martedì 13 aprile 2021

Rolfing

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Il Rolfing è una terapia creata dal The Rolf Institute of Structural Integration (noto come "RISI") ed è un sistema in cui la presunta manipolazione delle fasce, mediante metodi specifici, si ritiene possa produrre beneficio terapeutico. Il metodo manca però di solide basi scientifiche, e non vi sono evidenze di efficacia clinica.

Storia

Il RISI venne fondato da Ida Rolf nel 1971. I praticanti del Rolfing sono certificati dal RISI e sono detti Rolfer e praticanti del Movimento Rolf.
The Rolf Institute of Structural Integration dichiara che il Rolfing è un "sistema olistico di manipolazione dei tessuti molli e di educazione al movimento che organizza tutto il corpo secondo gravità". Secondo i sostenitori di questa terapia, i pazienti assumono una postura migliore, aumentano in altezza e si muovono meglio in seguito alla correzione delle alterazioni di tono e consistenza dei tessuti molli.
Ida Rolf iniziò a sviluppare il suo sistema negli anni 1920 per aiutare il disabile cronico incapace di trovare aiuto altrove, con l'obiettivo principale di organizzare la struttura umana in relazione alla forza di gravità. Questo metodo è stato originariamente chiamato "rilassamento posturale" e poi "integrazione strutturale", noto anche come "Rolfing".
Nel 1971, la Rolf fondò il Rolf Institute of Structural Integration.

Teoria e pratica

Rolf teorizzò che la fascia muscolare (tessuto connettivo che riveste i muscoli) spesso si restringe, impedendo ai muscoli contrapposti di funzionare di concerto con gli altri. La sua pratica mirava a separare la fascia dal tessuto muscolare mediante particolari manipolazioni, per favorire il rilasciamento delle fibre muscolari e migliorare l'efficacia dei movimenti.
I Rolfer spesso prescrivono una sequenza di dieci sedute per "bilanciare e ottimizzare sia la struttura (forma) che le funzioni (movimento) di tutto il corpo" normalmente iniziando dai piedi. La teoria è che "solo portando la pace 'da terra in su' è possibile comprendere i problemi maggiori del corpo".
Durante una sessione di integration structural Rolfing, un paziente si trova in genere in basso e viene guidato attraverso movimenti specifici. Il Rolfer manipola la fascia fino a che non è in grado di funzionare in combinazione con i muscoli in modo "normale". Ciò avviene dopo dieci sedute di terapia, della durata fra i 60 ed i 90 minuti ciascuna, con uno specifico scopo da raggiungere per ogni sessione, ed un risultato globale da raggiungere alla fine del ciclo. Alcuni pazienti trovano il Rolfing doloroso, ma la terapia si è evoluta nel corso dei decenni in una pratica molto più soft di quella che era alle sue prime origini.

Critiche

I praticanti della terapia Rolfing hanno suggerito il suo impiego in un'ampia varietà di condizioni mediche. Nel 2004 una rivista scientifica pubblicò una peer review e ricerca sul Rolfing nella quale si sosteneva carenza di scientificità e mancanza di controlli sul decorso clinico: "non vi è evidenza scientifica, basata sulla letteratura medica, che dimostri l'efficacia del Rolfing in ogni specifico gruppo di patologie."
Il concetto di fascia nel limitare e permettere la funzionalità, necessita di ulteriori indagini. Alla fine del 2007, si è svolto il primo "Fascia Research Congress" che ha attirato l'attenzione di ricercatori e clinici.
L'integrazione strutturale Rolfing è generalmente ritenuta sicura, ma poiché si tratta di manipolazione profonda dei tessuti, le donne incinte e le persone affette da disturbi scheletrici, vascolari o di coagulazione dovrebbe consultare un medico prima di intraprendere sessioni di Rolfing.
Il Rolfing ed altre terapie alternative sono descritti dallo scettico Michael Shermer come "Un mucchio di sciocchezze."

