mercoledì 1 luglio 2020

Perché la città di Benevento è associata alle streghe


Ecco un paio di succose leggende in merito.


Unguento, unguento, portami al noce di Benevento,
Supra l'acqua e supra lu ventu,
et supre at omne malo tempo.
E' la formula magica che la strega recita prima di prendere il volo e recarsi al Sabba, rituale consistente in una danza sfrenata in qui e' presente Lucifero in persona dall'aspetto di un caprone e un nutrito numero di altri demoni.
Benevento, anticamente chiamata Maleventum, era capoluogo di un ducato Longobardo.
I Longobardi erano pagani e adoravano il dio Odino. Per onorarlo si riunivano davanti a un grande albero di noce, nei pressi del fiume Sabato. Il rito pagano, essendo loro un popolo guerriero, consisteva nell’appendere pelli di montone ai rami e colpirli con lance e frecce, mentre cavalcavano al contrario, in sella ai loro cavalli, riducendo le pelli in pezzi piccolissimi, che poi finivano per mangiare. Assistevano a tali riti anche le donne longobarde, che gridavano e incitavano gli uomini a consumare il rito.
Per ottenere l’appoggio della Chiesa per sconfiggere i Bizantini, il Duca longobardo, Romualdo, accettò di essere convertito al Cristianesimo e con lui, tutti i Longobardi.
Il grande albero di noce attorno al quale si consumava il rito pagano per il dio Odino fu abbattuto e la leggenda narra che, appena l’albero cadde in terra, ne uscii fuori una vipera, simbolo di un legame satanico.
Anche dopo la conversione, i Longobardi di Benevento non rinunciarono ai loro riti pagani e continuarono a praticarli di notte. Intorno alle campagne, fuori dalle mura, tra fuochi e grida. Gli abitanti di Benevento scambiarono gli uomini e le donne longobarde con demoni e streghe. Le notti del Sabba continuarono.


Le streghe di Benevento erano di tre tipi: la Zoccolara, la Janara e la Manolonga.
Le Zoccolare erano streghe che di notte correvano per i vicoli, facendo riecheggiare il rumore dei loro zoccoli e attaccando i passanti alle spalle. Le Janare, invece, erano le donne nate la mezzanotte di Natale e che non avevano ricevuto il sacramento della cresima in modo corretto (per esempio errori di formule da parte del sacerdote). Di giorno si confondevano tra le donne comuni, sebbene avessero un carattere aggressivo, e la notte si ricoprivano di un unguento magico che consentiva loro di volare e di diventare incorporee. Erano streghe “solitarie” al contrario delle altre che la notte usavano dedicarsi a banchetti, danze, orge con il Diavolo (le notti del Sabba) prima di maledire e torturare i malcapitati.


Le Janare, quindi, si recavano nelle case di coloro verso cui nutrivano del risentimento, passando da sotto la porta. Si sedevano sul petto del malcapitato, mentre dormiva, impedendogli di respirare. Andavano a far visita alla stessa persona per tre notti di seguito, per poter rinsaldare il maleficio. Altre notti rubavano i bambini e li rendevano storpi. Infine solevano intrufolarsi nelle stalle e cavalcare le giumente fino a che, per lo sfinimento, queste morivano. Per lasciare traccia del loro passaggio, le Janare facevano delle treccine al crine della cavalla. Durante le persecuzioni delle streghe, le Janare di Benevento venivano indicate come origine del male e, senza mezzi termini, da sterminare.


