mercoledì 22 gennaio 2020

Era astrologica

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L'era zodiacale, era astrologica, età astrologica o eone è una suddivisione dell'età del mondo su base zodiacale, resa possibile dal fenomeno astronomico della precessione degli equinozi.
Il concetto è privo di rilevanza scientifica, ma sembra aver suscitato l'interesse degli astrologi sin dall'antichità e secondo alcuni studiosi potrebbe essere all'origine del mitraismo e aver influenzato anche altre religioni antiche. Nell'epoca moderna il concetto di era astrologica si è diffuso principalmente in seno al movimento New Age.

Definizione

Il globo terrestre è soggetto a diversi movimenti, quali la rotazione, la rivoluzione, la nutazione e la precessione; quest'ultima consiste nella rotazione dell'asse terrestre attorno alla perpendicolare all'eclittica, come accade a una trottola, ritornando nella posizione originale ogni 25765 anni (detto Anno platonico).
A causa del moto di rivoluzione la linea che congiunge la terra col sole incide ogni giorno in un punto diverso dello zodiaco, compiendo un ciclo completo in un anno. La precessione, però, determina un ritardo di circa 20 minuti per cui al termine di un anno solare l'asse terra-sole non ha ancora raggiunto la stessa posizione zodiacale; in altre parole non è ancora completato l'anno siderale.
Prendendo come istante di riferimento il giorno dell'equinozio di primavera, ogni anno può essere caratterizzato dalla costellazione zodiacale in cui il sole si trova in tale giorno. Ebbene, nel corso di circa duemila anni la costellazione in cui il sole si trova nell'equinozio di primavera cambia con un moto retrogrado rispetto alla successione di costellazioni che si verifica nel ciclo annuale. Ogni periodo in cui il sole si trova in una certa costellazione nel giorno dell'equinozio di primavera si dice "era astrologica" e prende il nome dalla costellazione in questione.
L'uso dell'equinozio di primavera come posizione astronomica discriminante per l'era astrologica risale alla sua importanza simbolica nel ciclo annuale della natura: a partire dall'equinozio di primavera infatti il sole, sempre più alto sull'orizzonte, riscalda più efficacemente l'ambiente naturale e determina la "rinascita" primaverile della natura dopo la "morte" invernale. Nonostante il concetto di precessione degli equinozi sembri essere stato scoperto da Ipparco solo nel II secolo a.C., l'equinozio di primavera rappresentava una festività già nell'antichità e la sequenza delle ere astrologiche permette di avanzare interpretazioni di vari miti antichi.

Sequenza delle Ere

Durante l'anno la sequenza zodiacale è Ariete, Toro, Gemelli e così via fino a Pesci. Dato però che il moto precessionale è retrogrado, le ere astrologiche seguono l'ordine inverso: dall'era del Toro (circa 4000-6000 anni fa) si è passati a quella dell'Ariete e quindi a quella dei Pesci, che è quella attuale e, grossomodo, va dall'anno 1 al 2600). La prossima era sarà l'era dell'Aquario.

Durata e caratteristiche

La durata delle ere astrologiche dipende dal confine fra una costellazione e l'altra, molto difficile da stabilire perché corrisponde a regioni del cielo prive di stelle luminose. Diverse civiltà, quindi, o anche solo diversi astronomi possono definirlo in modo diverso. La durata, inoltre, è molto variabile perché l'ampiezza delle costellazioni è diversa l'una dall'altra. Nel corso dei millenni, infine, la struttura stessa delle costellazioni cambia molto lentamente.
Se, invece, si assegna convenzionalmente ad ogni costellazione un dodicesimo di ciclo, l'equinozio "permane" in un segno zodiacale per (25765/12 =) 2140 anni circa. Anche in questo caso tale periodo di circa 2140 anni è detto era astrologica, e viene chiamato col nome del segno zodiacale all'interno del quale è situata la posizione del sole all'equinozio di primavera.


Durata secondo l'Unione astronomica internazionale

Come già detto i confini delle costellazioni sono arbitrari, e questo comporta che le diverse "ere astrologiche" in realtà abbiano una durata notevolmente diversa a seconda della convenzione adottata per definirne i confini. L'Unione Astronomica Internazionale (UAI) ha disegnato nel 1929 i confini delle diverse costellazioni che illuminano il cielo. Inoltre vengono attualmente contate nel numero di tredici, avendo incluso anche l'Ofiuco che si trova anch'esso sull'eclittica. Tali confini appaiono come delle rette orientate secondo i meridiani ed i paralleli celesti.
Le cosiddette ere astrologiche quindi avranno queste caratteristiche:

Costellazione Durata
Vergine
3160 anni
Leone
2570 anni
Cancro
1440 anni
Gemelli
2000 anni
Toro
2620 anni
Ariete
1770 anni
Pesci
2670 anni
Acquario
1710 anni
Capricorno
2010 anni
Sagittario
2380 anni
Ofiuco
1340 anni
Scorpione
480 anni
Bilancia
1650 anni

