sabato 7 agosto 2021

Coboldo

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Nel folclore tedesco, il coboldo è un folletto poco socievole. La parola deriva dal tedesco kobalt o kobold per assonanza. Nelle traduzioni, spesso il termine coboldo viene tradotto (o viene usato per tradurre) nomi di altre creature grossomodo equivalenti tratti da altre tradizioni folkloristiche, per esempio elfo, goblin o leprechaun.
La versione più comune del coboldo, nota in tedesco come Heinzelmännchen, appare tra l'altro nelle fiabe dei fratelli Grimm. Si tratta di una sorta di elfo domestico che si occupa delle faccende di casa ma spesso in modo dispettoso. Un esempio particolare di questo genere di coboldo è un personaggio noto con il nome di Hinzelmann, e che costituisce la versione tedesca dell'anglosassone Robin Goodfellow.
Un altro tipo di coboldo, più simile agli gnomi, infesta le miniere e altri luoghi sotterranei, spesso ostacolando il lavoro dei minatori. È dal riferimento a questo mito che prende nome il cobalto, un metallo noto per essere velenoso e per inquinare altri elementi (vedi nichel).

Origini
Nel romanzo American Gods l'autore Neil Gaiman fa risalire il mito del coboldo ad una presunta tradizione tribale germanica, di natura propiziatoria, che consisteva nel tenere un bambino appena nato in un nascondiglio sotterraneo per cinque anni. Nella notte del suo quinto compleanno, il bambino veniva portato in superficie e trafitto con due lame (una di bronzo e una d'acciaio). Il corpo veniva bruciato, e dai resti si ricavava un feticcio. I coboldi nascono dai resti di questa vittima sacrificale; la loro malvagità è legata quindi al risentimento per le crudeltà subite.

I coboldi nel fantasy
I coboldi appaiono in numerose ambientazioni fantasy. Nel gioco di ruolo Dungeons & Dragons, per esempio, i coboldi sono aggressivi, xenofobi e codardi, e sono raffigurati come piccoli umanoidi che accomunano tratti rettiloidi e canini. Spesso appaiono come servi dei draghi. Nel gioco di carte collezionabili Magic: l'Adunanza i coboldi sono piccole creature rosse dal costo esiguo (variante per lo più fra lo 0 e l'1). In molti videogiochi appaiono come creature simili a cani, ratti o lucertole antropomorfi, aggressivi e armati di armi semplici come mazze o spade; fra gli esempi in questo senso si possono citare Dark Age of Camelot, World of Warcraft, Xenosaga, Xenogears, Suikoden e Lufia. Nel gioco di ruolo on-line Vindictus i Kobod vivono tra i ghiacci, la quasi totalità di essi sono di piccole dimensioni, usano armi come fionde ed asce primitive (fatte da una pietra legata ad un bastone), indossano abiti stracciati e si accampano in tende fatte di pelli e legno. Un coboldo di nome Hinzelmann appare nel romanzo American Gods di Neil Gaiman come "guardiano" della cittadina di Lakeside. Nei videogiochi fantasy della serie Fable dei Coboldi sotto il nome di Hobbes, infestano le miniere e sono schiavi delle ninfe a cui portano bambini per dei sacrifici dai quali si creano altri Hobbes. Vengono citati anche in Il cavaliere dei draghi e Veleno d'inchiostro di Cornelia Funke. Nella saga fantasy di Harry Potter, gli elfi domestici obbediscono agli ordini dei maghi, nonostante, se non sono trattati bene, possono, limitati dagli incantesimi imposti sulla loro razza, tradire il loro padrone (come Kreacher).

I Coboldi nella cultura di massa

I Coboldi, insieme ad altre figure mitologiche come gli elfi e i gobelini, sono state recentemente portate all'attenzione del grande pubblico grazie al chitarrista e conduttore televisivo Richard Benson, il quale durante numerose puntate del suo programma televisivo e recentemente nel suo ultimo singolo estratto dall'album L'inferno dei vivi, I Nani, cita frequentemente tali creature.


venerdì 6 agosto 2021

Bobohizan




Un Bobohizan (termine Tangaa' Kadazan) o Bobolian (termine Bundu Liwan Dusun) è un'alta sacerdotessa, una specialista di rituali e una medium spirituale nei riti pagani di Kadazan-Dusun. L'ufficio di Bobohizan o Bobolian, è anche il principale conservatore del momolismo, cioè della filosofia e del modo di vivere del popolo Kadazan-Dusun.