La Manolonga (Maria la longa) era invece una donna che era morta cadendo in un pozzo e, poiché non aveva trovato pace, si divertiva a tirare giù nel pozzo chi si affacciava. Nota la filastrocca che di bocca in bocca si passavano le streghe di Benevento e non solo, come simbolo di appartenenza:
nguento ‘nguento, manname a lu nocio ‘e Beneviente, sotto ll’acqua e sotto o viento, sotto a ogne maletiempo”.
Benevento è stata nella credenza popolare sempre la capitale delle streghe, in quel territorio contadino e genuino dove le leggende e le tradizioni hanno un peso, le janare erano la specie piu feroce di quelle streghe.
Esse si riunivano sotto quel noce famoso ancora esistente ed in prossimità del fiume sabato per celebrare le loro malvagità notturne, tra quei falò accesi e quelle vittime sacrificali che spesso erano animali rubati nei campi dei contadini.
Nella provincia di Avellino poi al confine con quel Beneventano le streghe prendevano il nome di "maciare", che erano come le "janare" ma piu dispettose e più adatte a quelle malocchiature che portavano a situazioni negative in particolar modo in amore. Infatti esistevano quelle neutrallizatrici, tra le donne anziane, di quegli effetti malefici delle maciare.
Era uso comune quando si rompevano fidanzamenti o matrimoni dire è stata "la maciara".
Si racconta che agli inizi del '900 in una zona di campagna abbastanza impervia, lì dove quegli alberi dominavano, vi era un rustico, una casa di campagna dove vivevano due sorelline Anna ed Alessia, la loro vita era scandita da quei ritmi caratteristici di quelle zone contadine, allo studio ed all'amore per quegli animali della loro stalla tra cui uno splendido pony.
Le sorelline erano abbastanza grandi da conoscere chi erano le janare, ne erano affascinate e nel contempo quel fascino superava quella forte paura, più volte avevano chiesto alla madre ed ai contadini delle terre attigue di avere spiegazioni su quelle credenze su quelle streghe, su cosa facevano, sulle, loro malvagità ed abitudini, quindi avevano appreso una buona parte di conoscenza di quelle credenze popolari che talvolta si catalizzano in quella realtà diventando un tutt'uno.
Un giorno quel pony scomparve dalla stalla e la disperazione delle due sorelline fu tanta, quel pony era diventato ormai per loro un compagno di giochi ed a nulla valsero le ricerche che furono fatte anche tra i compaesani in quelle campagne.
Allora decisero, pensando che fosse stato rapito dalle streghe, di recarsi la notte seguente all'albero di noce, all'insaputa dei genitori che erano tranquilli sapendo che le ragazzine dormivano nella loro stanzetta.
Cosi tra boschi e campagne la sera seguente s'incamminarono con due torce per farsi luce e per raggiungere il posto maledetto. Si recarono quindi alla foce di quel fiume ovvero, in prossimità di quell'albero di noce li dove la leggenda narra che avvenivano quei riti malefici, quei sabba delle streghe.
Il cammino fu notevole ma la perseveranza delle ragazzine fu premiata e quando incominciarono a vedere dei fuochi e sentire delle urla disumane capirono di essere vicine.
Giunsero quindi a poche decine di metri da quel sabba di malvagità in atto e nel mentre erano intente, nascoste tra gli alberi, a cercare dove fosse il loro pony, furono rapite da Sarminia.
Sarminia era quella più anziana, il suo aspetto incuteva timore finanche da lontano, quei capelli lunghissimi sporchi e impettinabili, quegli occhi che parevano due fiamme accese e quello sguardo cattivo di malvagità fatte, e da fare.
Furono così imprigionate in una gabbia, nel mentre le altre streghe decidevano cosa fare di quelle prede, di sicuro sarebbero state sacrificate la notte seguente in uno di quei sabba infernali sotto quell'albero di noce.
All'alba, le streghe, però, si dovevano ritirare lontano da quella luce, infatti le streghe non potevano vivere alla luce diurna, uscivano solo di notte. Usanza nota era in quei tempi di mettere fuori l'uscio di casa un scopa di baggina ovvero intrecciata di fili di paglia ed un sacchetto di sale a piccolissimi granuli, affinché nel perdere tempo a contare questi, ovvero i granuli ed i fili di paglia, le streghe all'avvicinarsi della luce del giorno scappassero via.
Quando il giorno dopo iniziò a calare l'oscurità, le ragazzine prigioniere erano ben consapevoli di quanto, da lì a poco, sarebbe avvenuto. Con molta difficoltà ed astuzia riuscirono ad aprire quella gabbia che le impriggionava con una forcina che portavano sempre nei loro capelli lunghi, e finalmente riuscirono a scappare.
Quando le janare si accorsero che erano fuggite, le loro urla furono terrificanti, si oscurarono le stelle nel cielo che sovrastava quelle campagne, i lupi iniziarono ad ululare, il cielo si trasformò all'improvviso in un covo di lampi, anche gli uccelli notturni presero il volo da quei luoghi.
Era l'ira delle janare l'ira per la fuga delle due prigioniere. Le urla si ascoltavano anche quando queste erano ormai lontane:
unguento unguento,
siam le streghe di benevento,
supra acqua e supra vento e supra omne maltempo,
vi verremo a prendereeeeeeeeee
domani notte verremo alla vostra abitazione
Si sentì così rimbombare in quell'oscurità e tra quegli alberi che parevano terrificati anche loro, in quelle foglie e quei rami immobili nonostante il forte vento.
Appena arrivarono a casa, le sorelline distrutte, si tuffarono nel letto e senza dormire per la paura incominciaro a studiare un piano diabolico. Prima dell'imbrunire del nuovo giorno, quando era stato profetizzato che sarebbero arrivate le janare a riprenderle, decisero di sistemare fuori all'uscio di casa due scope di baggina e due sacchetti grossi di sale a granuli piccoli.
Al mattino, finalmente col sole, senza aver dormito tutta la notte per la paura, uscirono di casa e trovarono davanti alla porta d'ingresso una quantità notevole di cenere ancora fumante.
Le streghe avevano perso moltissimo tempo a contare i fili di quelle scope ed i granuli di quei sacchetti di sale messi lì per ingannarle, e senza accorgersi del sorgere di quella luce del giorno mortale per loro, finirono incenerite.
Si racconta ancora che da quella cenere seminata in quella terra vennero fuori dieci arbusti fortemente spinosi, mai tolti che mai più sono morti e dopo centinaia di anni sono ancora presenti.
Ma questo..., è un sogno fatto, una leggenda o realtà?



