Linda Burfield Hazzard
(1867 – 1938)
è stata un medico
digiunoterapeuta, dichiarata colpevole per avere ucciso almeno uno
dei suoi pazienti con le sue pratiche, e morta essa stessa seguendo
uno dei suoi digiuni.
Hazzard è stata il primo medico
statunitense ad ottenere il titolo di "digiunoterapeuta".
Prima di allora il digiuno veniva considerato una cura medica da
ciarlatani, accomunato ai "maniaci della salute" (health
faddists) dell'epoca. Nel 1908 pubblicò il libro, Fasting For The
Cure Of Disease, in cui teorizzò il digiuno come una cura per ogni
disturbo, compreso il cancro.
Hazzard istituì un "sanitarium"
alle Wilderness Heights ("cime solitarie"), a Olalla
(Washington), (ribattezzate dalle persone del luogo Starvation
Heights: "cime della fame") per i pazienti sottoposti a
digiuno, per giorni, settimane e mesi, con una regime dietetico
costituito da piccole quantità di succhi di pomodoro e asparagi e,
talvolta, un piccolo cucchiaino di succo d'arancia. Mentre alcuni
pazienti sopravvivevano al trattamento, lodando pubblicamente il suo
operato, più di 40 pazienti morirono, soprattutto per inanizione.
Lei assicurava alla gente che il
suo metodo era una panacea per tutti i tipi di malattia, in quanto
era capace di liberare il corpo dalle tossine che ne causavano lo
squilibrio.
Nel 1912 venne dichiarata colpevole di
omicidio colposo per la morte di Claire Williamson, una facoltosa
donna britannica che, a causa del digiuno, era arrivata a pesare meno
di ventidue chili. Al processo fu provato che la Hazzard avesse
plasmato la volontà di Williamson, sottraendole buona parte di suoi
valori. Anche la sorella di Williamson, Dorothea, fece il trattamento
e sopravvisse solo grazie a un amico di famiglia che parlò in tempo,
togliendola così d'impaccio, dato che era diventata troppo debole
per poterlo fare da sola (pesava nemmeno 27 chili). Successivamente
testimoniò contro al processo.
Hazzard venne condannata da 2 a 20 anni
di prigione, pena da scontare nel penitenziario dello stato
Washington, Walla Walla. Il 26 dicembre 1915, dopo due anni, venne
rilasciata sulla parola e, l'anno seguente, il governatore Ernest
Lister le concesse l'indulto.
Lei e suo marito, Samuel Christman
Hazzard, si trasferirono in Nuova Zelanda, dove svolse la professione
di dietista e osteopata fino al 1920.
Nel 1920 ritornò a Olalla e aprì un
nuovo sanatorio, noto al pubblico come "scuola della salute",
in quanto la sua licenza medica era stata revocata, e continuò ad
"affamare" i pazienti fino a che nel 1935 la scuola non
subì un incendio e da allora non fu mai più ricostruita.
Linda Burfield Hazzard morì nel 1938
mentre stava facendo un digiuno (per perseguire la sua stessa dieta).
La Hazzard è stata anche il soggetto
di un libro di saggistica, Starvation Heights, di Gregg Olsen,
portato poi sulla scena dal drammaturgo di Portland (Oregon) Ginny
Foster, con la sua prima al National New Play Festival nel luglio del
2008. Nel gennaio del 2009 venne annunciato un adattamento per il
cinema fatto dal produttore Jason Fogelson e dal vincitore del premio
Pulitzer Tracy Letts (sceneggiatura).
La Hazzard viene delineata attraverso
ricostruzioni e interviste nel programma televisivo Investigation
Discovery Network, "Deadly Women" (donne fatali) nel suo
primo episodio intitolato "Obsession" ("ossessione").
Nella serie Omicidi da incubo la sua
storia viene ricostruita nel primo episodio della terza puntata della
prima stagione; la ricostruzione riporta fedelmente la clinica di
Wilderness Heights a Olalla, la dieta a base di succo d'arancia e la
vicenda delle sorelle Williamson ma il tutto è ambientato nel 1957
(molti anni dopo i reali eventi).
Vittime (lista parziale)
1908
- Daisey Maud Haglund (Madre di Ivar Haglund fondatore dell'omonimo ristorante Ivar)
- Ida Wilcox
1909
- Blanche B. Tindall
- Viola Heaton
- Eugene Stanley Wakelin (morì per una pallottola in testa)
1910
- Maude Whitney
- Earl Edward Erdman
1911
- Frank Southard
- C.A. Harrison
- Ivan Flux
- Lewis Ellsworth Rader
- Claire Williamson
1913
- Ida J. Anderson
- Mary Bailey
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