La
Piccola Chiave di Salomone
o Lemegeton Clavicula Salomonis, è
un grimorio anonimo del Seicento e uno dei più famosi libri di
demonologia, largamente conosciuto anche come
Lemegeton. Non va confuso
con la Chiave di Salomone, un testo precedente.
Gran parte del suo contenuto deriva da
testi del Cinquecento, tra i quali la Pseudomonarchia Daemonum di
Johann Weyer, e da grimori tardo-medievali. Vi si possono
rintracciare anche chiare influenze cabalistiche e della mistica
musulmana.
Nel libro viene dichiarato come autore
il re Salomone ma la presenza nell'opera di preghiere a Cristo e alla
Trinità rendono tale dichiarazione di paternità un evidente falso.
La Piccola Chiave di Salomone contiene
dettagliate descrizioni degli spiriti e dei rituali necessari per
evocarli e costringerli a eseguire gli ordini del mago (chiamato nel
testo "esorcista"). Vengono date istruzioni dettagliate
circa i simboli, le procedure rituali da eseguire, le azioni
necessarie per impedire che gli spiriti prendano il sopravvento, i
preparativi che devono precedere l'evocazione e il modo in cui
costruire gli strumenti necessari per l'esecuzione di tali rituali.
Le copie originali in nostro possesso
divergono tra loro circa alcuni dettagli e circa la forma dei nomi
dei vari spiriti. Edizioni contemporanee del grimorio sono largamente
disponibili, sia in forma stampata, sia su internet.
La Piccola Chiave di Salomone è
suddivisa in cinque parti:
L'"ars goetia", spesso
chiamata semplicemente "goetia" o "goezia",
costituisce la prima sezione del grimorio. Gran parte del materiale è
antecedente al Seicento, con alcune parti risalenti al Trecento.
Contiene le descrizioni dei 72 demòni che si dice furono evocati da
re Salomone e da lui rinchiusi in un vaso di bronzo sigillato con
simboli magici e obbligati a servirlo. L'"ars goetia"
contiene inoltre le istruzioni per costruire un vaso di bronzo simile
e per usare le formule magiche per invocare senza rischi questi
demòni.
La seconda parte del grimorio espone i
nomi, le caratteristiche e i simboli dei 31 spiriti aerei, sia buoni
che maligni, che Salomone invocò e illustra i rituali necessari alla
loro invocazione. I 72 demòni sono:
- Re Bael
- Granduca Agares
- Il principe Vassago
- Marchese Samigina
- Re Marbas
- Duca Valefor
- Principe Amon
- Duca Barbatos
- Re Paimon
- Re Buer
- Duca Gusion
- Il principe Sitri
- Re Beleth
- Marchese Leraje
- Duca Eligos
- Duca Zepar
- Conte Botis
- Duca Bathin
- Duca Sallos
- Re Purson
- Conte / Presidente Marax
- Conte / Principe Ipos
- Duca Aim
- Marchese Naberius
- Conte / Presidente Glasya-Labolas
- Duca Bune
- Marchese / Conte Ronove
- Duca Berith
- Duca Astaroth
- Marchese Forneus
- Presidente Foras
- Re Asmoday
- Il principe / presidente Gaap
- Conte Furfur
- Marchese Marchosias
- Il principe Stolas
- Marchese Phenex
- Conte Halphas
- Presidente Malphas
- Conte Raum
- Duca Focalor
- Duca Vepar
- Marchese Sabnock
- Marchese Shax
- Re / Conte Vine
- Conte Bifrons
- Duca Vual
- Presidente Haagenti
- Duca Crocell
- Cavaliere Furcas
- Re Balam
- Duca Alloces
- Presidente Caim
- Duca / Conte Murmur
- Il principe Orobas
- Duca Gremory
- Presidente Ose
- Presidente Amy
- Marchese Orias
- Duca Vapula
- Re / presidente Zagan
- Presidente Valac
- Marchese Andras
- Duca Haures
- Marchese Andrealphus
- Marchese Cimeies
- Duca Amdusias
- Re Belial
- Marchese Decarabia
- Il principe Seere
- Duca Dantalion
- Conte Andromalius
Secondo la leggenda quest'arte sarebbe
stata scoperta dall'apostolo Paolo ma nel libro viene chiamata "Arte
paulina di re Salomone". L'ars paulina era conosciuta sin dal
Medioevo e in questo grimorio viene suddivisa in due capitoli.
Il primo capitolo illustra come
contattare gli angeli delle varie ore del giorno, i loro sigilli, la
loro natura, le relazioni tra questi angeli e i sette pianeti allora
conosciuti, i corretti aspetti astrologici per invocarli, i loro
nomi, le procedure per l'invocazione.
Il secondo capitolo riguarda gli angeli
che governano i segni zodiacali e ogni grado di ciascun segno, la
loro relazione con i quattro elementi, i loro nomi e i loro sigilli.
Questi angeli vengono qui chiamati "angeli degli uomini"
poiché ogni persona nasce sotto un segno zodiacale, con il Sole
posizionato a uno specifico grado di esso.
La quarta sezione illustra come
costruire l'"Almadel" ovvero una tavola di cera su cui
vengono disegnati simboli protettivi: su di essa vengono posizionate
quattro candele. La sezione illustra i colori, i materiali e i
rituali necessari alla fabbricazione dell'"Almadel" e delle
candele nonché tratta degli angeli da invocare, sottolineando che è
lecito chiedere ad essi solo cose ragionevoli e giuste. Vengono
brevemente trattate anche le date e gli aspetti planetari più
indicati per invocare gli angeli in questione.
Si tratta di un grimorio conosciuto fin
dal Medioevo. Il libro dichiara che questa arte fu rivelata dal
Creatore a re Salomone tramite un angelo. Contiene una raccolta di
preghiere mescolate con parole cabalistiche e magiche in varie lingue
(tra cui ebraico, greco antico) e istruzioni su come recitare tali
preghiere. Il libro afferma che queste costituiscono un'invocazione
agli angeli di Dio e la loro corretta recitazione dona la conoscenza
relativa a ciascuna di esse, nonché buona memoria, stabilità
mentale e eloquenza.
Una di tali preghiere fa riferimento a
Gesù, altre a Dio Padre, suo figlio Gesù e lo Spirito Santo, ovvero
la Trinità. Altre ancora menzionano gli apostoli e i martiri.
Infine vi si trova la spiegazione di
come re Salomone ricevette la rivelazione dall'angelo.
Il Lemegeton appare nel romanzo Il
castello di Eymerich (2000) di Valerio Evangelisti, sebbene esso sia
ambientato nel 1369, cioè molto prima dell'effettiva pubblicazione
del grimorio, e viene citato anche nel romanzo Il simbolo perduto
(2009) di Dan Brown, in un elenco di titoli di grimori. Viene anche
citato nel romanzo di fantascienza Miracle Visitors (La doppia faccia
degli Ufo) di Ian Watson, e nel libro Il nuovo re - dalla saga La
guerra degli elfi - di Herbie Brennan quando Silas Sulfureo si reca a
New York per acquistare un libro di demonologia al fine di riaprire i
portali per Infera sotto ordine di Beleth. Sui "72 nomi di Dio"
i Luca Turilli's Rhapsody hanno scritto una canzone: The 72 Names of
God.
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