martedì 30 giugno 2020

Aura

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Nel contesto della parapsicologia e della spiritualità, l'aura o alone luminoso, parola che deriva dal greco alos («corona»), denota un sottile campo di radiazione luminosa, invisibile alla normale percezione, che circonderebbe e animerebbe tutti gli esseri viventi (persone, animali e piante) come una sorta di bozzolo o alone, capace di riflettere l'anima dell'individuo cui tale aura appartiene, e di sopravvivere al decadimento della sua vita biologica. Non esistono prove scientifiche a supporto di tali credenze, che restano al momento non dimostrabili e ritenute oggetto della pseudoscienza.

Descrizioni dell'aura

Le descrizioni a noi pervenute dell'aura provengono da popoli appartenenti anche a culture molto diverse, antiche e moderne, presso le quali sono presenti raffigurazioni dei corpi umani avvolti da ovoidi luminosi; dall'aspetto di questi ultimi sarebbe stato possibile capire persino un eventuale stato di malattia del corpo.
Si tratterebbe di un'"emanazione luminosa" che solo alcuni individui sensitivi sarebbero in grado di percepire. Charles Webster Leadbeater la descrive come «una nube a forma d'uovo di nebbia diafana». Joseph Jastrow sostiene in proposito che «tutti gli oggetti esalano dalla loro periferia una sorta di vapore o nube». Secondo il Manuale Rosacrociano, questa sorta di spirito, la cui essenza corrisponde al Mercurio degli alchimisti, ossia alla materia prima, «quando viene sottoposta a certe condizioni, si raccoglie in punti focali molto piccoli di carica elettrica», cioè negli elettroni; in tal modo avrebbe luogo la materia per come la vediamo.
La nozione dell'aura, o di un involucro energetico avvolgente il corpo umano, compare già nelle descrizioni dei Veda, nel Libro di Dzyan, o nei geroglifici egiziani. Sin dall'antichità essa rappresentava «una luminosità, o simbolica oppure reale, presente attorno al capo o al corpo di uomini illustri, come santi e capi carismatici». Anche nei dipinti di epoca cristiana, ad esempio di Tiziano o Raffaello, si nota spesso un alone luminoso intorno ai personaggi dotati di sacralità.
Nell'Europa moderna, si deve a Johann Georg Gichtel, allievo del filosofo Jakob Böhme, una descrizione dei centri energetici dell'aura, meglio noti nella scrittura sancrita indiana come chakra, illustrati nella sua Theosophia Practica del 1696. Nell'Ottocento, alcuni studi sulle emanazioni auriche dell'essere umano furono condotti dal barone austriaco Carl Von Reichenbach, teorizzatore della forza Odica, e in seguito dalla comunità teosofica fondata da Helena Petrovna Blavatsky.
Agli inizi del Novecento, Charles Webster Leadbeater intese divulgare al grande pubblico la descrizione dell'aura col suo libro L'uomo visibile e l'uomo invisibile, mentre Rudolf Steiner accoglieva l'indagine sull'aura nella sua medicina antroposofica.

Visualizzazione

Per spiegare tali visioni, tra le cause naturali proposte in ambito parapsicologico, ma scientificamente indimostrabili, potrebbe esservi un'emissione di onde elettromagnetiche d'una lunghezza d'onda troppo lunga per essere elaborate dai coni della retina ma sensibili invece ai bastoncelli, responsabili della visione laterale; questi ultimi, quando si assume una particolare posizione, ad esempio con il capo roteato e gli occhi socchiusi, sarebbero in grado di recepire tali onde; in tal modo, infatti, interverrebbe nella visione soltanto la parte periferica della retina.
Trattandosi di onde, si ritiene che queste possano essere percepibili anche da apparecchiature tecniche, in particolare mediante strumenti di tipo termografico, in grado di eseguire foto a colori delle radiazioni di calore presenti sul corpo umano, ma non percepibili ad occhio nudo a causa della loro lunghezza d'onda. In proposito, hanno raggiunto una certa notorietà le presunte fotografie dell'aura scattate con un procedimento fotografico noto come «effetto Kirlian», dal nome dei coniugi loro ideatori, da cui anche il nome di aura Kirlian. Secondo la ricerca scientifica, questo tipo di fotografia non ritrarrebbe in realtà l'aura, ma semplicemente normali effetti fisici quali l'umidità, il calore o generici fenomeni elettromagnetici tipicamente presenti in tutti i corpi, anche in quelli inanimati.
Gli stessi coniugi Kirlian tracciarono la mappa dei punti del corpo umano che secondo loro avrebbero emanato questa luce e ritennero, in un secondo tempo, di individuare corrispondenze con i punti fondamentali per l'agopuntura. Un'analoga corrispondenza è stata oggetto di studio del naturopata Peter Mandel.

