L'anomalia dell'Ararat è un
oggetto non identificato che appare su alcune fotografie, risalenti
alla fine degli anni quaranta, delle distese innevate sulla cima del
monte Ararat, in Turchia. Alcuni studiosi biblici hanno avanzato
l'ipotesi che possa trattarsi dei resti dell'arca di Noè che,
secondo il racconto della Bibbia, si sarebbe arenata su questo monte.
Il monte, la cui cima non è facilmente
accessibile, si trova al confine tra la Turchia e l'Armenia, allora
parte dell'Unione Sovietica. Era quindi una zona militarmente
rilevante. Sono state condotte numerose osservazioni dallo spazio che
non hanno tuttavia chiarito l'origine dell'anomalia. La prima ed
unica spedizione di ricerca in situ è stata organizzata nel
2004, ma le autorità turche le hanno impedito di raggiungere la
cima.
Storia
L'anomalia è situata all'estremità
nord-ovest dell'altopiano occidentale del monte Ararat, a 4.724 metri
di altitudine, a circa 2,2 chilometri in linea d'aria dalla cima
(5.137 metri). L'oggetto sembra essere situato sul bordo di una
brusca pendenza. L'anomalia venne localizzata per la prima volta nel
corso di una missione aerea dell'US Air Force, il 17 giugno 1949; il
monte Ararat si situava infatti sulla frontiera tra Turchia e Unione
Sovietica, ed aveva dunque un importante interesse strategico durante
la guerra fredda. L'oggetto venne subito analizzato perché "troppo
lineare per essere naturale e apparentemente sotto il ghiaccio"
e presto si ipotizzò che si trattasse dell'arca di Noè. I servizi
segreti statunitensi ipotizzarono anche la presenza di una base
segreta sovietica nel punto in cui si era fotografata l'anomalia.
La pellicola fotografica venne
classificata come segreta, benché con un livello di riservatezza
poco elevato, ed altre fotografie sono state scattate nel corso degli
anni da aerei e da satelliti. Sei foto del 1949 furono declassificate
nel 1995 ai sensi del Freedom of Information Act e trasmesse a
Porcher Taylor, professore della University of Richmond, presso il
Center for Strategic and International Studies di Washington,
un'istituzione specializzata nello studio delle informazioni ottenute
via satellite. Taylor divenne uno dei più grandi sostenitori del
ritrovamento dell'arca.
L'area del Monte Ararat è stata
inoltre ispezionata per ulteriori ricerche dallo SPOT nel settembre
1989, dal Landsat nel 1974 e dallo Space Shuttle nel 1994, oltre che
dal KH-9 nel 1973 e dal KH-11 nel 1976 e nel 1990-1992. A causa delle
pessime condizioni meteorologiche e delle limitazioni tecnologiche,
queste non furono in grado di risolvere il mistero; alcuni studi
hanno però confermato la presenza di legno sotto il ghiaccio e di
una struttura piana. Nel 2000 venne organizzato un progetto di
ricerca, in collaborazione tra Insight Magazine e Space
Imaging (ora GeoEye), utilizzando IKONOS; il satellite
registrò l'anomalia il 5 agosto e 13 settembre 2000, ricostruendo
inoltre un video computerizzato delle immagini.
Nel 2004 Daniel McGivern annunciò che
intendeva finanziare una spedizione da 900.000 dollari sulla cima del
monte Ararat per il mese di luglio dello stesso anno, con lo scopo di
stabilire la verità sull'anomalia dell'Ararat. Dopo vari
preparativi, tra cui l'acquisto di immagini satellitari appositamente
realizzate, le autorità turche tuttavia non gli concessero l'accesso
alla cima, poiché quest'ultima è situata in una zona militare. La
spedizione fu in seguito accusata dalla National Geographic Society
di essere soltanto un colpo mediatico abilmente montato, dato che il
suo capospedizione, il professore turco Ahmet Ali Arslan, era stato
già accusato di avere falsificato fotografie della presunta arca.
La CIA, che ha esaminato le immagini
satellitari di McGivern, ha d'altra parte ritenuto che l'anomalia
fosse costituita da "strati lineari di ghiaccio coperti dalla
neve accumulata di recente".
Un nuovo annuncio di un presunto
ritrovamento è stato dato il 27 aprile 2010 da una spedizione
congiunta turca e di Hong Kong, a cui hanno partecipato membri della
"Noah's Ark Ministries International". La spedizione ha
annunciato di avere scoperto sull'Ararat una insolita caverna con
pareti in legno a un'altitudine alla quale si ritiene non siano mai
esistiti insediamenti umani, e di aver datato il legno (attraverso il
test del carbonio 14), a 4.800 anni fa. Il portavoce del gruppo,
Yeung Wing-Cheung, ha dichiarato alla stampa che non è certo al
100% che si tratti dell'Arca, ma al 99,9% pensiamo di sì. Uno
dei membri della spedizione McGivern si è in seguito dissociato dal
proprio gruppo sostenendo che alcuni pezzi di legno ritrovati
sull'Ararat fossero probabilmente stati portati lì appositamente da
alcuni manovali curdi che erano a conoscenza della spedizione.
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