lunedì 12 aprile 2021

Aswang

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L'aswang è un vampiro-mannaro delle Filippine che secondo la leggenda si presenta di giorno come una donna molto bella, mentre di notte sarebbe uno spaventoso demone alato con corpo di lupo dalla lingua lunga come il serpente. Vive dunque una vita normale durante le ore solari, mentre di notte stormi di uccelli notturni lo guidano verso le sue prede.
Il suo nutrimento principale - come tutti i vampiri - è il sangue, preferendo solitamente quello animale. Il mostro si riconosce per l'aspetto gonfio che assume dopo essersi nutrito, apparendo quasi incinto. Il mito vuole che se l'aswang sfiora l'ombra di qualcuno, questi avrà vita breve.
È insofferente all'aglio e agli amuleti.

domenica 11 aprile 2021

Sole (astrologia)

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Il Sole in astrologia è il primo e più importante pianeta del sistema solare. Indica la parte virile di ognuno di noi, quella solare e diurna, la figura del padre e per una donna anche quella del marito, è il modo di affrontare il mondo, la realtà, è creatività, l'aggressività. La posizione del Sole in un oroscopo determina il segno zodiacale di appartenenza e conferisce alla persona le caratteristiche proprie di quel segno. Avere il Sole in Ariete significa essere del segno dell'Ariete, e così via per tutti gli altri segniche sono sul pianeta.

Caratteristiche e posizioni

Il Sole è domiciliato in Leone, in esaltazione in Ariete, in esilio in Aquario in caduta in Bilancia.
È il luminare per eccellenza anche se astrologicamente è considerato un pianeta. Percorre all'incirca un grado al giorno all'interno dello Zodiaco e termina il suo percorso nell'arco di un anno, toccando così tutte le costellazioni.

Il Sole nei segni

La posizione del Sole, più che quella di altri pianeti, influenza il modo di essere dell'individuo ed è quella che determina le caratteristiche generali del carattere. Questo significa che in un'interpretazione globale di un tema natale, al di là dei vari significati che si possono dare agli altri pianeti, esso sarà comunque il cardine da cui partire ed aiuterà nel completamento del quadro astrologico.

sabato 10 aprile 2021

Ghul

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«Gul: specie di demone arabo e turchesco, maschio o femmina; si sposta con facilità fra cielo e terra e ama frequentare i cimiteri. [...] l'occupazione principale dei ghoul consiste nel battere le campagne, far abortire le donne incinte, succhiare il sangue dei giovani, divorare i cadaveri, urlare nel vento, aggirarsi fra i ruderi, gettare il malocchio, provocare sventure.»
(Dictionnaire Infernal di Jacques Collin de Plancy)

La ghul o gul (in arabo: الغول), talora scritto secondo la grafia inglese ghoul, italianizzato in gula, è secondo i musulmani un'entità soprannaturale o uno spirito, le cui origini sono precedenti all'avvento dell'islam.
La stella Algol ha preso il nome da questa creatura.

Etimologia

Ignota l'etimologia del sostantivo ghūl, anche se alcuni ritengono che il termine derivi dalla radice araba <gh-w-l>, "catturare", "afferrare", secondo l'Oxford English Dictionary, mentre altre fonti indicano come significato dell'ipotizzata radice, "uccidere".

