La linea di sangue del Santo Graal
(La storia segreta dei discendenti
del Graal) è il primo tra i libri d'impostazione
saggistico-narrativa dell'autore britannico Laurence Gardner
incentrati sul mito del Santo Graal e sulla sua interpretazione come
Linea di sangue di Gesù. Pubblicato nel 1996, è uno dei tanti best
seller che seguono la scia de Il santo Graal.
L'autore ritiene di fornire qui le
prove riguardanti una linea di discendenza che parte direttamente dai
figli che Gesù avrebbe avuto da Maria Maddalena (vedi sposa di Gesù)
e che giunge direttamente fino ai nostri giorni. La storia si
articola in 20 capitoli, sviluppandosi a partire dalla visione
"femminista" della teologia ebraica nelle sue figure
concettuali di Lilith e Shekhinah e dall'identificazione di Akhenaton
con Mosè.
Il principe Moses (1394 a.C ca), figlio
di Amenofi III e di Tiy, divenuto faraone dell'antico Egitto e dopo
aver assunto inizialmente il nome di "Amenofi IV"
improvvisamente, come di punto in bianco, dopo aver cambiato egli
stesso nome impone un rivolgimento religioso radicale, dal più
sfrenato politeismo ad un rigido monoteismo chiamato Atonismo; sposta
inoltre la capitale creando praticamente dal nulla una nuova città,
Amarna. Il "faraone eretico" tenta di sostituire con la
forza il potente clero tebano che propugna il culto di Amon (allora
il più importante e venerato); al suo posto mette l'adorazione
personale del disco solare, Aton.
Dopo il ritorno all'antico culto e
all'abbattimento del suo governo, l'oramai ex-faraone fugge con un
manipolo di persone rimaste a lui fedeli dirigendosi verso la
penisola del Sinai mentre il figlio, il futuro Tutankhamon, rimane in
terra d'Egitto: dopo aver fortunosamente attraversato lo stretto
marino inseguiti dalle truppe che lo hanno deposto Akhenaton torna a
chiamarsi Moses e il gruppetto di fuggiaschi rimasto con lui diventa
il popolo ebraico, il culto rivolto ad Aton diviene la fede
nell'unico Dio (Adonai) e gli Ebrei sono i discendenti diretti della
casata reale della XVIII dinastia egizia.
I principi della dottrina di Akhenaton
sono straordinariamente simili a quelli impressi nelle Tavole della
Legge, i "Dieci Comandamenti"; Giosuè, succeduto a Mosè
come guida del nuovo popolo, inizia la ri-conquista della Terra
promessa. Le varie tribù si uniscono sotto il loro primo re Saul
verso il 1055 a.C.; Davide, originario di Betlemme, sposa sua figlia
e diviene nuovo re.
All'incirca 1000 anni dopo la venuta di
Davide gli Ebrei sono in spasmodica attesa di un Messia, una figura
reale e al contempo sacerdotale proprio come lo è stato a suo tempo
Mosè. A colui che sarà conosciuto come San Giuseppe, discendente
della casa di Davide, viene data in sposa la vergine adolescente
Maria (madre di Gesù); questa, fecondata d un "angelo tutto
bianco", ovvero da uno dei membri più alti della casta
sacerdotale degli Esseni, rimane incinta. Ciò fa parte del culto
rituale inerente alla prostituzione sacra.
Il compito di Gesù il Messia avrebbe
dovuto essere eminentemente regale, lasciando invece la parte più
religioso-teologica nelle mani del cugino Giovanni Battista; egli
però seguiva il nazireato, era cioè un "nazireo" e non un
abitante della città di Nazaret (in seguito il termine indicò gli
appartenente alla setta dei Nazareni).
I primi discepoli vennero reclutati
nella primavera del 29. Tra gli apostoli, a Simone il Cananeo (detto
"lo zelota"), era per l'appunto uno zelota, ovvero un
attivista anti-romano, un "terrorista". Giuda Iscariota,
uno dei capi degli scribi e sicario, un killer di professione dotato
di sica. Matteo apostolo ed evangelista era un pubblicano, ossia
esattore delle tasse, l'incaricato di riscuotere i tributi al banco
della gabella. Infine Simone-Pietro apostolo, braccio destro e
guardia del corpo del Cristo, il Re designato degli Ebrei.
Il nome angeli-messaggeri veniva invece
dato ai più alti rappresentanti della gerarchia ecclesiastica di
Qumran.
