Il tema di esseri umani, o altre
creature viventi, dotati della capacità di mutare forma, ha
una lunghissima storia nella letteratura, nella mitologia e nel
folklore, e in altre forme di finzione. Al termine tradizionale
proteiforme (aggettivo), che indica una creatura capace di
mutare forma a piacimento, si è affiancato il neologismo mutaforma
(usato anche sostantivo, dall'inglese shapeshifter): si
riferisce alla capacità di un essere vivente di assumere sembianze
di un'altra persona o di un animale (metamorfosi, questa, detta anche
teriantropia).
Mitologia
I pantheon di molte mitologie
annoverano divinità, o altre creature soprannaturali, capaci di
assumere sembianze di animali o di mortali. Nella mitologia greca,
l'esempio per eccellenza è Proteo, che poteva assumere qualunque
aspetto a meno che non lo si immobilizzasse; ma anche gli dèi
dell'Olimpo spesso si trasformavano in animali: (Zeus, per esempio,
si trasformò in cigno per sedurre Leda). Nella mitologia norrena, la
capacità di mutare forma è usata soprattutto da Loki, dio
dell'inganno (si trasforma per esempio in cavallo, salmone, pulce);
ma lo stesso Odino spesso si mescola agli umani sotto mentite spoglie
in una teofania pur mantenendo, di solito, il suo tratto distintivo,
l'essere orbo di un occhio. Anche divinità minori come i nani
potevano mutare forma; per esempio, Fafnir si trasformò in un drago
per essere poi ucciso da Sigurd. Nelle leggende e nei miti del ciclo
arturiano le metamorfosi hanno un ruolo importante; l'artefice di
molte di esse (tra cui quella fatale grazie a cui si deve il
concepimento di Re Artù) era il proteiforme Merlino.
Nella tradizione dei nativi americani,
gli sciamani hanno il potere di assumere sembianze animali per
tramite del sogno (un esempio si trova in A scuola dallo stregone
di Carlos Castaneda).
Nella cultura islamica gli esseri
dotati di queste qualità sono i jinn: estremamente mutevoli
nell'aspetto, possono trasformarsi perfino in un mulinello di vento.
Folklore
Nel folklore di molti paesi si trovano
riferimenti a creature in grado di mutare forma; esempi tradizionali
sono i licantropi e i vampiri (che, secondo alcune interpretazioni,
sono in grado di trasformarsi in pipistrelli o altri animali). Il
Giappone ha un mito analogo, quello delle kitsune o "volpi
mannare".
Cultura di massa
Il tema dei mutaforma si trova anche
nella letteratura di consumo e di genere, dalla fantascienza (in cui
il mutamento di forma è spesso reso possibile da una tecnologia
creata da qualche scienziato pazzo) al fantasy ai fumetti e
all'horror (questi due generi spesso riprendono temi tradizionali,
mitologici o folkloristici).
Fra le opere classiche in cui qualche
espediente tecnologico consente di mutare forma, da citare è Lo
strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde di Robert Louis
Stevenson: il personaggio del titolo ha a disposizione due forme e
due personalità corrispondenti.
Animali
Alcuni animali, in particolare alcune
specie di cefalopodi come il Thaumoctopus mimicus, sono notoriamente
dotati della capacità di modificare la forma e il colore del loro
corpo allo scopo di assumere l'aspetto di altre creature (per esempio
altre specie di pesci o formazioni rocciose).
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