo averli collocati nella carta del cielo (oroscopo personale o tema natale), un cerchio graficamente suddiviso in 360°, che rappresenti la sfera celeste in un dato istante.
Gli aspetti unitamente ai segni, ai pianeti ed alle case sono gli elementi generalmente utilizzati per l'analisi del tema di nascita. Vengono utilizzati anche per analizzare i transiti dei pianeti sui pianeti natali.
In molte scuole vengono considerati nell'analisi astrologica non solo gli aspetti che si creano tra i pianeti ma anche quelli tra i pianeti e le cuspidi delle case astrologiche soprattutto verso i punti cardinali come l'Ascendente, il Discendente, il Medium Coeli e l'Imum Coeli.

Classificazione

Aspetti maggiori: considerati da tutte le scuole astrologiche
  • congiunzione o circolo (0°)
  • sestile o esagono (60°)
  • quadratura o quadrato (90°)
  • trigono o triangolo (120°)
  • opposizione, diametro o semicircolo (180°)
Aspetti secondari:
  • semisestile o dodecagono (30°)
  • semiquadratura o ottagono (45°)
  • sesquiquadrato (135°)
  • quinconce [chincòns] (150°)
Aspetti minori:
  • quince [chins] o tetraicosagono (15°)
  • semiquintile (36°)
  • quintile (72°)
  • semiquinconce [semichincòns] (75°)
  • ettacinque (105°)
  • tredecile (108°)
  • biquintile (144°)
  • ettasescinque (165°)
In passato gli aspetti minori erano presi in considerazione solo come "ampliamento" e per interpretare meglio situazioni particolari mentre oggi alcuni astrologi ne riconoscono l'importanza mentre altri li ignorano completamente.
Le distanze angolari prese in considerazione si basano su coordinate eclitticali. Nel analisi del tema natale si considerano gli aspetti con un certo margine di tolleranza, ad esempio viene considerato l'aspetto di trigono (teorico 120°) con una distanza angolare tra 113° e 127° (tolleranza di 6/7 gradi); per la congiunzione e l'opposizione (aspetti più forti) si arriva ad uno scarto angolare di 8/9 gradi mentre per il sestile 4/5 gradi solamente. L'aspetto è più intenso quando è preciso sfumando quando si raggiunge il limite estremo.

Aspetti negativi e positivi

Gli aspetti vengono suddivisi in negativi, positivi e variabili.
Nell'astrologia antica gli aspetti venivano classificati come benefici (trigono e sestile) o malefici (quadrato ed opposizione), mentre la congiunzione aveva una doppia natura malefica o benefica in base dei pianeti coinvolti. Si ritiene favorevole se i pianeti coinvolti sono affini (ad esempio Giove-Venere, Luna-Venere, Mercurio-Saturno, Luna-Giove), sfavorevole se i pianeti presentano caratteristiche incompatibili (Luna-Saturno, Luna-Marte, Sole-Saturno, Sole-Nettuno).
Nell'astrologia moderna rimane sempre questa suddivisione, ma non è così drastica come in passato. Gli aspetti, chiamati in genere armonici o disarmonici, vengono però analizzati nell'interpretazione dell'intero grafico zodiacale, quindi anche sestile e trigono potrebbero essere interpretati negativamente. Uno dei sostenitori di questa interpretazione è l'astrologo Nicola Sementovsky-Kurilo.
Viene considerato da alcune scuole un ulteriore aspetto: il parallelo che si verifica quando due pianeti hanno lo stesso grado di inclinazione sul piano dell'eclittica.

Altre definizioni

  • pianeta isolato - che non riceve e non da aspetti ad altri pianeti
  • stellium - dove almeno 3 pianeti si trovano in un'orbita ristretta, inferiore a 10 gradi
  • trigoni a stella - dove tre pianeti posti i 3 segni diversi sono uniti tra loro con tre trigoni
Tradizionalmente le coordinate utilizzate dagli astrologi per la suddivisione della sfera celeste sono quelle tracciate sulla base del piano dell'eclittica. Alcuni astrologi moderni, però, studiando i temi natali e i transiti attraverso coordinate equatoriali, tracciate cioè sulla base del piano dell'equatore celeste, hanno visto che sono assai più precise, e quindi, astrologicamente, più adatte delle prime: per i transiti planetari lo scarto di grado riscontrato su tutti gli aspetti è al massimo di 0,75°. Anzi, si è visto che, l'errore dato dalle coordinate eclitticali è talmente grande, che, in alcuni casi, tramite esse, aspetti planetari, in realtà presenti, non vengono addirittura identificati.

domenica 29 marzo 2020

Jacob Sprenger

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Jacob Sprenger (Rheinfelden, 1436 – Strasburgo, 6 dicembre 1495) è stato un teologo svizzero, conosciuto anche come Jacob, Jakob, Jacobus, lettore di teologia, sostenitore dell'Inquisitore straordinario dell'Inquisizione del Sacro Romano Impero nelle province di Magonza, Treviri e Colonia. Collaborò con Heinrich Kramer alla redazione del Malleus Maleficarum, testo di riferimento degli inquisitori sulla stregoneria e la caccia alle streghe.