Patologie dell'aura e rimedi

Poiché l'aura non è che il riflesso dei pensieri e degli atteggiamenti di una persona, essa ne riflette anche le eventuali disarmonie e comportamenti errati, che possono dare luogo a patologie tendenti a trasferirsi progressivamente dal piano più sottile, attraverso i vari corpi intermedi, fino a quello materiale. Il legame tra psiche e malattia era noto del resto già nelle epoche pre-moderne, presso le quali il medico era anche sacerdote. La disarmonia tra l'anima, intesa come la forma o il modello che la personalità è chiamata a realizzare, e la psiche, si esprime come una frattura del campo sottile che può andare da un semplice assottigliamento a una sorta di buco dell'aura, spesso di colore scuro. Attraverso i buchi dell'aura si determinano fuoriuscite di energia che vengono generalmente vissute come spossatezza e svuotamento.
Quali forme di rimedio, oltre ad una presa di coscienza delle problematiche scatenanti, tra le più antiche vi sono le terapie energetiche come l'agopuntura o la cura dei colori della medicina tradizionale cinese. A livello eterico agisce anche l'omeopatia. Rimedi che agiscono invece al livello astrale o emozionale sono i fiori di Bach, i quali, apportando una specifica energia ad alta frequenza, inondano l'aura di vibrazioni armoniche in grado di riequilibrarne le eventuali disarmonie.

lunedì 29 giugno 2020

Babau

Famiglio: BaBau - Gems of War (GoW)



Il Babau (più raramente Babao, Barabao o Baubau) è nel folklore italiano e di altre regioni europee, un mostro immaginario dalle caratteristiche non ben definite che viene tradizionalmente evocato per spaventare i bambini ("se non la smetti chiamo il Babau!").
Si può intendere il Babau come strettamente correlato all'Uomo nero e all'Orco delle fiabe, o addirittura usare queste diverse denominazioni come sinonimi. In questo senso generico, il "Babau" corrisponde sostanzialmente all'inglese boogeyman (boogeyman, bugaboo).
Le origini di questa figura non sono accertate. Secondo alcune fonti, il Babau potrebbe essere un retaggio dell'antico timore nei confronti dei Saraceni (IX-X secolo). In questo caso, la parola "Babau" potrebbe derivare dall'arabo Baban. Un'interpretazione più diffusa intende invece il nome "Babau" come onomatopea, ottenuto per raddoppiamento dal latrato del cane o di un altro animale. L'uso del termine "Babau", in ogni caso, è accertato anche al di fuori dell'Italia, per esempio nella Linguadoca in Francia.

Riferimenti al Babau

Al Babau è dedicato il racconto omonimo di Dino Buzzati (che lo ritrasse anche in diversi dipinti). Alcune traduzioni delle opere dei fratelli Grimm rendono Herr Korbes (nome di un personaggio e titolo di una fiaba) come Messer Babau. "Babau" (o "Babbau") è il soprannome con cui è noto il basso italiano Ruggero Raimondi (soprattutto nella trasmissione radiofonica "La Barcaccia" di Radio3), a causa del suono cupo e minacciosamente "pseudo-slavo" delle sue vocali.
Nel film Nightmare Before Christmas di Tim Burton è presente una creatura chiamata "Bau Bau", fatta di insetti cuciti nella stoffa. Nella versione originale si chiama "Oogie Boogie". Nel videogame Guild Wars, MMORPG sviluppato da ArenaNET e NCSoft, la popolazione degli Asura, esseri che abitano le profondità della terra, denominano gli esseri umani "Babau", per indicarne l'aspetto selvaggio e poco intelligente, in ogni caso invocato per spaventare i piccoli di Asura.
Nel cinquantaseiesimo capitolo di Dylan Dog, Ombre, il babau appare sotto forma di ombra di un immenso mostro volante che perseguita Alex Smith fino al momento della sua morte. Il Babau è citato nella seconda strofa della canzone "Bambini venite parvulos" (Mira Mare 19.4.89) di Francesco De Gregori, nonché nella canzone Piccinina ( Sergio Endrigo - Vinicius de Moraes - Toquinho ) cantata da Vinicius de Moraes. Il Babau è anche protagonista in un paio di puntate della serie animata The Real Ghostbusters, trasmessa da Italia Uno negli anni novanta, dove raggiunge le stanze dei bambini attraverso un fitto labirinto di scale che sbuca nei loro armadi.
In alcuni libri dell'autore Terry Pratchett è presente un Babau e si dice che l'unico modo per disorientarlo era coprirlo con una coperta, facendogli venire un complesso di esistenza, in quanto i Babau spariscono se si è sotto le coperte. Il Babau è presente anche in un racconto di Stephen King (Il Baubau, appunto) che fa parte della raccolta A volte ritornano.
Nel gioco di ruolo Dungeons & Dragons il babau è un demone minore.

