Gli Auspicia
(plurale dal latino auspicium),
secondo la religione romana, sono divinazioni tratte
dall'osservazione di fenomeni considerati divini.
Storia
Nati come divinazioni tratte
dall'augure dall'osservazione del volo degli uccelli, acquisite dagli
Etruschi, nel tempo sono state tratte da altri tipi di osservazioni.
Tenuti in gran conto durante l'epoca Monarchica e per lungo tempo
anche durante quella Repubblicana, gli Auspicia con il tempo andarono
perdendo il loro carattere religioso, acquisendo quello di atto
tradizionale, tanto che verso la fine della Repubblica, accadeva che
gli auguri fossero pagati per trarre presagi positivi.Tipi di auspicia
Presso i romani esistevano cinque diversi tipi di auspici.Ex avibus (dagli uccelli)
Anche se gli auspici spesso erano di
questo tipo, non tutti gli uccelli del cielo erano considerati come
portatori della volontà degli Dei. C'erano due classi di uccelli:
gli Oscines, che esprimevano la volontà degli dei attraverso
il loro canto, e gli Alites, che esprimevano gli auspici
attraverso il volo. A seconda del movimento degli uccelli, del loro
numero e da altri fattori, un augure tracciava dei segni immaginari
nel cielo e poi li riportava, proiettandoli, sul pavimento, creando
una specie di mappa.
Ex caelo
Questo auspicio, una particolare forma
di aeromanzia, comportato l'osservazione di tuoni e fulmini e spesso
è stato visto come l'auspicio più importante. Ogni volta che un
augure riferiva che Giove aveva mandato giù tuoni e fulmini, non si
potevano tenere i comitia.
I Romani consideravano come segno
favorevole il lampo che balenava nel cielo da sinistra a destra, e
sfavorevole il lampo che scorreva da destra a sinistra.
Ex tripudiis
Questi auspici erano legati alle
abitudini alimentari dei polli e generalmente sono stati utilizzati
durante le spedizioni militari. I polli erano tenuti in una gabbia
sotto la cura del pullarius; questo, quando si dove trarre gli
auspici, liberava i volatili ai quali veniva lanciato qualche forma
di pane. Se i polli si rifiutavano di uscire dalle gabbie o di
mangiare, se battevano le ali o volavano via, l'auspicio era
considerato sfavorevole.
Ex quadrupedibus (da quadrupedi)
Questi auspici, che non venivano
utilizzati nelle funzioni pubbliche, venivano tratti dal cammino di
un quadrupede, una volpe, lupo, cavallo, o un cane, che attraversava
il percorso di una persona.
Ex Diris (da presagi)
A questa categoria di auspici
apparteneva ogni altro evento o avvenimento che non rientra nelle
altre categorie. Potevano essere accadimenti accidentali, come uno
starnuto o un inciampo, che poteva essere preso come un segno degli
dei da interpretate.
Auspicia
- Ascanio, figlio di Enea, trasse auspici favorevoli, nella forma di un lampo che scorreva da sinistra a destra, prima di scendere in battaglia contro Mezenzio.
- La versione più accettata della Fondazione di Roma si basa sugli auspici tratti da Romolo e Remo dal volo degli uccelli per decidere chi tra loro sarebbe stato il primo Re di Roma.
- Romolo accettò la nomina solo dopo aver preso gli auspici favorevoli del volere degli dei, che si manifestò con un lampo che balenò da sinistra verso destra.
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