sabato 5 ottobre 2019

Mutaforma

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Il tema di esseri umani, o altre creature viventi, dotati della capacità di mutare forma, ha una lunghissima storia nella letteratura, nella mitologia e nel folklore, e in altre forme di finzione. Al termine tradizionale proteiforme (aggettivo), che indica una creatura capace di mutare forma a piacimento, si è affiancato il neologismo mutaforma (usato anche sostantivo, dall'inglese shapeshifter): si riferisce alla capacità di un essere vivente di assumere sembianze di un'altra persona o di un animale (metamorfosi, questa, detta anche teriantropia).

Mitologia

I pantheon di molte mitologie annoverano divinità, o altre creature soprannaturali, capaci di assumere sembianze di animali o di mortali. Nella mitologia greca, l'esempio per eccellenza è Proteo, che poteva assumere qualunque aspetto a meno che non lo si immobilizzasse; ma anche gli dèi dell'Olimpo spesso si trasformavano in animali: (Zeus, per esempio, si trasformò in cigno per sedurre Leda). Nella mitologia norrena, la capacità di mutare forma è usata soprattutto da Loki, dio dell'inganno (si trasforma per esempio in cavallo, salmone, pulce); ma lo stesso Odino spesso si mescola agli umani sotto mentite spoglie in una teofania pur mantenendo, di solito, il suo tratto distintivo, l'essere orbo di un occhio. Anche divinità minori come i nani potevano mutare forma; per esempio, Fafnir si trasformò in un drago per essere poi ucciso da Sigurd. Nelle leggende e nei miti del ciclo arturiano le metamorfosi hanno un ruolo importante; l'artefice di molte di esse (tra cui quella fatale grazie a cui si deve il concepimento di Re Artù) era il proteiforme Merlino.
Nella tradizione dei nativi americani, gli sciamani hanno il potere di assumere sembianze animali per tramite del sogno (un esempio si trova in A scuola dallo stregone di Carlos Castaneda).
Nella cultura islamica gli esseri dotati di queste qualità sono i jinn: estremamente mutevoli nell'aspetto, possono trasformarsi perfino in un mulinello di vento.

Folklore

Nel folklore di molti paesi si trovano riferimenti a creature in grado di mutare forma; esempi tradizionali sono i licantropi e i vampiri (che, secondo alcune interpretazioni, sono in grado di trasformarsi in pipistrelli o altri animali). Il Giappone ha un mito analogo, quello delle kitsune o "volpi mannare".

Cultura di massa

Il tema dei mutaforma si trova anche nella letteratura di consumo e di genere, dalla fantascienza (in cui il mutamento di forma è spesso reso possibile da una tecnologia creata da qualche scienziato pazzo) al fantasy ai fumetti e all'horror (questi due generi spesso riprendono temi tradizionali, mitologici o folkloristici).
Fra le opere classiche in cui qualche espediente tecnologico consente di mutare forma, da citare è Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde di Robert Louis Stevenson: il personaggio del titolo ha a disposizione due forme e due personalità corrispondenti.

Animali

Alcuni animali, in particolare alcune specie di cefalopodi come il Thaumoctopus mimicus, sono notoriamente dotati della capacità di modificare la forma e il colore del loro corpo allo scopo di assumere l'aspetto di altre creature (per esempio altre specie di pesci o formazioni rocciose).

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