Gesù era un ebreo decisamente intriso
di ellenismo e si contrapponeva ai più intransigenti e rigidamente
ortodossi, come Giovanni Battista, il cugino di secondo grado (fatto
arrestare nella primavera del 30 e giustiziato nell'autunno 31 per
ordine di Erode Antipa. Dopo la sua morte disonorevole molti dei suoi
seguaci rivolsero la loro devozione a Gesù; questi mal sopportava i
farisei ed aveva un atteggiamento generalmente liberale: la sua era
una missione di liberazione, dal settarismo vigente all'epoca in seno
al popolo innanzi tutto.
L'erede della stirpe davidica era
obbligato per legge a sposarsi e doveva generare almeno due figli
maschi. L'unguento che Maria di Betania, alias Maria Maddalena,
utilizza per ungere il corpo del Signore è lo stesso descritto nel
rituale del Cantico dei Cantici tra la sposa e il suo consorte. In
origine l'unzione regale è usanza egizia e costituiva uno dei
compiti primari delle semidivine sorelle-spose del faraone. Si
preferiva che i faraoni sposassero le proprie sorelle perché
l'autentico retaggio dinastico passava attraverso la linea femminile:
Davide accede al trono sposando la figlia di re Saul, Erode il Grande
divenne re sposando Mariamne della casa reale Asmonea.
Prima della sua incoronazione il futuro
re deve però sposarsi, e ciò avviene esattamente nelle nozze
avvenute a Cana, ove si diede un banchetto (con la tramutazione
dell'acqua in vino) in onore del matrimonio tra Gesù e Maddalena,
"sacerdotessa della Dea nera" fedele al culto di Iside. Per
l'esattezza si tratta del fidanzamento ufficiale precedente la vera e
propria cerimonia nuziale. Lazzaro di Betania, "Simone il
lebbroso", è suo cognato (ancora una volta Simone Zelota,
sempre lui).
Quando entro a Gerusalemme in groppa
all'asino nel marzo del 33 aveva la moglie incinta di tre mesi, era
quindi un futuro padre.
La cosiddetta "Ultima cena"
però non si svolse a Gerusalemme, bensì a Qumram, un ambiente che
sostituiva la Città Santa già da un secolo e mezzo; essa
corrisponde al banchetto messianico descritto nella "Regola
della Comunità" (vedi i manoscritti del Mar Morto) ed era la
notte dell'equinozio di primavera del 20-21 marzo.
I membri del Sinedrio avevano molto ben
strategicamente passato la palla della responsabilità i ci che stava
per accadere a Ponzio Pilato, ben sapendo che non esisteva alcuna
vera e propria accusa provata contro l'arrestato. A questo punto
venne messa in atto un strategia per ingannare le autorità; tutto
era imperniato sull'abile utilizzo di un veleno capace d'indurre uno
stato comatoso. Grazie all'intervento provvidenziale di Giuseppe di
Arimatea il corpo esanime ma ancora in vita del re viene tirato giù
dalla croce e portato in salvo.
Avvolto in lenzuoli di lino lo depose
nel sepolcro
Se Gesù fosse veramente morto, i suoi
discepoli impauriti e sgomenti si sarebbero dispersi e la causa per
cui avevano tanto combattuto sarebbe anch'essa morta con lui. Invece
la missione da quel momento in poi ricevette tutta un'altra
prospettiva di vita ed il risultato fu la nascita del cristianesimo.
Fu Paulus, un ebreo di epoca posteriore ad enunciare per la prima
volta la dottrina della Resurrezione in carne ed ossa, ed anche per
questo motivo venne considerato un fanatico pericoloso da Giacomo il
Giusto, primo vescovo di Gerusalemme ed ufficialmente successore di
Gesù.
Col tempo, tuttavia, la sua originaria
missione venne usurpata e portata avanti da un movimento religioso
che prese il suo nome per nascondere i suoi veri eredi. Quel
movimento aveva la sua sede a Roma e basava la sua autoproclamata
autorità su Pietro, un paesano poco istruito: alla fine il suo
atteggiamento discriminatorio nei confronti delle donne, e di
Maddalena in particolare (la più sapiente di esse, la Sophia
incarnata, avrebbe preso ed occupato sempre più una posizione
preminente nella dottrina romanizzata che si fondava sui suoi
presunti insegnamenti. I primi vescovi se ne proclamarono successori;
ma discepoli gnostici la chiamavano "la fede degli sciocchi".
Al momento della Crocifissione
Maddalena era incinta di tre mesi di un figlio di Gesù, a seguito
dell'unzione di Betania: venne alla luce una bimba che venne chiamata
Tamar-palma. Quattro anni dopo nascerà un primogenito maschio,
battezzato anch'egli Gesù, proprio come il padre. L'intromissione
dall'esterno di Saulo di Tarso, cittadino romano, nella prima
predicazione apostolica, portò scompiglio nella comunità nascente.