I Tre Babai

Nell'antica Repubblica di Venezia la voce popolare identificava come i Tre Babài i Tre Inquisitori di Stato, i tre magistrati del Tribunale Supremo incaricati di perseguire la divulgazione del segreto di Stato, sottolineandone così la fama di giustizia segreta, rapida e inesorabile.

domenica 28 giugno 2020

Carosello di Washington

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L'espressione Carosello di Washington si riferisce ad una famosa serie di avvistamenti di UFO che si sono verificati tra il 19 luglio e il 3 agosto del 1952.

Cronologia dei fatti

Il 19 luglio del 1952 alle 23,30 circa appaiono 7 echi sugli schermi radar dell'aeroporto di Washington, poco dopo confermati dall'osservazione visuale di luci dalla forma di sfere luminose. La velocità di tali bolle luminose variava da 160 a 500 km orari, con accelerazioni superiori alla velocità di mach 10. Gli echi radar sono confermati dalla base aerea di Edwards. Le sfere luminose si spostano verso la città e numerosi cittadini li vedono mentre si muovono a quote e velocità diverse. Temendo che possano sorvolare la Casa Bianca, vengono allertate le basi aeree vicino alla capitale e poco dopo decollano alcuni caccia Lockheed F-94 Starfire. Gli aerei giungono sul posto, ma gli UFO si sottraggono al tentativo di incertettazione scomparendo dalla vista e dagli schermi dei radar. Gli aerei rientrano alla base e dopo un po' di tempo le sfere luminose ricompaiono. Verso le 2 del mattino vengono inviati altri aerei da caccia, ma anche stavolta gli UFO si sottraggono ai tentativi di intercettazione. Il "gioco" tra gli UFO e gli aerei militari si protrae fino alle 5 del mattino, quando improvvisamente cessa. Il fenomeno è stato osservato da numerosi abitanti della città, dai piloti dei caccia e dagli operatori radar dell'aeroporto civile di Washington e delle basi aeree di Andrews e Bolling.
Il fenomeno si ripete nella notte tra il 26 e il 27 luglio, in cui gli UFO vengono rilevati dai radar dell'aeroporto civile di Washington e della base di Andrews; successivamente vengono osservati visivamente da alcuni militari della base e dall'equipaggio di un aereo di linea in volo. Anche stavolta gli UFO sorvolano la città e i tentativi di intercettazione da parte dei caccia non hanno successo.
Il fenomeno si ripete in misura minore nella notte tra il 2 e il 3 agosto.

Spiegazione ufficiale

Il 29 luglio viene organizzata al Pentagono una grande conferenza stampa, a cui partecipa tra gli altri Edward J. Ruppelt, capo del Progetto Blue Book. Viene spiegato ai giornalisti che la causa del fenomeno era un'inversione di temperatura nel cielo di Washington, provocata dal conflitto tra una corrente di aria calda e due correnti di aria più fredda che la circondavano a tenaglia. Questo avrebbe provocato un effetto di miraggio, riflettendo i raggi luminosi provenienti dal suolo. Gli specialisti di radar hanno spiegato che lo stesso fenomeno sarebbe stato all'origine di falsi echi radar, provocati da effetti di riflessione delle onde radar. Questa spiegazione, sostenuta anche dall'astrofisico Donald Menzel, è stata contestata da certi ufologi e anche dal fisico James E. McDonald.

La foto degli UFO sul Campidoglio

Una foto divenuta celebre mostra il Campidoglio sorvolato da una dozzina di sfere luminose. In realtà si è accertato che quella foto è tagliata; dall'immagine intera si capisce che quelle luci non sono che il riflesso, sull'obiettivo della macchina fotografica, delle luci dei lampadari del Campidoglio.

sabato 27 giugno 2020

Combustione umana spontanea

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La combustione umana spontanea (noto anche come SHC dall'inglese Spontaneous Human Combustion) è un presunto fenomeno naturale per cui, in determinate circostanze, un corpo umano potrebbe prendere fuoco e bruciare senza fonti esterne di innesco. L'argomento è oggetto di numerose teorie e studi, ma non sono stati raggiunti risultati condivisi in merito all'esistenza di una reazione chimica all'interno del corpo che possa produrre tali risultati.

Storia

Una serie di decessi negli ultimi tre secoli sono stati attribuiti proprio alla combustione spontanea. Uno dei primi casi documentati fu Nicole Millet nel 1725. La donna aveva problemi di alcolismo e nell'occasione il marito venne accusato del suo omicidio. Altro caso è relativo alla contessa Cornelia Bandi di Cesena che nel 1731 all'età di sessantadue anni fu ritrovata nella sua stanza ridotta quasi completamente in cenere. Più recentemente altri casi sono stati classificati non ufficialmente come combustione spontanea: Phyllis Newcombe 27 agosto 1938, Mary Reeser 1 luglio 1951, il dottor Irving Bentley a Coudersport in Pennsylvania il 5 dicembre del 1966 e Henry Thomas, settantadue anni, nel 1980 a Gwent nel Galles.
Le caratteristiche che solitamente vengono attribuite al fenomeno sono quelle di produrre una temperatura molto alta limitatamente a una zona circoscritta. Il corpo della vittima viene rinvenuto quasi completamente incenerito, tuttavia gli ambienti non risulterebbero particolarmente danneggiati dalle fiamme nonostante il fatto che per bruciare un corpo siano necessarie temperature intorno ai 1.000 gradi come quelle dei moderni forni crematori.

