Il Bashe (cinese: 巴蛇)
è una creatura immaginaria della mitologia cinese: si tratta di un
serpente gigantesco in grado di ingoiare interi elefanti.
Il nome
Il nome bashe deriva dall'unione di ba
巴 (può significare "punta",
"coda", "crosta", "aggrappare", "essere
vicino") e she 蛇 (significa
"serpente").
Il carattere cinese 巴
che sta per ba è reso graficamente con un pittogramma che
rappresenta un serpente con una lunga coda. Nell'antichità - per la
precisione nell'epoca della dinastia Zhou (1122 a.C.-256 a.C.) -
questo carattere faceva spesso riferimento allo Stato di Ba,
posizionato a est dell'attuale provincia di Sichuan. Nel moderno
cinese, ba 巴 spesso serve per
trascrivere parole prese in prestito dalle lingue straniere: per
esempio in "Cuba" (古巴)
e "banana" (芭蕉).
Bashe non è solo il nome del mitico
rettile gigante, ma è anche il nome che i cinesi danno a ran 蚺
(o mang 蟒) - il pitone
tipico del sud asiatico - al boa sudamericano e al mamba africano.
Nelle letteratura, bashe è spesso indicato con un pittogramma di
quattro caratteri che suona come bashetuxiang (巴蛇吞象),
traducibile come "ba-il serpente che mangia un elefante".
Antichi riferimenti letterari
I primi riferimenti al leggendario
bashe (巴蛇) si trovano nel
Chuci e nel Shanhaijing, due testi classici della letteratura cinese,
scritti durante la dinastia Han (206 a.C.-220 a.C.).
Il Chuci è una raccolta di poesie
(vedi Qu Yuan) dello Stato meridionale di Chu. Il bashe viene citato
nella sezione dell'opera intitolata Tianwen. Il più autorevole
traduttore del Chuci, David Hawkes, descrive il Tianwen come una
serie di enigmi arcaici mescolati in modo originale a domande di
natura speculativa o filosofica, e sostiene che il tutto deve essere
nato come una sorta di catechismo usato a scopi mnemonici e che è
poi stato riscritto e ampliato da poeti secolari. Tale questionario
mitologico chiede:
Dove sono i dragoni senza corna che
trasportano orsi sulle loro schiene? Dov'è il grande serpente con
nove teste e dov'è Shu Hu? [...] Dove vivono i giganti? Dov'è la
pianta con nove rami? Dov'è il grande fiore di canapa? Come può il
serpente che ingoia gli elefanti digerire le loro ossa? (tr. Hawkes
1985:128)
Il Shanhaijing è un testo che racconta
di terre immaginarie: nel capitolo 10 dell'opera si racconta di una
regione leggendaria in cui visse il bashe.
Il Grande Serpente mangia gli
elefanti e dopo tre anni rigetta le loro ossa. [...] I serpenti della
terra del Grande serpente sono verdi, gialli, scarlatti o neri. Ci
viene tramandato che i serpenti neri hanno la testa verde. La terra
del Grande Serpente si stende ad ovest della regione dei rinoceronti.
(tr. Birrell 2000:136, cf. Schiffeler 1978:97)
Guo Pu (276-324), commentatore dello
Shanhaijing, compara il ba con il pitone ran (蚺),
il quale si nutre di grossi animali e può crescere fino a 100 xun 尋
(circa 270 metri di lunghezza). Guo nota altresì che questa
incredibile lunghezza può essere raggiunta anche dal changshe (長蛇
"long snake"), che secondo lo Shanhaijing vive sul
monte Daxian (大咸).
Qui vive un serpente chiamato
lungo-serpente; il suo pelo ricorda le setole del maiale. Il suo
verso è come il sonaglio di un guardiano notturno. (3, tr. Birrell
2000:40, cf. Schiffeler 1978:109)
Wolfram Eberhard, studioso del folklore
cinese, collega il bashe con il leggendario arciere Houyi (后翌),
che discese dal paradiso per combattere le forze del male. Una delle
vittime di Houyi è appunto un mostruoso serpente che vive presso il
Lago Dongting. Eberhard (1968:84) conclude che tutti i serpenti
giganti come bashe, xiushe e ranshe erano tipici del Sud della Cina,
ma non facevano parte del culto dei serpenti in voga fra gli antichi
popoli Yue.
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