In base a quanto sopra, l'era dell'Aquario inizierà nel 2597.
Qui di seguito le ampiezze espresse in gradi nonagesimali:
Costellazione Gradi
Vergine
43.8
Leone
35.6
Cancro
20.2
Gemelli
28.0
Toro
36.6
Ariete
24.7
Pesci
37.1
Acquario
24.0
Capricorno
28.0
Sagittario
33.4
Ofiuco
18.6
Scorpione
6.4
Bilancia
23.6

Secondo l'antroposofia

L'era astrologica secondo Steiner non inizia con l'ingresso dell'equinozio in una costellazione, ma a metà del suo percorso, e quindi l'era dei Pesci, per esempio, l'era attuale, è in realtà iniziata intorno al 1400, mentre l'era dell'Aquario è ben lungi dall'essere prossima (circa nel 3500). L'attesa di una nuova era inizia comunque precocemente, questo spiegherebbe l'operato di molti profeti come Mosè e Gesù ben prima del reale inizio dell'era spirituale profetizzata. L'attesa della "new age" in nome dell'Aquario è quindi iniziata intorno agli anni venti-trenta del secolo scorso.
Secondo Steiner ogni era è caratterizzata da un popolo guida: per esempio l'era dell'Ariete si è svolta sotto l'egida della cultura greco-romana, quella dei Pesci ha come popolazione dominante quella anglo-sassone, mentre l'era dell'Aquario sarà guidata dagli slavi.

Secondo l'astrologia

Secondo l'astrologia, ogni era dura 2160 anni senza distinzione di durata tra le varie costellazioni, e il completamento del giro dello Zodiaco attraverso i cicli cosmici si compie in 25920 anni, poiché tradizionalmente non si considera la costellazione di Ofiuco. A metà di questo percorso, ossia ogni 12960 anni, si verificherebbe un'inversione dei poli magnetici terrestri. Quest'affermazione è stata smentita dallo studio del campo geomagnetico a partire dagli anni '60 del secolo scorso. Si è scoperto che le inversioni di campo avvengono in modo casuale e comunque non se ne è verificata alcuna da circa 780000 anni.

Interpretazione astrologica della storia delle religioni

Eventi e opere passati che compongono la Storia possono essere letti anche secondo questa chiave di lettura. Per esempio secondo Charles Dupuis, un erudito illuminista, nella Bibbia sarebbero delineate le transizioni fra quattro ere: quelle del Toro, dell'Ariete, dei Pesci e dell'Acquario.
Nella vicenda di Mosè che, dopo aver liberato gli ebrei dalla cattività in Egitto (XVII-XIII secolo a.C.), scendendo dal Sinai si adira, vedendoli adorare un vitello d'oro, si può leggere (con un grande ritardo) la fine dell'era del Toro, grosso modo collocata tra il 4300 a. C. e il 2150 a.C. Altre divinità del Vicino Oriente situabili intorno a tale periodo sono raffigurate con sembianze taurine, a cominciare dall'egizio Api. Mosè, quindi, sarebbe colui che guida il passaggio (Pesach, Pasqua) da questa vecchia era a quella nuova, l'era dell'Ariete. Il "sangue dell'agnello" contrassegna la Pasqua mosaica, mentre il sacrificio del capro espiatorio caratterizza la festività dello Yom Kippur, il "Giorno dell'espiazione". Nell'Antico Testamento, tuttavia, l'immolazione di bovini continuò a ricorrere frequentemente, anche in combinazione con la celebrazione della Pasqua o dello Yom Kippur (era obbligatoria in entrambe le feste). Per l'inaugurazione del Tempio Salomone sacrificò un numero "innumerevole" di giovenchi, mentre in occasione della Pasqua il re Ezechia ne uccise mille e il re Giosia ben tremila.
Il termine dell'era del Toro potrebbe essere individuato anche nel culto di Mitra, ritratto mentre uccide un toro; tale culto, però, è comparso solo al termine dell'era dell'Ariete.
Prolungando quest'interpretazione anche al Nuovo Testamento e al Cristianesimo, Gesù diviene colui che guida l'umanità attraverso l'era attuale, l'era dei Pesci. Tra i simboli di Gesù troviamo il pesce, i suoi amici erano pescatori, lui si diceva "pescatore d'uomini" e sfama migliaia di persone con due pesci.
Infine Gesù, nel racconto del Vangelo secondo Luca, per preparare la Pasqua dice ai suoi discepoli: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua», cioè l'Aquario, la nuova era (sempre secondo questa esegesi, ovviamente), che inizierà nel 2150, per alcuni, o nel 2012, per altri.
Nella letteratura apocalittica giudaica e poi cristiana la "dottrina dei due eoni" (ossia ere) divenne simbolo del contrasto fra il mondo presente e quello futuro, da interpretarsi sempre più chiaramente col cristianesimo come vita eterna. Non deve sorprendere quindi né indurre ad equivoci la presenza nei vangeli della parola "eone". Per esempio la traslitterazione dell'originale greco dell'ultimo versetto del Vangelo secondo Matteo riporta la parola aiônos, che viene usualmente tradotta come "età presente" oppure "mondo":
(GRC)
«και ιδού εγώ μεθ υμών ειμί πασάς τας ημέρας έως της συντέλειας του αιώνος»
(IT)
«Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente»




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