Arnold Gerrit Henske, meglio
noto con lo pseudonimo di
Mirin Dajo
(Rotterdam, 6 agosto 1912 –
Winterthur, 26 maggio 1948), è stato un fachiro olandese, che si
esibiva principalmente in Olanda e in Svizzera. Divenne famoso per la
capacità di trafiggere il proprio corpo con lame di spada e ingoiare
vetro e altri oggetti acuminati, apparentemente senza sanguinare e
senza provocarsi danni interni permanenti, cosa che suscitò persino
l'interesse della comunità medica dell'epoca. Non fu mai dimostrato,
infatti, che le sue performance fossero falsificate. Un articolo del
«Time» del 23 giugno 1947 riportava che Dajo si era fatto
trafiggere cuore e polmoni da una spada all'ospedale di Basilea, al
fine di convincere i medici delle sue capacità, e che in tale
circostanza si era recato nella sala per i raggi X camminando sulle
proprie gambe, con la spada ancora conficcata nel petto.
Mirin Dajo non fornì mai una
spiegazione scientifica o tecnica della sua apparente
invulnerabilità, asserendo che era conseguenza della sua profonda
fede in Dio. Sostenne anche di avere avuto esperienze paranormali fin
da piccolo e di essere assistito dai suoi angeli custodi, con cui
dialogava telepaticamente.
L'11 maggio 1948 Dajo ingerì
volontariamente un grande chiodo d'acciaio. Il chiodo fu rimosso due
giorni dopo, ma Dajo non si riprese mai. Rimase in uno stato di
apparente trance per una decina di giorni, dopodiché venne
dichiarato morto. Il medico legale che eseguì l'autopsia dichiarò
che il decesso era avvenuto per dissecazione aortica, ma questa
diagnosi fu contestata da altri medici e dall'assistente di Dajo.
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