Biografia
Nato nel 1435 o nel 1436 a Rheinfelden in Argovia (Svizzera) al confine con il Margraviato di Baden (ora Germania), venne ammesso come novizio nella sede dei padri domenicani di Rheinfelden nel 1452. Diventò uno dei membri più importanti tra i fautori delle idee della Controriforma. Successivamente divenne Maestro di teologia e Decano della facoltà di teologia all'Università di Colonia in Germania. Fondò l'associazione della Confraternita del Santo Rosario a Strasburgo nel 1474.
Sostenuto da Papa Innocenzo VIII, fu Grande inquisitore in Germania intorno al 1475. Divenne poi sostenitore dell'Inquisitore straordinario delle province di Magonza, Treviri e Colonia. La sua attività gli permise di viaggiare molto.


sabato 28 marzo 2020

Juan de Zumárraga

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Juan de Zumárraga (Durango, 1468 – Città del Messico, 3 giugno 1548) è stato un arcivescovo cattolico e francescano spagnolo.

Carriera ecclesiastica
Fu superiore dell'ordine dei francescani in Spagna e inquisitore, divenne il primo vescovo della Nuova Spagna, nel 1528 l'imperatore Carlo V gli impose questo titolo così Zumarraga arrivò in Messico per esercitare il suo nuovo ministero, ma dovette ritornare in Spagna poiché non era ancora stato consacrato e nel nuovo continente non c'erano vescovi che potessero consacrarlo e imporgli la mitria di vescovo della Nuova Spagna.
Nel giugno del 1534 ritornò in Messico. A lui si deve la creazione della prima tipografia del Messico e di tutta l'America, fondò i collegi di Santa Cruz di Tlatelolco e di San Juan de Letrán, fondò anche un ospedale che chiamò dell'Amore di Dio e iniziò la creazione della Reale e Pontificia Università del Messico.
Dal 1536 al 1543 esercitò la carica di inquisitore apostolico e sostenne 183 cause contro sospetti eretici, il caso più famoso fu quello contro don Carlos Ometochtzin di Texcoco che teoricamente continuava a praticare sacrifici umani, in realtà fomentava la rivolta contro il governo spagnolo.
Nel 1546 papa Paolo III lo nominò primo arcivescovo del Messico.

Le apparizioni della Madonna di Guadalupe
Juan de Zumárraga è indicato dalle fonti come uno dei protagonisti delle apparizioni della Madonna di Guadalupe.
Secondo la tradizione, la Vergine Maria nella sua veste di Vergine di Guadalupe apparve in varie occasioni al convertito azteco Juan Diego Cuauhtlatoatzin tra il 9 e il 12 dicembre del 1531 sul monte del Tepeyac e gli chiese di cercare il vescovo per dirgli che Lei sollecitava la costruzione di un tempio in quel luogo; la storia racconta che l'indio Juan Diego andò alla ricerca di Juan de Zumárraga per raccontargli la richiesta della Vergine e il Vescovo non credette alle apparizioni.
Juan de Zumárraga chiese una prova delle apparizioni della Vergine e nella risposta alla richiesta del vescovo, la Vergine chiese all'indio di tagliare quante più rose potesse e di portarle al vescovo; così egli fece e raccolse le rose nella sua veste, che poi aprì davanti a Zumárraga: la veste recava impressa l'effigie della Vergine.
Dopo questa apparizione Juan de Zumárraga visse molti anni, e scrisse molte lettere, carte e anche un catechismo chiamato Regla Cristiana (regola cristiana). Non si conoscono documenti nei quali egli menzioni esplicitamente di essere stato testimone di apparizioni mariane, ma parti del suo catechismo possono essere interpretate come un'allusione a questi fatti.

La morte
Morì a Città del Messico il 3 giugno 1548 e fu sepolto nella cattedrale della città.