Uno dei ruoli principali di un Bobohizan è quello di placare lo spirito del riso Bambaazon durante la festa del raccolto o Kaamatan. Durante l'evento, guiderà una processione di persone del suo villaggio attraverso la risaia sotto la luna piena, per ringraziare e cercare un raccolto abbondante per il popolo Kadazan-Dusun, coltivatore di riso. Un Bobohizan svolge anche un ruolo di mediatore tra gli spiriti e le persone. Uno dei doveri più comuni di un Bobohizan è curare e curare le malattie con rimedi erboristici e riti.

Si dice che Bobohizan derivi dai primi antenati del popolo Kadazan-Dusun, Kinoingan e sua moglie Suminundu. Non è certo se la vocazione di Bobohizan (Boboliano nel dialetto Bundu-Liwan) esista prima o dopo l'insediamento degli antenati a Nunuk Ragang. Molto tempo dopo il passaggio dei primi antenati a Hibabou (Cielo), i riti, le preghiere e gli incantesimi (Rinait o Inaait) furono persi e dimenticati. Questo è quando Suminundu ha inviato uno spirito sulla terra per insegnare alla gente il rinait. Lo spirito veniva ogni sera, invitando chiunque avesse il coraggio di imparare. La chiamata fu ripetuta per anni, ma nessuno ebbe il coraggio di farsi avanti finché un giorno una donna coraggiosa uscì e incontrò lo spirito nell'oscurità. Presto imparò l'arte del rinait e dei riti dallo spirito e la trasmise ad altre donne del villaggio. Secondo la leggenda, a causa della donna che era abbastanza coraggiosa da incontrare lo spirito, tutto Bobohizan a Penampang era per consuetudine, solo donne.

Un Bobohizan svolge un ruolo fondamentale nella vita quotidiana del popolo Kadazan prima dell'avvento del cristianesimo. Questo va dal placare lo spirito del riso durante le feste Kaamatan e Magavau, placare gli spiriti del teschio durante la celebrazione Magang, placare e offrire sacrifici agli spiriti delle giare sacre ( gusi ) e esorcizzare gli spiriti maligni. Bobohizans sono coinvolti in ciondoli, lettura auspici e in minor misura augurio.

giovedì 5 agosto 2021

Psicometria

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l termine psicometria (psychometry) è utilizzato in parapsicologia e nella letteratura fantascientifica per indicare una presunta forma di chiaroveggenza, che permetterebbe, tramite la percezione di "vibrazioni" presenti su alcuni oggetti, di rivivere gli eventi passati che sono accaduti nei pressi di tali oggetti, o che sarebbero comunque in qualche modo legati a essi. Il significato è molto diverso da quello che la parola assume nell'ambito scientifico.

Storia

Questo significato fu introdotto nel 1842 dallo studioso di paranormale Joseph Rhodes Buchanan, il quale sviluppò una sua teoria secondo cui ogni oggetto emanerebbe una sorta di "vibrazione", e che l'abilità del "sensitivo" sarebbe semplicemente quella di saperla percepire.

Nell'arte

Nell'universo fantascientifico di Guerre stellari la "psicometria" è un potere della Forza, che viene usato per "leggere" memorie del passato rimaste impresse su oggetti inanimati. Il personaggio fantascientifico Quinlan Vos aveva una forte conoscenza in questo potere, tanto da riuscire a leggere le memorie di esseri viventi.
Numerosi personaggi dei fumetti annoverano questa capacità tra i loro superpoteri. Uno dei più celebri è Abraham Sapien, un personaggio della serie a fumetti e dei film di Hellboy.
Anche nella serie televisiva Heroes, il personaggio di Sylar possiede l'abilità di capire la storia di un oggetto.
E' facoltà presente anche nella serie televisiva della BBC Prigionieri delle pietre, il personaggio di Matt percepisce ciò che accade al dottor Lyle quando cerca di uscire dal cerchio megalitico di Milbury, indossando un guanto dimenticato a casa sua.

