sabato 18 settembre 2021

Famiglia Pappenheimer





La famiglia Pappenheimer fu una famiglia giudicata e condannata per il reato di stregoneria in Baviera nell'anno 1600.
Il loro caso giudiziario è preso come esempio delle torture usate nei processi alle streghe, essendo insolitamente ben documentato.

Contesto
La famiglia Pappenheimer era costituita dal padre, Paulus, dalla madre, Anna, dai figli Jacob (talvolta chiamato Michel) e Gumpprecht, e dal figlio più giovane, di dieci anni d'età, Hoel (talvolta chiamato Hansel). Come luterani facevano parte della minoranza protestante nella Baviera cattolica; appartenevano al ceto più basso della società tedesca in quanto originariamente erano mendicanti provenienti dalla Svevia: Pappenheimer era un soprannome, il nome reale della famiglia era Pämb o Gämperle.

Il processo per stregoneria
Furono segnalati da un ladro in stato d'arresto, arrestati nel mezzo della notte, strappati ai loro letti e portati in prigione con l'accusa di avere aiutato il ladro nelle uccisioni di donne incinte allo scopo di realizzare candele con i loro feti non battezzati.
Su ordine del duca Massimiliano I essi furono condotti a Monaco di Baviera, e sottoposti a una tortura così feroce che confessarono tutto quanto fu loro contestato. Furono ritenuti responsabili di ogni crimine irrisolto che si era verificato in Baviera negli anni precedenti e confessarono centinaia di furti e omicidi. Essi ammisero la stregoneria e segnalarono più di quattrocento complici; spesso la tortura era così dolorosa che essi fecero novantanove nomi nella stessa occasione, affinché fosse loro permessa una pausa.

Esecuzione
I genitori e i figli maggiori furono giustiziati insieme con altri due uomini. I corpi degli uomini furono sottoposti allo stiramento per sei volte, ciascuna con ferro; i seni di Anna furono strappati con delle tenaglie e spinti a forza nelle bocche dei suoi figli più grandi con l'intento di parodiare il ruolo della madre e provocarle un'estrema umiliazione; gli scheletri degli uomini furono frantumati dalla ruota; il padre fu soggetto a impalamento su una picca; e, infine, furono bruciati sul rogo. Tutto ciò ebbe luogo davanti al figlio più piccolo, Hoel, di dieci anni d'età, che fu testimone dell'esecuzione della sua famiglia; egli era stato portato sul cavallo dello sceriffo, che era lì per annotare le sue reazioni. Nel dicembre del 1600, altre sei persone furono bruciate sul rogo a Monaco, fra le quali Hoel.

Resoconto del caso da una vecchia cronaca
La fonte principale della vicenda è lo storico Joseph von Hormayr che, tramite un estratto trovato da una vecchia cronaca, inserì i dettagli sul caso della famiglia Pappenheimer nell'edizione del 1844 della sua opera Taschenbuch für die vaterländische Geschichte.
«Il 29 luglio 1600, a Monaco di Baviera, sei persone furono giustiziate nel modo seguente: il vagabondo e mendicante Paul Gamperl venne impalato, la moglie aveva i seni tagliati e sia lei stessa sia due dei suoi figli avevano quei seni sulle loro bocche; inoltre, altri due uomini furono condannati e tutti e sei vennero pizzicati con pinze incandescenti: dopo che le loro braccia si ruppero a causa dell'urto della ruota, essi poi finirono bruciati vivi.»

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