Possibili spiegazioni

Alcuni hanno giustificato tali fenomeni con una sorta di effetto stoppino o effetto candela inverso. Solitamente infatti le vittime sono sovrappeso o obese e sono presenti fonti di calore esterne (pipe, sigarette, camini, stufe o simili). Quando i vestiti iniziano a bruciare il grasso presente nel corpo del soggetto inizierebbe a liquefarsi alimentando la fiamma. Alcuni ipotizzano che il metano prodotto a livello intestinale da parte di batteri metanogeni e legato alla digestione del cibo possa essere rilasciato attraverso pori della pelle.
Una volta nell'aria il metano può prendere fuoco a causa di una scintilla o di una qualsiasi fonte in grado di innescare una fiamma. Un'altra spiegazione popolare sostiene che il corpo di soggetti dediti agli alcolici possa essere talmente intriso di alcol da poter prendere fuoco. Questa spiegazione non sembra avere fondamento scientifico in quanto il corpo umano è composto in gran parte da acqua ed inoltre l'alcol ucciderebbe la persona prima di raggiungere concentrazioni necessarie per bruciare. Più verosimile è l'ipotesi per cui l'alcolismo, o una dieta ricca di grassi e povera di carboidrati, induca nel soggetto uno stato di chetosi con produzione di acetone, volatile ed altamente infiammabile a contatto con l'aria, per cui potrebbe portare all'innesco della combustione.

Il fenomeno nelle opere di fantasia

La combustione umana spontanea in quanto fenomeno misterioso e affascinante ritrova diverse citazioni all'interno di opere letterarie e di fantasia.



venerdì 26 giugno 2020

Chi è Cthulhu




Chtulhu é uno dei più importanti personaggi del mondo fantascientifico di H.P. Lovecraft.
Si tratta di un essere semi-divino di proporzioni e forza prodigiose che risiede nella perduta città sommersa di R'lyeh, nei pressi dell' odierna Pohnpei, in Micronesia, nelle rovine di Nam Madol. Chtulhu si trova in uno stato di sonno simile alla morte, nell' attesa che una congiunzione astrale favorevole ne consenta il risveglio.
Il suo nome é legato principalmente ai libri "Il richiamo di Chtulhu" e "Necronomicon", e a Yog Sothot, il mitico 'guardiano della soglia' del Ciclo di Chtulhu.
Chtulhu é talmente importante nella cultura di massa che si contano svariate decine di canzoni che parlano di lui o ch ehanno riferimenti a lui.. inoltre Chtulhu é protagonista di numerose novelle, di videogames, e migliaia di memes.



giovedì 25 giugno 2020

Sorelle Fox

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Kate Fox (1837 – 1892), Leah Fox (1814 – 1890) e Margaret (Maggie) Fox (1833 – 1893) furono tre sorelle statunitensi che giocarono un ruolo fondamentale nella nascita e diffusione nei paesi anglosassoni del movimento spiritista (che si stava sviluppando parallelamente negli stessi anni in Francia e negli altri paesi latini sulla scia degli insegnamenti di Allan Kardec) e della relativa chiesa.

Biografia

I fatti di Hydesville

Nel 1848 le due sorelle minori, Kate e Margaret, abitavano in una casa situata ad Hydesville, New York, insieme con i genitori. La casa aveva la fama di essere stregata e verso la fine di marzo di quell'anno la famiglia Fox iniziò ad essere spaventata da suoni, simili a colpi o al rumore di mobilio spostato, la cui origine sembrava essere inspiegabile.
Secondo le dichiarazioni delle sorelle, durante la notte del 31 marzo, Kate avrebbe sfidato il presunto spirito autore dei rumori a ripetere lo schiocco delle sue dita, e dichiarò di averne avuto riscontro. Allora le sorelle gli avrebbero chiesto di battere tanti colpi quanti erano gli anni della loro età, e anche in questo caso, secondo loro, il presunto spirito avrebbe fatto quanto richiesto. Furono allora chiamati i vicini a testimoniare di quell'evento, e nei giorni successivi venne sviluppato una sorta di codice di comunicazione in cui i battiti erano utilizzati per rispondere "sì" e "no" o per indicare precise lettere dell'alfabeto.
Le ragazze inizialmente chiamarono il presunto spirito, con cui dichiaravano di essere entrate in comunicazione, "Mr.Splitfoot" (Signor Piede-Biforcuto, un nomignolo per indicare il Diavolo) ma in seguito la presunta entità avrebbe dichiarato di essere lo spirito di un venditore ambulante di nome Charles B. Rosma, che sarebbe stato ucciso in quella casa cinque anni prima e poi sepolto di nascosto nella cantina. Tuttavia non si riuscì mai a identificare alcuna persona scomparsa che portasse il nome di Charles B. Rosma.