Genealogia episcopale
  • Vescovo Adrianus Appelkeren, O.S.A.
  • Vescovo Diego Ribera de Toledo
  • Arcivescovo Juan de Zumárraga, O.F.M.
Successione apostolica
  • Vescovo Juan Lopez de Zárate (1537)
  • Vescovo Francisco Marroquín Hurtado (1537)
  • Vescovo Vasco de Quiroga (1539)



venerdì 27 marzo 2020

Incidente di Maury Island

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L'incidente di Maury Island è un caso controverso di osservazione di UFO avvenuto in USA tre giorni prima del famoso avvistamento da parte di Kenneth Arnold. L'opinione sul caso è divisa tra chi lo ritiene una bufala e chi un caso di insabbiamento.

Cronologia
Il 21 giugno 1947, nel primo pomeriggio, il marinaio Harold Dahl si trovava in navigazione nei pressi di Maury Island. A bordo del battello erano presenti un altro marinaio, il figlio di Dahl e un cane. Ad un certo punto 6 UFO circolari dal diametro di una trentina di metri, di forma simile ad una ciambella con un foro al centro, sorvolarono il battello senza rumore. Uno di questi sembrava in difficoltà e si abbassò di quota finché, secondo la testimonianza di Dahl, la formazione si trovò a circa 200 metri di altezza. L'UFO in difficoltà avrebbe allora perso pezzi di metallo incandescente che cadendo uccisero un gabbiano, il cane di Dahl e ferirono suo figlio ad un braccio. Successivamente, gli UFO avrebbero accelerato la velocità e sarebbero spariti all'orizzonte, verso ovest. Dahl scattò alcune foto degli UFO.
Il giorno successivo Dahl ricevette la visita di un personaggio misterioso, che lo invitò a colazione in un locale vicino. Il misterioso visitatore era un uomo alto e robusto, indossava un completo nero e guidava una Buick del 1947. Dahl pensò che si trattasse di un agente del governo o dell'esercito. Mentre mangiavano, egli raccontò a Dahl alcuni dettagli dell'avvistamento e lo invitò a tacere, affermando che se avesse parlato la sua famiglia sarebbe stata messa in pericolo. Dahl raccontò l'accaduto al suo socio Fred Crisman, che lo invitò ad ignorare la minaccia.
Crisman raccontò i fatti ad un suo conoscente, Ray Palmer, editore di una rivista di fantascienza, che contattò Kenneth Arnold invitandolo ad indagare. Arnold incontrò Crisman e Dahl; quest'ultimo, presentandosi come ufficiale della Guardia Costiera, gli raccontò l'accaduto e gli consegnò i detriti metallici che aveva raccolto ma non le fotografie, che a suo dire erano velate e inutilizzabili e successivamente erano state smarrite da Crisman. Arnold contattò un ufficiale dell'Army Air Force, il tenente Brown, che insieme al capitano Davidson si recò ad incontrarlo, ascoltando a sua volta il racconto e prendendo in consegna il materiale caduto dall'UFO. Sulla via del ritorno, l'aereo che trasportava Brown e Davidson precipitò e i due ufficiali rimasero uccisi. Per alcuni ufologi, il governo americano aveva manovrato per fare tacere Dahl ed eliminare le prove.

Investigazione
Sul caso venne condotta un'indagine da parte dell'USAF e dell'FBI. In base ai risultati delle indagini, il capitano Edward J. Ruppelt rivelò nuovi elementi che consentirono di fare luce sul caso. Anzitutto venne fuori che Dahl non era un ufficiale della Guardia Costiera come aveva detto ad Arnold, ma il semplice proprietario di un barcone per il trasporto del legname; inoltre i detriti metallici che aveva consegnato erano semplice lamiera aeronautica, che Brown e Davidson avevano riconosciuto, senza tuttavia dire niente ad Arnold per non metterlo in imbarazzo.
Venne poi accertato che l'aereo che trasportava i due ufficiali non era caduto per sabotaggio ma per cause accidentali. Alla fine Dahl ammise che la storia era un'invenzione e che non c'era stato alcun avvistamento né alcuna visita di personaggi misteriosi vestiti di nero. Nonostante ciò, alcuni ufologi continuano a ritenere che l'avvistamento è stato veritiero e che Dahl ha ritrattato per paura.


giovedì 26 marzo 2020

Sticomanzia

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La sticomanzia è la pratica divinatoria consistente nell'estrazione a sorte di una frase e nell'interpretazione della stessa come responso.
Forme popolari di sticomanzia sono la bibliomanzia, in cui la frase è estratta aprendo a caso un libro e indicando a caso una frase sulla pagina che si è aperta, e il biscotto della fortuna, in cui alcuni pezzi di carta contenenti le frasi sono nascosti in altrettanti biscotti.
Anticamente si utilizzavano vasi di terracotta dai quali si estraevano gli oracoli scritti su tavolette di argilla o pezzi di papiro. Se questi oracoli erano frasi tratte da un'opera poetica si parla di rapsodomanzia.

