Il libro costituisce un'indagine
semi-scientifica atta a dimostrare che alcuni siti archeologici
terrestri (Piramidi di Giza, Angkor Wat in Cambogia ed altri), che
per quanto ci dicono l'archeologia e l'egittologia ortodossa sono
stati edificati qualche migliaio di anni fa, siano in effetti molto
più antichi. Ad esempio le Piramidi d'Egitto e la Sfinge non
sarebbero state edificate circa 4.500 anni fa, cioè nel 2.500 a.C.
ai tempi dei faraoni della IV dinastia, come oggi comunemente
accettato, ma nel 10.500 a.C., cioè 12.500 anni fa ai tempi
dell'ultima glaciazione.
A sostegno di queste tesi le indagini
eseguite dai geologi Robert Schoch e John Anthony West, che nel 1996,
incaricati di studiare i segni di corrosione sulla Sfinge, hanno
concluso che essi potessero risalire a circa 7.000 anni fa, quando
ancora l'Egitto non era arido come adesso. Meno scientifiche le
indagini eseguite utilizzando il software Skyglobe, secondo le quali
la costellazione che la Sfinge riprodurrebbe, ossia il Leone, non
sarebbe stata visibile da Gizeh nel periodo della presunta
edificazione della Sfinge intorno al 2.500, bensì nel 10.500 a.C.
Analoghi ragionamenti sono fatti per il
monastero di Angkor Wat o le statue dell'isola di Pasqua, come dire
che alcuni siti terrestri sarebbero lo specchio in cielo di quello
che i loro costruttori vedevano nel 10.500 a.C. (la costellazione di
Orione per le piramidi, la costellazione del drago per Angkor Wat e
via dicendo). Infatti Lo specchio del cielo sarà il titolo italiano
di uno dei successivi libri di Hancock, che tratterà gli stessi
temi.
Nel libro si ipotizza anche che una
civiltà evoluta, estintasi appunto 10.500 anni fa ai tempi
dell'ultima glaciazione (l'Atlantide di cui parlava anche Platone),
fosse in qualche modo sopravvissuta e con le sue conoscenze sarebbe
stata la sola in grado di costruire le Piramidi e gli altri monumenti
in questione. Questa teoria è ripreso nel film hollywoodiano 10.000
A.C. dal regista Roland Emmerich, che si ispirerà ad Hancock anche
per la realizzazione di 2012, come ammette negli extra del blu-ray.
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