Ma ecco nascere il terzo figlio regale, colui che sarà il "bambino
del Graal" e a cui viene dato nome Giuseppe.
Fu allora che i "Desposini",
ovvero i fratelli di Gesù e i membri della sua famiglia (i cui
futuri seguaci furono gli ebioniti), cominciano ad entrare in sempre
più profondo conflitto con la nuova visione propugnata da
Saul-Paolo; soprattutto per opera di Giacomo il Giusto, "fratello
del Signore" e fatto per tal motivo assassinare nel 62.
La vedova regale muore nel 63, all'età
di 60 anni, in terra di Provenza e per l'esattezza in quella che oggi
St. Baume, dopo aver portato in salvo i figli del Signore prima in
Egitto e poi, ad Alessandria d'Egitto in nave attraverso il Mar
Mediterraneo in direzione del sud della Gallia ove era stabilita una
prospera comunità giudaica: lo sbarco avvenne a Ratis, luogo
divenuto poi noto col nome di "Saintes-Maries-de-la-Mer"
(Le sante Marie del mare, ex "Notre-Dame-del-la-Mer"), nel
Camargue. Con loro c'è anche Sara la Nera, Salome (discepola di
Gesù), Maria Jacobé, Lazzaro di Betania e la sorella Marta di
Betania, infine Giuseppe di Arimatea il portatore del Graal. Lo
sbarco avviene nel 42 circa.
Dopo aver accompagnato nel loro lungo
ed avventuroso viaggio le tre Marie e i bambini alla ricerca di un
sito sicuro, il fedele servitore prosegue il proprio cammino
dirigendosi in Britannia, per l'esattezza a Glastonbury.
I figli di Maria e Gesù diedero
origine alla sacra dinastia dei Merovingi, i re guaritori i quali
potevano sanare i mali con la sola imposizione delle mani.
Rappresentano la prima casa reale del popolo dei Franchi (uomini
liberi), degli autentici re stregoni. Regnarono fino all'avvento di
Pipino il Breve che li spodestò.
Un ramo superstite per salvarsi passa
lo stretto di Calais, ha inizio il mito i Camelot e dei Pendragon.
L'annientamento della successione
Merovingia in Gallia è stata voluta direttamente dallo Stato della
Chiesa, viene fondata la dinastia dei Carolingi alle dirette
dipendenze della Chiesa cattolica.
L'eredità reale sacra passa di mano,
per preservarne il segreto in totale sicurezza viene creato il mito
del Santo Graal, la reliquia per eccellenza.
Con la prima Crociata e la conquista
della Terrasanta si aprono le porte per la prima volta al mondo
cristiano ai segreti ancora custoditi nella santa città di
Gerusalemme, là ove sorgeva l'antico Tempio di Salomone; nascono i
Cavalieri templari che si vanno a posizionare esattamente sul Monte
del Tempio e lì iniziano a scavare. Scoprono, forse, l'esatta
ubicazione dell'Arca dell'Alleanza la quale è la suprema reliquia
dell'ebraismo.
Questi monaci-guerrieri tornano in
Europa e danno il via, soprattutto in Francia, alla costruzione di
monumentali basiliche dedicate a Notre Dame-nostra signora; i segreti
architettonici per 'erezione di tali monumenti danno il via ad un
corporazione o fratellanza ispirata a quella che doveva esserci
durante la costruzione del Tempio, i "liberi muratori".
In Linguadoca si sviluppa un fiorente e
ricchissima cultura; all'interno di questa società posizionata nei
pressi dell'antico sbarco di "Nostra Signora" o Madonna
nera col bambino, ovvero Maria Maddalena e suo figlio, ebrei e
cristiani vivono pacificamente a stretto contatto ed in perfetta
armonia; qui fiorisce anche la Qabbalah. Ma nel 1209 il papa
Innocenzo III ne ordina lo sterminio; i Templari si rifiutano di
partecipare al massacro. È passata alla storia col nome di crociata
albigese rivolta contro gli eretici Catari. L'ultimo atto si svolse a
Motsegur.
Nel 1307 la stessa sorte tocca anche
agli eretici Templari.
Dopo la persecuzione dei cavalieri del
Tempio e dei loro alleati, il Sant'Uffizio dell'Inquisizione
medievale cattolica continuò il suo lavoro. Nel 1484 viene
pubblicato il Malleus Maleficarum. Presto però il papato dovrà
vedersela con la rivolta protestante
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