Il termine ebraico Abaddon
(in ebraico: אֲבַדּוֹן,
'Ǎḇaddōn) è utilizzato nella Bibbia ebraica per indicare
la distruzione o un luogo di rovina e distruzione ("l'Abisso"),
mentre nel Nuovo Testamento, per la precisione nel Libro
dell'Apocalisse, accoppiato con il suo equivalente greco Apollyon
(Ἀπολλύων), è il nome di un
angelo.
Etimologia dei termini
L'ebraico אֲבַדּוֹן
('ǎḇaddōn) è una forma intensiva del verbo אָבַד
(abad, "perire", "distruggere"),
che nella Bibbia ebraica si trova 174 volte, e significa "luogo
di distruzione", "distruzione", "rovina";
nella Septuaginta, ǎḇaddōn è tradotto in greco
come ἀπώλεια (apoleia).
Il termine greco usato nel libro
dell'Apocalisse, Ἀπολλύων (Apollyon), deriva da
ἀπόλλυμι (apollumi), "distruggere", quindi
significa "il distruttore".
Fonti testuali
Bibbia ebraica
Nella Tanakh, il termine abaddon
viene utilizzato sei volte, di cui quattro in accoppiata con un altro
lemma ebraico, שאול (sheol, che
indica il regno dei morti):
- Nuda è la tomba (sheol) davanti a lui e senza velo è l'abisso (abaddon). (Gb26:6)
- L'abisso (abaddon) e la morte dicono: «Con gli orecchi ne udimmo la fama». (Gb28:22)
- quello è un fuoco che divora fino alla distruzione (abaddon) e avrebbe consumato tutto il mio raccolto. (Gb31:12)
- La tua bontà sarà narrata nel sepolcro (sheol)? O la tua fedeltà nel luogo della distruzione (abaddon)? (Sl88:11)
- Gl'inferi (sheol) e l'abisso (abaddon) sono davanti al Signore, tanto più i cuori dei figli dell'uomo. (Pr15:11)
- Come gli inferi (sheol) e l'abisso (abaddon) non si saziano mai, così non si saziano mai gli occhi dell'uomo. (Pr27:20)
Nuovo Testamento
Nel Libro dell'Apocalisse Abaddon è
trattato per la prima volta come individuo anziché come luogo:
«Il loro re era
l'angelo dell'abisso il cui nome in ebraico è Abaddon e in greco
Apollion. Nuova Riveduta, oppure: Il loro re era l'angelo dell'Abisso, che in ebraico si chiama Perdizione, in greco Sterminatore. Bibbia CEI» (Apocalisse 9:1-11) |
La Vulgata latina e la Bibbia
di Douay–Rheims hanno una frase in più rispetto al testo
greco, in Latin Exterminans ("in latino sterminatore").
Qui, Abaddon, di cui viene fornito
anche il nome in greco, Apollyon, è descritto come "angelo
dell'abisso" e re di un'armata di locuste infernali, le quali
tormentano atrocemente per cinque mesi tutti coloro che non portano
il "sigillo di Dio" sulla loro fronte.
Testi non biblici
Il nome "Abbadon" appare
negli Inni di ringraziamento, che sono uno dei manoscritti non
biblici di Qumran, in due diversi passaggi che citano "[...] da
Sheol-Abaddon mi hai innalzato [...]" e "[...] i torrenti
di Belial irrompono in Abaddon". In un apocrifo chiamato
Apocalisse di Bartolomeo, invece, Abaddon è presente nella
tomba di Gesù al momento della sua resurrezione.
Viene poi menzionato in un'omelia
attribuita a Timoteo di Alessandria, chiamata Intronizzazione di
Abbaton; qui, l'angelo è inizialmente chiamato "Muriel",
e riceve da Dio il compito di raccogliere la terra con cui verrà
plasmato Adamo; successivamente viene nominato "guardiano",
e pregando Dio ottiene che qualunque uomo l'avesse venerato sarebbe
stato salvato. Nel giorno del giudizio, inoltre, Abbadon avrebbe
ricevuto il compito di raccogliere le anime nella Valle di Giosafat.
Infine, in alcune leggende della
letteratura rabbinica, Abaddon è il nome di un luogo dell'inferno,
visitato da Mosè, dove giacciono fra fuoco e neve coloro che hanno
peccato di incesto, omicidio e idolatria, quelli che hanno maledetto
i loro genitori e i loro insegnanti, e quelli che si sono considerati
come dei.
Interpretazioni
Data la cripticità della citazione
dell'Apocalisse, le interpretazioni sulla natura di Abaddon sono
diverse.
Protestantesimo
Nell'ambito del protestantesimo, il
nonconformista Matthew Henry riteneva che Abaddon fosse l'anticristo,
mentre David Brown (della Chiesa Libera di Scozia) e Henry Halley
(dei Discepoli di Cristo) lo identificavano con Satana.
All'opposto, la pubblicazione metodista
The Interpreter's Bible affermò che: "Abaddon, tuttavia,
è un angelo non di Satana ma di Dio, svolgendo il suo lavoro di
distruzione agli ordini di Dio."
Testimoni di Geova
Secondo i testimoni di Geova Abaddon è
un altro nome per Gesù Cristo risorto e asceso al cielo, poiché
nell'Apocalisse l'angelo in possesso delle "chiavi dell'abisso"
è descritto come emissario di Dio dai cieli, e getta e imprigiona
Satana nell'abisso.
Mormonismo
Secondo i mormoni, "Abaddon"
è uno dei titoli del demonio.
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