Kitež (in
russo: Китеж)
è una città leggendaria localizzata sulle rive del lago Svetlojar,
nell'Oblast' di Nižnij Novgorod, in Russia. Il suo mito fu
menzionato per la prima volta nella cosiddetta "Cronaca di
Kitež", un documento anonimo del tardo XVIII secolo che si
ritiene originato nell'ambiente dei Vecchi credenti.
Leggenda
Secondo la leggenda il gran principe
Jurij II fondò la città di Malyj Kitež (Piccola Kitež)
sulle rive del fiume Volga (l'odierna Krasnyj Cholm). In passato tale
città fu erroneamente identificata in Gorodec, fondata in realtà
ben trent'anni prima della nascita del principe Jurij II nel 1189.
Successivamente costui attraversò i fiumi Uzola, Sanda e Kerženec e
trovò un bellissimo luogo ubicato sulle rive del lago Svetlojar,
dove decise di costruire la città di Bol'šoj Kitež (Grande Kitež).
In base agli studi di paretimologia il nome della città deriverebbe
dalla residenza reale di Kidekša (vicino Suzdal'), saccheggiata dai
mongoli nel 1237. Mentre invece il linguista Max Vasmer attribuì al
nome un'etimologia "oscura".
Dopo aver assoggettato alcuni territori
russi il capo mongolo Batu Khan sentì parlare di Kitež e decise di
dirigersi verso di essa. I mongoli innanzitutto presero il controllo
della Piccola Kitež, costringendo Jurij e i suoi uomini a ritirarsi
nei boschi siti nei pressi della Grande Kitež. A quel punto, un
prigioniero avrebbe rivelato ai mongoli un sentiero segreto capace di
condurre al lago Svetlojar. Fu così che le armate asiatiche giunsero
al cospetto delle mura della città e scoprirono con sorpresa che
essa non era dotata di fortificazioni. In aggiunta a ciò, notarono
che gli abitanti della città non intendevano difendersi con le armi,
ma che erano al contrario impegnati a pregare con fervore, chiedendo
a Dio la propria redenzione. Quando i mongoli avanzarono per
attaccare la città si accorsero che essa stava per essere sommersa
dalle acque del lago. L'ultima cosa che videro inabissarsi fu la
lucente cupola della cattedrale sormontata dalla croce.
Questa leggenda ha dato vita a numerose
credenze sopravvissute nonostante il passare dei secoli. È diffusa
l'idea che solo i puri di cuore possano trovare la strada per Kitež
e, ironicamente, il percorso che conduce al lago è tuttora chiamato
"sentiero di Batu" (Батыева тропа).
Un'altra credenza vuole che nei momenti di tempo sereno sia possibile
sentire canti e suoni di campane provenienti dal fondo del lago.
Inoltre, alle persone più pie sarebbe possibile vedere le luci delle
processioni religiose (chiamate "крестный ход")
e addirittura gli edifici della città. Per tutti questi motivi il
lago Svetlojar viene talvolta chiamato "Atlantide
russa".
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