Il successo come medium

Kate e Margaret furono dunque mandate nella vicina Rochester, Kate presso la sorella Leah e Margaret presso il fratello David, ma il fenomeno dei battiti le accompagnò nelle loro nuove dimore. Amy e Isaac Post, una coppia di Shakers in rapporti di amicizia di lunga data con la famiglia Fox, invitò le sorelle nella loro casa di Rochester. Immediatamente convinti della genuinità del fenomeno, i Post si adoperarono per diffonderne la notizia presso i loro conoscenti Shakers, che divennero il primo nucleo del movimento spiritista: da questo deriva la tradizionale associazione tra spiritualismo e lotta per le cause politiche radicali (abolizionismo, temperanza e parità di diritti per le donne).
Le sorelle Fox divennero presto famose e iniziarono a tenere sedute pubbliche a New York attirando tra il pubblico personaggi di spicco come William Cullen Bryant, George Bancroft, James Fenimore Cooper, Nathaniel Parker Willis, Horace Greeley, Sojourner Truth e William Lloyd Garrison.
Il clamore da esse suscitato fece venire allo scoperto anche tutta una serie di persone che presero a imitarne le pratiche, o che forse fino ad allora non avevano osato rendere pubbliche le loro capacità di comunicare con il mondo degli spiriti, dando così il via allo spiritismo negli Stati Uniti e, di riflesso, negli altri paesi di lingua inglese.
Sia Kate che Margaret divennero medium di fama, tenendo sedute spiritiche per centinaia di investigatori (il nome con cui amavano chiamarsi coloro che erano interessati ai fenomeni spiritici). Molte di queste prime sedute avevano un tono per lo più frivolo e il maggior interesse da parte del pubblico consisteva nell'informarsi circa il futuro andamento delle azioni ferroviarie o di situazioni amorose personali. Tuttavia l'importanza religiosa della comunicazione con i defunti divenne ben presto evidente: Horace Greeley, importante editore e uomo politico, divenne una sorta di protettore per le ragazze, introducendo le loro pratiche presso gli ambienti delle classi sociali elevate. Tuttavia l'indipendenza delle fanciulle dalla famiglia di origine si rivelò perniciosa, dato che entrambe le sorelle iniziarono a darsi all'alcol.

Maturità

Leah, dopo la morte del primo marito, sposò un banchiere di successo di Wall Street. Margaret incontrò Elisha Kane, l'esploratore dell'Artico, nel 1852. Elisha era convinto che Margaret e Kate fossero coinvolte in un imbroglio diretto dalla loro sorella Leah e cercò di tirare fuori Margaret dalle loro attività. I due si sposarono e Margaret si convertì al cattolicesimo, ma alla morte del marito ella tornò prontamente alle attività medianiche. Nel 1876 raggiunse la sorella Kate che nel frattempo si era trasferita in Inghilterra fin dal 1871, a spese di un facoltoso banchiere di New York. Il viaggio di Kate in Europa fu concepito come una sorta di missione, per cui ella teneva sedute solo per persone di spicco che accettavano in cambio di far pubblicare i loro nomi in qualità di testimoni dei fenomeni spiritici cui avevano assistito. Nel 1872 Kate aveva sposato H. D. Jencken, un avvocato di Londra che era anche entusiasta spiritista, con cui ebbe due figli prima della morte di lui avvenuta nel 1881.
Kate aveva fama di essere una medium potente, capace non solo di evocare battiti, ma anche fenomeni quali luci spiritiche, scrittura diretta, la materializzazione di mani e il movimento di oggetti a distanza. Tra il 1871 e il 1874 era stata una dei tre medium esaminati dal famoso scienziato William Crookes, che attestò la genuinità dei fenomeni prodotti dalla donna e sottolineò la potenza delle capacità di Kate rispetto a quelle della maggioranza dei suoi colleghi.