Storia
In ambiente cristiano è documentata una forma di sticomanzia, praticata a Cordes nel Tarn tra il XII secolo e il XVII secolo nonostante la proibizione della Chiesa, basata su 57 versetti della Bibbia. Ognuno di questi versetti era scritto su un pezzo di pergamena e collegato a un filo colorato; il complesso di questi 57 versetti era chiamato Le Sorti degli Apostoli. Prima di poter consultare le Sorti, il consultante recitava una lunga preghiera chiamata Sortes Sanctorum con la quale invocava la protezione della Trinità e delle entità celesti; terminata l'invocazione, il consultante tirava uno dei fili ed otteneva il responso.


mercoledì 25 marzo 2020

Śambhala

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Śambhala (sanscrito, devanāgarī: शम्भल; tibetano: bde ’byung; anche sham bha la, anche Sambhala o adattato come Shambhala) è, secondo il Kālacakratantra, e quindi per la tradizione del buddhismo tibetano, il nome di un regno mitico e segreto situato a nord dell'India, o a nord della regione himalayana.
Il toponimo "Śambhala" ha origine nella tradizione hindū dove, nel Mahābhārata e in alcuni Purāṇa, indica un villaggio di brahmani, collocato in luogo imprecisato, nel quale, secondo le profezie lì riportate, alla fine di questa èra oscura detta del kali-yuga nascerà l'ultimo avatāra di Viṣṇu, Kalki, al fine di ristabilire la giustizia e il dominio dei brahmani.
Nella religione tibetana non-buddhista detta Bon, la localita mitica di Tazik (anche Wolmo Lungrig, 'Olmo lung ring) sarebbe un corrispettivo allo Śambhala buddhista.

Origini e contenuti del mito buddhista tibetano di Śambhala
Il mito inerente al regno segreto di Śambhala attiene a quella scrittura, databile intorno al X secolo, conservata nel Canone buddhista tibetano (al Toh. 362 con il titolo dus kyi ’khor lo rgyud) avente il titolo comune in lingua sanscrita di Kālacakratantra.
In tale testo, introdotto nel Tibet intorno all'XI secolo con l'arrivo di paṇḍita indiani di fede buddhista, viene narrato che il Buddha Śākyamuni (in tibetano: Sangs rgyas sha kya thub pa'), il 15º giorno del terzo mese dall'illuminazione si trovava sul Gṛdhrakūṭaparvata (tibetano: Bya rgod phung po’i ri), ove stava insegnando lo Śatasāhasrikāprajñāpāramitā (tibetano: Sher phyin stong phrag brgya pa, al Toh. 8) quando, su richiesta di Sucandra (tibetano: Zla ba bzang po), il re del Dharma (dharmarāja) del mitico regno di Śambhala, il quale voleva conseguire il Dharma senza abbandonare il mondo, si manifestò nello stūpa di Śrī Dhānyakataka (dPal ldan ’bras spungs kyi mchod rten; nei pressi di Amārvati, Sud dell'India), insegnando il Kālacakratantra al re e a una vasta assemblea di devoti divini e umani.
Rientrato nel segreto regno di Śambhala, Sucandra comporrà questo mūlatantra in dodicimila versi insegnandolo ai suoi sudditi, insieme a un commentario in sessantamila versi. Ambedue questi testi sarebbero andati perduti. Sucandra avrebbe anche eretto un gigantesco maṇḍala tridimensionale trasformando Śambhala in un regno buddhista ideale con 960 milioni di villaggi.
Secondo questa tradizione religiosa il regno segreto di Śambhala dovrebbe collocarsi a nord del fiume Sita (oggi fiume Tarim, nel Turkestan orientale).