mercoledì 4 agosto 2021

UFO nazisti


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Gli UFO nazisti (in tedesco Haunebu, Hauneburg-Geräte o Reichsflugscheiben ovvero dischi volanti del Reich), talvolta detti V7, sono ipotetici velivoli ad alta tecnologia o navi spaziali che sarebbero stati sviluppati dalla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale e che scienziati nazisti avrebbero continuato a sviluppare nel dopoguerra. Le fonti sugli UFO nazisti si trovano in massima parte in opere di fantasia, malgrado alcuni di questi riferimenti siano presentati come veri.
I racconti sugli UFO nazisti sono di frequente collegati all'esoterismo nazista, visto come un'ideologia che ipotizza la possibilità di una restaurazione nazista grazie a mezzi soprannaturali o paranormali, ad esempio contatti con presunte entità extraterrestri.
Questi miti appaiono ispirati dall'effettivo sviluppo di velivoli a reazione da parte della Germania come l'Me 262 o l'Ho 229, di missili guidati o balistici come il V1 e il V2, la cui tecnologia in seguito avrebbe fornito la base per il programma missilistico e spaziale americano e sarebbe stato aggiunto dagli scienziati dell'Unione Sovietica alle loro già avanzate conoscenze in tale campo (la missilistica sovietica era infatti "in vantaggio" rispetto a quella americana, a causa del grande sviluppo del "cosmismo" e dell'opera di Ciolkovskij nella Russia tra il tramonto dello zarismo e i primi anni del regime bolscevico).

Contesto storico

I racconti e i miti sugli UFO nazisti si conformano alla storia documentata nei seguenti episodi:
  • La Germania nazista aveva rivendicato il territorio della Nuova Svevia (Antartide), inviandovi una spedizione nel 1938 e pianificandone altre.
  • La Germania nazista condusse ricerche su una tecnologia di propulsione avanzata, che comprendeva la missilistica e il lavoro sulla turbina di Viktor Schauberger.
  • Alcuni avvistamenti durante la seconda guerra mondiale di oggetti volanti di difficile identificazione sia in Europa sia sull'oceano Pacifico. In particolare si riteneva che quelli che in seguito furono chiamati foo fighter fossero aerei nemici.