Gli ultimi anni

Nel corso degli anni Margaret e Kate avevano sviluppato un serio problema con l'alcol. Intorno al 1888 furono coinvolte in una disputa che le vedeva unite contro la sorella Leah e altri leader spiritisti, i quali ritenevano che Kate beveva decisamente troppo per poter essere in grado di accudire i suoi figli adeguatamente. Nel frattempo Margaret, che stava meditando un ritorno al cattolicesimo, iniziò a convincersi sempre più che i suoi poteri fossero di origine diabolica.
Desiderose di ferire il più possibile la loro sorella Leah, Kate e Margaret decisero dunque di recarsi a New York, dove un reporter aveva loro proposto una ricompensa di 1.500 dollari in cambio della verità circa i loro metodi e l'esclusiva sulla storia.
Margaret fece una pubblica apparizione alla New York Academy of Music il 21 ottobre 1888, alla presenza della sorella Kate. Davanti a un pubblico di 2000 persone Margaret mostrò come riusciva a produrre ad arte dei colpetti che potevano udirsi in tutto il teatro facendo schioccare le articolazioni delle dita dei piedi: i dottori presenti in platea salirono sul palco per sincerarsi della veridicità di quanto affermato.
Margaret raccontò la sua versione circa l'origine del fenomeno dei battiti in una confessione firmata che fu pubblicata sul New York World il 21 ottobre 1888. Questa fu la spiegazione data circa i fatti accaduti ad Hydesville:
"Quando la sera andavamo a letto legavamo una mela a uno spago, quindi lo tiravamo su e giù facendo colpire alla mela il pavimento oppure lasciandola cadere per terra causando uno strano rumore ogni volta che la mela rimbalzava. Fu questo che nostra madre sentì per un certo periodo di tempo. Non capiva cosa stava succedendo e non sospettava che noi potessimo essere autrici di un tale imbroglio data la nostra giovane età."
E questo circa il presunto assassinio del venditore ambulante:
"Loro [i vicini] erano convinti che qualcuno era stato assassinato in quella casa. Ci chiesero di domandarlo agli spiriti e noi battevamo un colpo se la risposta dello spirito era "sì", non tre colpi come facemmo in seguito. Essi conclusero che l'omicidio doveva esser stato commesso in quella casa. Passarono al setaccio l'intera campagna circostante alla ricerca dei nomi dei precedenti proprietari della casa. Alla fine trovarono un uomo di nome Bell e affermarono che quel povero innocente aveva commesso un assassinio in quella casa e che i rumori provenivano dallo spirito della vittima. Il povero signor Bell fu evitato e trattato come un assassino dall'intera comunità."
Diede anche la seguente spiegazione di come procedettero in seguito durante la loro carriera di medium:
"Mrs Underhill, la mia sorella maggiore, portò me e Katie a Rochester. Fu là che scoprimmo un nuovo modo per far risuonare dei colpi. Mia sorella Katie fu la prima a notare che muovendo le dita poteva produrre certi suoni attraverso le nocche e le articolazioni, e che lo stesso effetto poteva essere ottenuto tramite le dita dei piedi. Una volta scoperto che potevamo creare dei battiti con i piedi, prima con uno poi con entrambi, ci allenammo fino a che fummo in grado di farlo facilmente quando la stanza era buia. Come accade per molte cose inspiegabili, è sorprendente quanto esse siano semplici una volta chiarito il mistero. I battiti sono semplicemente il frutto di un perfetto controllo dei muscoli della gamba al di sotto del ginocchio, muscoli che governano i tendini del piede e che permettono un movimento delle dita dei piedi e delle ossa della caviglia che generalmente non è noto. Tale perfetto controllo è possibile solo quando si prende un bambino in tenera età e gli si insegna con cura e costanza ad esercitare quei muscoli, che negli anni successivi si irrigidiscono... Questa, dunque, è la semplice spiegazione dell'intero metodo usato per generare colpi e battiti."
Ella aggiunse anche:
"Molte persone, quando sentono i battiti, immaginano immediatamente che gli spiriti li stiano toccando. È un'illusione molto comune. Alcune persone molto facoltose vennero a trovarmi alcuni anni or sono, quando abitavo sulla 42ª Strada, e produssi qualche battito per loro. Feci battere lo spirito sulla sedia e una delle signore gridò: "Sento che lo spirito mi sta toccando sulla spalla!". Naturalmente era pura immaginazione."
Quella dello schioccare delle articolazioni era una delle teorie preferite degli scettici, avanzata fin dal 1851. Gli spiritisti che avevano familiarità con la larga varietà di battiti prodotti durante le sedute delle sorelle Fox, battiti che per di più provenivano da vari punti della stanza, non furono tanto colpiti dalla spiegazione addotta da Margaret circa l'origine dei rumori quanto dalla dichiarazione di creare battiti di proposito, che creò grande delusione e sospetto tra coloro che avevano seguito le pratiche delle sorelle.

La triste fine

Un anno più tardi, nel novembre del 1889, Margaret si pentì di quello che aveva fatto e cercò di ritrattare la confessione. Anche le prime lettere scritte da Kate in seguito all'esibizione di Margaret alla New York Academy of Music esprimevano incredulità e costernazione per il duro attacco portato dalla sorella allo spiritismo, tuttavia ella non palesò pubblicamente il proprio disaccordo.
Nel giro di cinque anni entrambe le sorelle morirono, in povertà e evitate dagli amici di un tempo. Furono seppellite in tombe destinate agli indigenti.

 
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