Ci sono studi i quali dimostrano che il pensiero è energia che può influenzare tutto il resto dell'ambiente. Mi è capitato spesso di avvertire un certo non so che…che mi anticipava il futuro che poi si rivelava vero. Episodi di questo genere sono all'ordine del giorno per la maggior parte delle persone e possono essere ricondotti a fenomeni come la telepatia, la premonizione o il "sesto senso".
Ne “La mente estesa”, il famoso biologo inglese Rupert Sheldrake scruta e indaga la natura di questi fenomeni e dimostra come essi non si possano definire "paranormali" ma siano al contrario parte della nostra natura biologica, eredità di un lungo processo di evoluzione e adattamento all'ambiente. Al contrario degli animali l'uomo ha rinnegato e quindi in larga parte perso queste capacità.
L'autore descrive numerosi esperimenti che hanno dimostrato l'esistenza di "campi mentali" e propone ai lettori una serie di progetti semplici da realizzare per investigare questioni di questo tipo come le chiamate silenziose, il sesto senso degli animali e la sensazione di essere osservati.
Numerosi esempi e casi di studio sono tratti dal database di Sheldrake, che raccoglie migliaia di testimonianze riguardanti storie di "percezioni apparentemente inspiegabili da parte di persone e animali". I temi trattati nel libro sono vari: dalla "telepatia per telefono" a quella degli animali, al legame psichico tra madre e figlio.
Siamo attorniati da una risonanza morfica che opera a nostra insaputa; queste sensazioni infatti - “a fior di pelle” - fan pensare che le mente non sia confinata dentro la nostra testa ma superi i confini fisici, come vien da dedurre da tanti casi dei quali molti di noi han fatto esperienza. C’è poi una quinta forza, riconosciuta da tutte le culture che ci hanno preceduto, della quale l’uomo non è cosciente:
Ecco la recensione del testo di Rupert Sheldrake che ha fatto scalpore in Inghilterra quando è uscito nel 2006:
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