Prime affermazioni sugli UFO nazisti

Le prime idee sugli UFO nazisti possono essere rintracciate nella narrativa fantascientifica. Il romanzo per ragazzi di Robert A. Heinlein Razzo G.2 (Rocket Ship Galileo) del 1947 (proprio agli albori dell'ufologia) descrive una spedizione sulla Luna condotta da tre adolescenti americani che sono riusciti a costruire un mezzo spaziale aiutando il loro zio scienziato; giunti sul satellite, essi scoprono l'esistenza di una base lunare costruita dai nazisti, che sono in possesso di un'astronave molto avanzata e di numerose meraviglie tecnologiche. I ragazzi con lo zio riescono in qualche modo ad avere la meglio sui nazisti e a fare ritorno sulla Terra pilotando il vascello spaziale tedesco. Come si vede, la storia di Heinlein contiene già gli elementi basilari della leggenda degli UFO nazisti. Anche l'episodio della serie radiofonica della BBC Dimension X del 14 luglio 1950 intitolato The Man in the Moon, scritto da George Lefferts, riguarda una colonia tedesca sulla Luna, che viene scoperta indagando sul rapimento di alcuni scienziati.
Le prime affermazioni diverse dalla finzione letteraria sull'esistenza di dischi volanti nazisti comparvero in una serie di articoli a firma dell'esperto italiano di turbine Giuseppe Belluzzo, o riguardanti i suoi studi, pubblicati nel marzo del 1950, e furono prontamente smentite dall'Aeronautica Militare. L'ingegner Belluzzo parlava di alcuni velivoli circolari che sarebbero stati studiati e progettati a partire dal 1942 contemporaneamente da Italia e Germania, dove se ne sarebbero interessati i rispettivi capi di Stato, precisando che si trattava dell'applicazione di tecnologie convenzionali che si stavano all'epoca completando in Italia, come la turbina a combustione interna e il turboreattore per aerei.
Una settimana dopo la pubblicazione degli articoli di Belluzzo, lo scienziato tedesco Rudolph Schriever sostenne di aver sviluppato dischi volanti durante il periodo nazista.
L'ingegnere aeronautico Roy Fedden notò come i soli velivoli che potessero avvicinarsi alle capacità attribuite ai dischi volanti erano quelli progettati dai tedeschi sul finire della guerra. Fedden aggiunse inoltre che i tedeschi stavano lavorando a svariati progetti aeronautici piuttosto inusuali:
«Ho visto abbastanza dei loro progetti e piani di produzione da comprendere che se (i tedeschi) fossero riusciti a prolungare la guerra solo per alcuni mesi, avremmo dovuto reggere il confronto con una serie di sviluppi nel combattimento aereo del tutto nuovi e mortali»
Fedden comunque non offrì mai ulteriori precisazioni al riguardo.
Il capitano Edward J. Ruppelt, a capo del Progetto Blue Book dell'aeronautica statunitense, rese nel 1956 la seguente dichiarazione:
«Alla fine della seconda guerra mondiale, i tedeschi stavano sviluppando molti tipi innovativi di aerei e missili balistici. La maggior parte dei progetti si trovavano per lo più allo stadio preliminare, ma si trattava degli unici velivoli conosciuti che avrebbero potuto anche solo avvicinarsi alle prestazioni degli oggetti di cui riferiscono gli osservatori degli UFO.»
Dei prototipi di aereo con ala circolare furono effettivamente costruiti in Germania da Arthur Sack, il Sack AS-5 e Sack AS-6 (1944): per la loro forma, in volo avrebbero potuto ricordare un disco volante, ma in realtà si trattava di semplici aeroplani con ali in legno, con prestazioni assai modeste, e anche l'AS-6 faticava a volare.

Affermazioni successive

Libro di Pauwels e Bergier

Il mattino dei maghi, un libro del 1960 di Louis Pauwels e Jacques Bergier, faceva sensazionali affermazioni riguardanti la Vril Gesellschaft (Società del Vril) di Berlino. Il libro di Pauwels e Bergier fornì materiali per speculazioni successive sui collegamenti tra gli UFO e la società Vril, ad opera di autori quali Jan van Helsing, Norbert Jürgen-Ratthofer e Vladimir Terziski. Tra le altre asserzioni, notevole è quella che sostiene che la società del Vril avrebbe preso contatto con una razza aliena, dedicandosi alla costruzione di navi spaziali per raggiungerla. In tal modo, la società Vril avrebbe formato un consorzio con la società Thule e il Partito nazista per sviluppare una serie di prototipi di dischi volanti. Dopo la sconfitta nazista, la società del Vril si sarebbe rifugiata in una base nell'Antartico, sparendo successivamente.
Terziski, un ingegnere bulgaro autoproclamatosi presidente dell'Accademia Americana delle Scienze Dissidenti, sostiene che i tedeschi collaborarono con le potenze dell'Asse, il Giappone e l'Italia, nelle loro ricerche aeronautiche, e che avrebbero dato seguito alle ricerche anche dopo la guerra, dalla Nuova Svevia. Terzinski scrive che già nel 1942 i tedeschi sarebbero atterrati sulla Luna, fondandovi una base sotterranea. Quando i russi e gli americani atterrarono segretamente sulla Luna negli anni cinquanta, secondo Terziski, si fermarono in questa base, ancora operativa. Secondo Terzinski "sulla Luna vi è un'atmosfera, vi sono acqua e vegetazione". Questi fatti sarebbero stati nascosti dalla NASA per escludere i paesi del Terzo Mondo dall'esplorazione della Luna. Terziski è stato accusato di aver falsificato i video e le foto con i quali intendeva provare la veridicità delle proprie asserzioni.