Descrizione del regno buddhista di Śambhala
Una delle descrizione più esaustive di questo regno segreto viene riportata nel Dang po'i sangs rgyas dpal dus kyi 'khor lo'i lo rgyus dang ming gi rnam grangs, opera del dotto poligrafo tibetano del XVIII secolo KLong rdol bla ma Ngag dbang blo bzang.
Essendo un regno di seguaci del tantrismo, le sue caratteristiche fisiche riflettono i simboli questa via spirituale: la sua forma è quella di un gigantesco fiore di loto, circondato da gigantesche montagne innevate, presenti, unitamente a splendidi boschi e laghi, anche negli interstizi dei petali di loto che costituiscono il regno.
La parte centrale del fiore di loto si eleva leggermente e lì si colloca la capitale di questo regno, Kalapa, che possiede un diametro di dodici leghe e sui cui sono stati eretti palazzi costruiti con l'oro, l'argento, con pietre preziose di ogni genere che rendono a tal punto splendente la capitale che la Luna piena al suo confronto emette un pallido bagliore. Per questa ragione la notte, a Kalapa, non può essere distinta dal giorno.
All'interno di questi palazzi sono collocati degli specchi di cristallo che consentono di vedere ciò che accade lontano. Allo stesso modo sui soffitti sono collocati dei lucernari che consentono di osservare i corpi celesti e la vita che lì si conduce. Tutti i palazzi della capitale sono circondati da alberi dai legni aromatici che profumano l'aria per miglia. Gli arredamenti dei palazzi di Kalapa sono preziosi e di perfetta fattura.
A nord della capitale sorgono dei picchi in cui sono raffigurati migliaia di volti di buddha, bodhisattva e deva. Mentre a sud di Kalapa si collocano profumate foreste di sandalo, con, ai loro lati, due laghi di dodici leghe di diametro dove uomini e nāga trascorrono il tempo in piacevoli attività su barche adornate di gioielli.
Al centro del bosco, questo posto tra i due laghi, si colloca il maṇḍala tridimensionale eretto da Sucandra. Questo mandala, costruito con i cinque metalli preziosi (oro, argento, turchese, corallo e perle) si sviluppa per quattrocento cubiti di ampiezza.
Ogni petalo di cui si compone Śambhala contiene 120 milioni di villaggi, essendo otto i petali complessivamente il regno segreto ospita 960 milioni di villaggi. Su dieci milioni di villaggi vigila un governatore sottomesso al re, quindi vi sono 96 di questi governatori che insegnano al popolo le dottrine del Kālacakratantra.
Le case di Śambhala sono piacevoli a vedersi, erette su due piani ospitano i loro ricchi abitanti dai corpi sottili. I più poveri di Śambhala posseggono comunque centinaia di forzieri ricolmi di gioielli. Gli uomini indossano abiti di cotone dal colore bianco o rosso, mentre le donne vestono meravigliosi abiti di colore bianco o blu riccamente disegnati.
Non esistono rei, punizioni o prigioni a Śambhala in quanto i suoi abitanti sono naturalmente virtuosi. Gli abitanti del regno non soffrono di alcuna malattia o sofferenza e ottengono l'illuminazione in questo corpo e in questa vita mediante le corrette pratiche religiose.

Le profezie
Intorno al XII secolo, secolo in cui numerosi buddhisti abbandonano l'India oggetto della conquista islamica, si attestano delle leggende tibetane che profetizzano degli accadimenti lungo i secoli che riguardano questo regno segreto. Il mito vuole che tra il primo re Sucandra, autore del Paramādibuddhatantra e l'ottavo re Mañjuśrīkīrti, autore della sua sintesi che corrisponde al noi pervenuto Kālacakratantra si collochino altri sei re, ognuno con la durata del proprio regno di cento anni: Candra, Devendra, Tejavsi, Candradatta, Deveśvara, Viśvarupa e Deveśa. Il successore di Deveśa sarà il primo a vedersi assegnato l'appellativo di kulika ("detentore del lignaggio; rigs ldan).
Anche i kulika si avvicenderanno al trono di Śambhala ogni cento anni. Così il secondo kulika risulterà Puṇḍarīka (Pad ma dkar po) autore del commentario al Kālacakratantra indicato con il titolo Vimalaprabhā ("Luce immacolata", Vimalaprabhānāmakālacakratantraṭīkā dus 'khor 'grel bshad dri med 'od, ai Toh. 845/1347).
Attualmente a Śambhala regnerebbe il XXI kulika/kalkin Aniruddha (Ma 'gags pa; regno 1927-2027), mentre il suo successore sarà Narasiṃha (Mi yi seng ge, regno: 2027-2127).
Secondo il mito, quando il XXV kulika/kalkin, Rudracakrī (Drag po 'khor lo can) salirà al trono di Śambhala nell'anno 2327, il re dei miscredenti (detti mleccha, "barbari"; tibetano: kla klo, Lalo; intende qui i musulmani) scoprirà l'esistenza di Śambhala e condurrà le sue truppe oltre il fiume Sītā per il tentativo della sua conquista prevista per il 2425.
Allora Rudracakrī, riunito un esercito e con l'aiuto di dodici grandi divinità, lo annienterà, ristabilendo sulla Terra il Dharma del Kālacakratantra per altri diciotto secoli.


 
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