La presenza di alligatori nelle
fogne delle metropoli, in particolare di New York, è una
leggenda metropolitana tipicamente nord-americana diffusasi a partire
dagli anni 1920. Secondo i sostenitori di questa leggenda, che si
rifanno a supposte prove e testimonianze, gli alligatori avrebbero
costituito piccole comunità negli impianti fognari di diverse
metropoli, perfino nell'antichità a Costantinopoli.
Storia
Nel febbraio 1935 fu segnalato un
grande coccodrillo in una fogna di New York. Un gruppo di adolescenti
stava spalando la neve caduta su un canale fognario quando trovò un
coccodrillo, dalla presunta lunghezza di 2,1 m che era rimasto
incastrato nel ghiaccio e nella neve. Dopo che alcuni componenti del
gruppo liberarono il rettile dal ghiaccio, il coccodrillo ne avrebbe
morso uno. Soccorrendo il compagno in pericolo, gli altri avrebbero
ucciso l'animale con i badili da neve.
Secondo un rapporto successivo, il
coccodrillo sarebbe scappato da una nave che viaggiava nelle
Everglades quindi, nuotando nel fiume Harlem per 137 miglia, sarebbe
stato costretto a rifugiarsi nei condotti fognari a causa di una
tempesta.
Versione burocratica
Il sovrintendente delle fogne, Teddy
May, si è più volte pronunciato sui presunti avvistamenti e
soprattutto sulla teoria che qualcuno aveva avanzato per la quale i
coccodrilli si stavano riproducendo a dismisura sotto la città. May,
convinto che i suoi dipendenti prendessero le storie troppo
superficialmente, esaminò gli avvistamenti ritenuti più credibili.
Era convinto che alcool, droga ed altre
cause simili avessero giocato il loro ruolo sulle leggende. Dopo
alcune ispezioni disse di aver visto numerosi coccodrilli, il più
grande dei quali era lungo solo 61 cm, che vivevano all'interno dei
tubi e attraverso quelli percorrevano le reti fognarie della città.
Versione comune della leggenda
A seguito degli avvistamenti di
coccodrilli a partire dal 1930, la storia è divenuta sempre più
verosimile. Si è comunque dubitato della relazione di Teddy May,
ipotizzando che si fosse ispirato a qualche romanzo. La storia
riguardante la Sewer Gator, è da molti ritenuta veritiera, ma
col passare del tempo se ne sono sviluppate numerose versioni.
Dalla Florida a New York
Secondo la versione originale, le
famiglie benestanti sulla strada del ritorno dalle vacanze dalla
Florida a New York, riportavano con sé i propri coccodrilli, ancora
cuccioli, per fare compagnia ai loro figli. Col tempo, i piccoli di
coccordillo sarebbero cresciuti e quindi i genitori dei bambini li
avrebbero gettati nel wc. Successivamente, si sostiene, i coccodrilli
sarebbero sopravvissuti miracolosamente e si sarebbero riprodotti
nella fogna in cui erano caduti, alimentandosi di ratti e rifiuti
urbani. Col passare del tempo gli operai delle fogne ebbero paura di
lavorare, credendo a queste leggende. Il libro The World Beneath
the City (1959), di Robert Daley, racconta che ad un operaio,
durante lo svolgimento del suo lavoro, accadde di trovarsi un grande
coccodrillo alle spalle. Il caso provocò settimane di infruttuosa
caccia.
Albinismo e mutamento
Altre versioni suggeriscono che i
coccodrilli, in assenza di luce solare (nelle fogne), si sarebbero
abituati a queste condizioni divenendo ciechi, modificando le squame
e diventando albini; gli occhi sarebbero divenuti rossi. Il supposto
albinismo comporta un disagio per i coccodrilli, che non potrebbero
recarsi al di fuori delle fogne poiché essendo albini sarebbero
molto vulnerabili ai danni causati dalla luce solare, soprattutto per
i piccoli. Ma coloro che credono a questa leggenda, affermano che i
coccodrilli sarebbero consci delle loro caratteristiche e quindi
avvedutamente non uscirebbero dalle fogne. Non ci sono mai stati,
tuttavia, avvistamenti di questo genere di coccodrillo a New York.
Scetticismo
Ci sono avvistamenti recenti di alligatori nelle fognature, ma gli esperti ribadiscono il loro scetticismo- La maggior parte degli esperti ritiene che la fogna sia un ambiente inospitale per qualsiasi coccodrillo, e sarebbe molto difficile la riproduzione.
- Sull'ipotesi che i coccodrilli siano mutati per albinismo e che questo impedirebbe loro di avventurarsi in superficie, essendo molto vulnerabili agli effetti dannosi della luce solare, si risponde che un coccodrillo non potrebbe sopravvivere in luoghi bui per tutto l'arco della vita.
- La maggior parte degli avvistamenti riguardanti i coccodrilli sono caratterizzati dal fatto che sono di piccola taglia. Si sviluppa perciò la possibilità della presenza di caimani, oppure di una specie di coccodrillo divenuta piccola per adattarsi alle temperature e alle condizioni sotterranee.
Nella cultura di massa
La leggenda degli alligatori nelle
fogne è ripresa molto spesso nella cultura contemporanea in romanzi,
fumetti e film. Tra gli esempi più notevoli il film del 1980
Alligator che, con il suo sequel Alligator II: The
Mutation, è interamente basato su di essa; gli alligatori nelle
fogne sono citati nei romanzi V. (1963, Thomas Pynchon), in cui il
protagonista diventa membro della "Pattuglia Alligatori" di
New York, e Nessun dove (1996, Neil Gaiman) e nelle serie
televisive Doctor Who e Supernatural. Infine, i
personaggi di Killer Croc (DC Comics, avversario di Batman) e Lizard
(Marvel Comics, antagonista dell'Uomo Ragno) sono basati su questa
leggenda, nonché forse anche Leatherhead, il coccodrillo mutante
alleato delle Tartarughe Ninja. Il "coccodrillo bianco delle
fogne di New York" appare nel quinto episodio della serie A
tutto reality - Il tour quando i concorrenti attraversano un tratto
fognario della città a bordo di canotti a motore, ed è celebrato
anche dagli Elio e le Storie Tese nel testo della loro canzone Mio
cuggino.
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