La trovata commerciale di Ernst Zündel

Quando Ernst Zündel, un tedesco revisionista dell'Olocausto, negli anni settanta creò l'editrice Samisdat, inizialmente si rivolse soprattutto alla comunità degli ufologi, che all'epoca era all'apice dell'accettazione pubblica. La sua casa editrice offriva soprattutto i libri dello stesso Zündel, nei quali egli sosteneva che i dischi volanti erano armi segrete lanciate da nazisti nascosti in una base sotterranea in Antartide, dalla quale speravano di conquistare il mondo. Zündel inoltre organizzò una sedicente spedizione per rintracciare la base sotterranea dei nazisti, vendendo dei pacchetti-viaggio (a 9999 dollari a persona). Intervistato in proposito, Zündel ammise in privato che l'iniziativa era una bufala volta a fare pubblicità alla casa editrice Samisdat. In seguito, Zündel avrebbe ritrattato queste sue affermazioni, sostenendo almeno fino al 2002 la veridicità delle proprie tesi.

Il libro di Miguel Serrano

Nel 1978 il diplomatico cileno nonché simpatizzante nazista Miguel Serrano pubblicò Adolf Hitler, el ultimo avatara. Nel libro Serrano sostiene che Adolf Hitler è un'incarnazione (avatar) di Kalki, e che quindi è in grado di comunicare con gli dei dell'Iperborea in una base sotterranea nell'Antartide. Serrano predisse anche che Hitler si sarebbe posto alla guida di una flotta di UFO per fondare il quarto Reich.

martedì 3 agosto 2021

Covenstead

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Covenstead è l'edificio o l'area che una congrega di streghe designa come propria zona rituale permanente.
Lo spazio rituale rappresentato dal covenstead può essere un edificio di proprietà della congrega, una stanza dell'appartamento dell'Alta Sacerdotessa o di un altro membro della congrega, uno spazio in affitto, un parco pubblico o un altro luogo all'aperto, un fazzoletto di terra appartenente alla congrega o persino un tempio astrale.

lunedì 2 agosto 2021

Premonizione

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La premonizione in termini generali indica una sensazione nella quale l'individuo sembra percepire informazioni su eventi futuri prima che accadano; nell'ambito del parapsicologia si indica come premonizione l'ipotetico potere paranormale che permetterebbe alle persone di vedere il futuro o ciò che accade in altri luoghi, sotto forma di sogni e/o visioni e assume il nome di chiaroveggenza.
Un presunto esempio di premonizione viene indicato nel déjà vu.


domenica 1 agosto 2021

UFO crash

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Per UFO crash (letteralmente in italiano schianto di UFO nel senso di "UFO precipitato") si intende lo schianto al suolo di un oggetto volante non identificato (UFO), sia esso di presunta matrice extraterrestre o terrestre. Il termine fu coniato per definire l'incidente di Roswell (Nuovo Messico, USA) del 1947. Da un punto di vista letterale, la parola "UFO" non riguarda necessariamente presunti velivoli avanzati di origine aliena: un meteorite, i resti di un pallone sonda o i vettori di un missile, di fatto, sono "oggetti volanti non identificati" finché non se ne appuri la natura e la provenienza. Tuttavia, tra il grande pubblico, il termine "UFO" è ormai spesso associato all'origine aliena; di conseguenza, anche l'espressione "UFO crash" è utilizzata, quasi esclusivamente, per indicare lo schianto di un velivolo alieno.
Vero e proprio "esperto" degli UFO crash fu Leonard Stringfield che pubblicò vari libri sull'argomento, il più famoso dei quali è Assedio UFO (1978).

