sabato 7 novembre 2020

C'è chi pensa di aver avvistato ufo, fantasmi o vampiri, ma esistono persone che affermano di aver visto zombi veri?

Ve ne faccio conoscere uno. O almeno credo.

Il signore nella foto qui sotto si chiama Clairvius Narcisse:



Un giorno ha dichiarato di essere stato privato della sua anima da un Vodoun Bokor (stregone Vudù), che l'avrebbe, quindi, trasformato in uno zombi.

L'uomo fu avvelenato, poi dichiarato presumibilmente morto e seppellito; infine fu riesumato e rianimato, soltanto per finire a lavorare in una piantagione come schiavo. Il proprietario della piantagione, però, morì alcuni anni dopo, quindi Narcisse si ritrovò libero, anche se non riuscì a tornare in sé –se non alcuni anni più tardi. Quando finalmente riuscì a tornare a casa, tutti rimasero scioccati: erano passati ben 18 anni da quando era "morto".

È stato ipotizzato che il veleno ingerito dall'uomo contenesse datura e tetrodotossina sostanza presente nel pesce palla; entrambi rallenterebbero il metabolismo di un individuo al punto da portarlo sull'orlo della morte. Inoltre, si tratta di sostanze altamente allucinogene; pare che a Clarvius furono somministrate ulteriori dosi di datura per mantenerlo in uno stato di allucinazione prolungato e portarlo alla perdita di memoria.

La storia di Clairvius Narcissus e l'ipotesi della tetrodotossina/datura è stata resa popolare dall'etnobotanico Wade Davis nel suo libro The Serpent and the Rainbow, romanzo che ha anche ispirato un film horror girato da Wes Craven con lo stesso titolo.

La storia e l'ipotesi rimangono ancora oggi controverse.


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