La grande croce di Hendaye (in
francese: Croix d'Hendaye); (in euskera: Gurutze di
Hendaia) è una colonna corinzia in pietra sormontata da una
croce greca, che si sospetta costruita nel tardo secolo XVII. Si
trova sulla piazza principale, nell'angolo sudoccidentale della
chiesa di Saint Vincent, nel villaggio di Hendaye, nella regione dei
Pirenei Atlantici, sudovest della Francia, presso il confine con i
Paesi Baschi.
Il villaggio di Hendaye, e la colonna
stessa, vengono scelti molto spesso come punto d'inizio del
tradizionale pellegrinaggio religioso del Cammino di Santiago di
Compostela.
Caratteristiche
Base
La stele è posta su una base cubica,
base che a sua volta porta incisi da un lato un sole con una bocca
furente; dal lato opposto una stella a otto punte; su una faccia
laterale una mezzaluna; su un'altra faccia laterale un ovale con una
croce che delimita quattro cantoni, ciascuno occupato da una figura
interpretabile come una lettera "A" oppure come un
compasso.
Colonna
La colonna, relativamente semplice e
priva di iscrizioni, è di ordine corinzio, con sottocolonna e con
capitello corinzio a foglie di acanto.
Croce
La croce greca in pietra, presenta
un'iscrizione latina, in lettere maiuscole, su due righe incise sulla
trave orizzontale:
- OCRUXAVES... separabile in O-CRUX-AVE: "oh, croce ti saluto"
- PESUNICA... separabile in (S)PES UNICA: "unica speranza"
Sulla trave verticale, nella metà
superiore, sono incise due "X", una sormontando l'altra.
Interpretazioni
Il monumento di Hendaye è stato
collegato dallo scrittore statunitense Vincent Bridges ad antiche
credenze collegabili al Chiliasmo (millenarismo precristiano del
giudaismo e di altri popoli come il Ragnarǫk dei norreni) delle
popolazioni celtiche che all'epoca ancora abitavano questa zona
relativamente remota (la persistenza dell'antica lingua basca è un
indizio della loro presenza). Anche la setta cristiana dei Catari o i
loro successori potrebbero essere alla base di eventuali credenze
escatologiche forse presenti in questo monumento.
Le figure ad "A" nei cantoni
della base o "compassi" sono stati interpretati come un
simbolo massonico; sono anche stati connessi da Bridges e Widner alla
misurazione dell'angolo di precessione della rotazione terrestre, con
il ritorno del virtuale sorgere del Sole durante l'equinozio di
primavera fino all'astronomico "punto vernale" iniziale
(noto come "punto d'ariete"), che varia di 1 grado ogni 72
anni, e che si compie in 25.920 anni. Attualmente il punto vernale si
trova tra le stelle Rho Piscium e Omega Piscium, nella costellazione
dei Pesci.
Alcuni occultisti e studiosi vari, tra
questi Fulcanelli (forse pseudonimo dell'astronomo Camille
Flammarion), considerano le incisioni simboli alchemici che in
qualche modo conterrebbero informazioni molto elementari ma decisive
rispetto alla data e modalità di una futuribile catastrofe globale.
Sull'estremità superiore della croce,
sopra il rotolo in pietra con la sigla in latino "INRI" si
trova una X sormontata da un'altra X, che gli autori Weidner e
Bridges collegano all'arcano ventesimo dei Tarocchi (quello del
Giudizio Universale). Fulcanelli scrive: "La X significa anche
il sale ammoniaco dei saggi, o sale d'Ammone (ammoniakòs) cioè
dell'Ariete, che un tempo veniva scritto con maggior veridicità,
harmoniac, perché realizza l'armonia (armonia, riunione), l'accordo
tra l'acqua e il fuoco, perché mediatore per eccellenza tra il cielo
e la terra, lo spirito e il corpo, il volatile e il fisso".
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