Teorie e ipotesi sul fenomeno

Tra le teorie più diffuse nel campo ufologico relative agli UFO crash (intesi come schianti di velivoli extraterrestri), vi sono quelle che vogliono i governi degli Stati delle principali nazioni al corrente dell'esistenza degli alieni e l'ipotesi che gli stessi governi abbiano già stretto contatti e/o acquisito tecnologia evoluta di origine extraterrestre proprio grazie a questo tipo di avvenimenti. Tra gli ufologi che seguono le teorie cospirazioniste si ritiene che gli stati cerchino di tenere nascosta l'esistenza degli alieni, compresa quindi ovviamente la caduta di navi aliene, grazie all'intervento di gruppi speciali conosciuti, per il loro abbigliamento scuro, come Uomini in nero.
Queste teorie, soprattutto quelle relative all'ingegneria inversa di navi aliene precipitate durante gli anni della guerra fredda, sono state impiegate da ufologi e sostenitori di teorie scientifiche non convenzionali per giustificare gli avanzamenti tecnologici delle due superpotenze mondiali (Stati Uniti d'America e Russia): i progressi di quegli anni nell'esplorazione spaziale e nel campo degli armamenti sarebbero stati resi possibili grazie allo studio e all'interpretazione della tecnologia avanzata recuperata sulle aeronavi precipitate, di volta in volta o in anni precedenti, nelle rispettive aree di competenza.
Una delle maggiori contestazioni che vengono fatte a chi ritiene che, in un determinato incidente aereo, possano effettivamente essere coinvolti velivoli di natura extraterrestre è proprio il fatto stesso che questi ultimi sarebbero precipitati: se simili mezzi sono così avanzati da essere in grado di attraversare lo spazio interstellare, ipoteticamente anche a velocità di molto superiori a quella della luce, sembra poco realistico che non siano poi in grado di gestire il volo atmosferico e che precipitino in numero così elevato.
Dopo la nascita dell'ufologia nel XX secolo, diversi studiosi hanno cercato di reinterpretare avvenimenti passati che potevano rappresentare degli schianti di UFO (o supposti tali) in chiave extraterrestre (per esempio l'evento di Tunguska).

Teoria del complotto negli USA

In seguito alla promulgazione negli Stati Uniti del FOIA (Freedom of Information Act), che imponeva agli enti governativi di pubblicare numerosi documenti fino ad allora mantenuti segreti, risultò che anche FBI e CIA avevano indagato sui fenomeni UFO, ritenendoli di possibile provenienza sovietica. A partire dai primi anni 80, alcune associazioni di ufologi americani arrivarono quindi a teorizzare l'esistenza di una sorta di cospirazione da parte del governo statunitense che, dopo alcuni "Ufo Crash", avrebbe preso contatto con una specie aliena che aveva il proposito di colonizzare la Terra. Di tale teoria non è stata portata però alcuna prova convincente; queste affermazioni vanno quindi considerate fantasiose e non scientifiche.

UFO crash riconosciuti dal CSETI

Il Center for the Study of Extraterrestrial Intelligence (CSETI) ha elaborato un elenco dei presunti UFO crash avvenuti sul nostro pianeta dei quali è disponibile una qualche forma di evidenza storica. Alcuni di essi si sono rivelati burle; su altri, invece (come il già citato evento di Tunguska), le ricerche scientifiche stanno elaborando spiegazioni che negano del tutto l'intervento di fenomeni di tipo alieno. Quella che segue è una sintesi della lista che, nell'originale, comprende oltre un centinaio di episodi. Gli eventi ormai ritenuti quasi sicuramente non UFO hanno lo sfondo azzurro.
Numero d'identificazione Anno Giorno e mese Località Note
001 10000 a.C.-5000 a.C.

Confine sino- tibetano Riconosciuto in seguito al ritrovamento di lamine metalliche in un altipiano cinese
002 5000 a.C.

Grand Canyon, Arizona,  Stati Uniti Riconosciuto in seguito a leggende indiane che parlavano di corpi cadenti dal cielo, di forma metallica, per quell'epoca
003 840

Lione,  Francia

004 1753 marzo Perugia,  Italia Fu visto un globo luminoso cadere in una collina presso il capoluogo umbro
005 1864 settembre Cadotte Pass, Missouri,  Stati Uniti

006 1884 giugno Holdredge, Nebraska,  Stati Uniti

007 1884 13 dicembre Sorisole (presso Bergamo), Italia Furono anche visti degli "omini piccoli che emettevano striduli versi"
008 1897 17 aprile Aurora, Texas,  Stati Uniti

009 1907

Vermont,  Stati Uniti

010 1908 30 giugno Tunguska, Impero Russo Molto dibattuto, si veda Evento di Tunguska
011 1909 22 dicembre Chicago, Illinois,  Stati Uniti

012 1912

Puglia, Italia

013 1923

Quetta, Raj Britannico Quetta attualmente si trova in  Pakistan
014 1925

Chevy Chase, Maryland,  Stati Uniti

015 1925 ottobre Polson, Montana,  Stati Uniti

016 1930

Mandurah,  Australia Nel deserto
017 1933 gennaio Prato Nevoso, Italia Comparvero anche degli "umanoidi" alti circa 2 metri e che comunicavano tramite antenne
018 1936

Foresta Nera, Germania Probabile impatto di un UFO nazista

UFO crash in Italia

Nell'anno 2000 l'ufologo Roberto Pinotti e altri collaboratori del Centro ufologico nazionale avrebbero rinvenuto documenti risalenti al ventennio fascista, secondo i quali in Italia si verificò la caduta di un aeromobile sconosciuto il 13 giugno del 1933. La notizia dello schianto, inizialmente diffusa, sarebbe poi stata celermente insabbiata grazie alla censura operata dal regime, che avrebbe attivato uno speciale gruppo di ricerca, denominato Gabinetto RS/33, per studiare i resti rinvenuti. Le informazioni di questo gruppo, giunte (o cedute) ai tedeschi, avrebbero portato alla creazione di "UFO nazisti" (sulla cui esistenza vi sono molti dubbi) e ispirato la forma di mezzi come l'Horten Ho 229.

UFO crash nei media e nella cultura di massa

UFO crash come espediente narrativo

La caduta di velivoli alieni, e spesso il tentativo di riutilizzare le avanzate tecnologie che li fanno funzionare, sono tematiche molto frequenti nell'ambito della fantascienza, fin quasi dai suoi esordi. Il ritrovamento di un'astronave aliena precipitata e ricoperta tra i ghiacci è, per esempio, l'evento da cui parte il celebre racconto La cosa da un altro mondo (Who Goes There?, 1938) di John W. Campbell, da cui nei decenni sono poi stati tratti diversi film (La cosa da un altro mondo del 1951, La cosa del 1982). Tematiche relative agli UFO ricorrono spesso anche nel mondo dei fumetti, dei cartoni animati e dei videogiochi.
L'incidente di Roswell, forse uno dei più noti al grande pubblico a partire dagli anni novanta, ha raggiunto questa fama anche grazie al fatto di essere citato in centinaia di opere, con film, videogiochi e serie televisive dedicate quasi esclusivamente all'evento e alle sue ipotetiche conseguenze.
Tra i temi che sono state sfruttati più spesso vi è il conflitto o la semplice interazione tra l'occupante e gli esseri umani (oltre a La cosa da un altro mondo si può ricordare Starman di John Carpenter); in altri casi, la nave aliena porta un gruppo numeroso, che si troverà a convivere più o meno pacificamente con gli abitanti del pianeta Terra (District 9) o, a volte, portando sul nostro pianeta eventuali lotte interne (Transformers G1). In alcuni casi l'UFO caduto e la sua tecnologia permettono agli umani di affrontare pericoli successivi (è il caso del manga e anime Macross o del film Independence Day dove proprio l'UFO precipitato a Roswell, modificato dagli umani, permette di sconfiggere gli alieni e bloccare il loro tentativo di invasione).
A volte l'origine del velivolo schiantato si rivela non aliena, con un capovolgimento delle aspettative dei protagonisti: nel fumetto Martin Mystère, per esempio, oltre agli "UFO crash tradizionali" presenti in numerose storie, un velivolo della perduta civiltà di Atlantide, dopo aver raggiunto Marte, torna sulla Terra, schiantandosi durante l'atterraggio, con a bordo esseri umani mutati dalle condizioni del pianeta rosso, che daranno origine agli Yeti.

 
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