Religione islamica e folclore

Le descrizioni della ghūl nelle storie del folclore arabo sono spesso contraddittorie.
Nelle storie preislamiche e islamiche è generalmente un jinn, entità a metà via tra uomini e demoni, che muta spesso forma. Se i jinn sono di entrambi i sessi, la ghūl è esclusivamente di sesso femminile, abitante dei deserti, decisamente dedita all'aggressione dei viaggiatori. Una delle possibili fonti di ispirazione per il concetto della ghūl potrebbe essere derivato dal contatto dei beduini arabi con le civiltà mesopotamiche e dall'essere stato influenzato dal demone gallu, che rapì la divinità accadica Damuzi per portarla nel reame dei morti.
In diversi detti attribuiti a Maometto compaiono le ghūl, intese come demoni o geni che uccidono, rubano o terrorizzano i viandanti che percorrono i luoghi desertici. L'autenticità di questi racconti è curiosamente messa in dubbio da alcuni studiosi, tra cui un ḥadīth tramandato da Jābir b. ʿAbd Allāh, che ne nega l'esistenza: «Non esiste 'ghūl', non esiste 'adwā' e non esiste 'ṭayrra'», a dispetto del fatto che dei jinn (di cui fa parte la ghūl) parli più volte il Corano e che la loro esistenza non sia in alcun modo messa in dubbio dall'islam sunnita e sciita.
La credenza in queste creature continua ancor oggi ad essere ampiamente diffusa, e non solo nel XVIII e XIX secolo, in cui alcune testimonianze di viaggiatori occidentali riportavano storie che si possono far risalire alla ghūl.

La ghūl nella cultura moderna

L'idea della ghūl come abitatrice dei cimiteri che si nutre di cadaveri è ben precedente alla versione delle Mille e una notte di Antoine Galland, il quale si prese molte libertà nella sua traduzione. Nel racconto Storia di Sidi-Nouman presentò la ghūl come mostro che dissotterra i cadaveri dai cimiteri per nutrirsene e gli autori successivi ripresero le caratteristiche cannibalistiche di tale jinn.
Nella letteratura anglofona, il termine fu usato per la prima volta nel romanzo Vathek di William Beckford (pubblicato in francese nel 1786 e tradotto in inglese l'anno successivo da Samuel Henley).
Nei suoi romanzi H.P. Lovecraft presentò i ghoul come i membri di una razza notturna sotterranea, esseri umani che si trasformano in orripilanti umanoidi in seguito all'abitudine di cibarsi di cadaveri umani. Per quanto terrificanti, non sono mostri necessariamente malvagi; non uccidono (si limitano a cibarsi di chi è già morto) e in alcune storie sostengono conversazioni intelligenti con le persone normali. Richard Upton Pickman, un pittore di Boston che scompare in circostanze misteriose nella storia Il modello di Pickman, riappare come ghoul nel romanzo breve La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath. In conseguenza della popolarità di Lovecraft, molte altre opere moderne usano il termine ghoul riferendosi a creature umanoidi degenerate e cannibali.
A partire da La notte dei morti viventi (1968) di George Romero le caratteristiche dello zombie, fino ad allora semplicemente uno schiavo privo di volontà sottoposto alla volontà del suo creatore, si fusero con quelle della ghul mangiatore di cadaveri, generando lo zombie moderno mangiatore di carne umana.
Nel manga ed anime Tokyo Ghoul si parla dei ghoul come esseri dalle sembianze umane, ma quando il loro organismo necessita della piena potenza, assumono un aspetto caratterizzato da occhi neri con iridi rosse detto kakugan, e un kagune, cioè un organo predatorio utile sia per l'offesa che per la difesa specifico per ogni ghoul; in altre situazioni riescono a confondersi tra le persone normali. La condizione di ghoul non impone la non esistenza di valori morali: infatti queste creature possono decidere di sfamarsi aggredendo individui inconsapevoli, oppure di cibarsi della carne di coloro che hanno scelto di togliersi la vita, in modo da non causare scompiglio nel distretto di appartenenza. Alcuni di loro praticano anche il cannibalismo, ovvero la pratica secondo la quale un ghoul si ciba della carne di un altro ghoul, si dice che questo sviluppi in loro delle capacità superiori a quelle degli altri, ma li porti alla pazzia.
Nel romanzo Il figlio del cimitero, di Neil Gaiman, i ghoul si radunano in una città sotterranea o comunque "altra" rispetto al mondo dei viventi e dei defunti ordinari. Vi accedono mediante un portale rappresentato, in ogni cimitero, da una tomba più rovinata delle altre. Sostengono fra loro conversazioni pompose e al contempo irriverenti. Anche in questo caso, si cibano di cadaveri. Infine, nella rivisitazione di Gaiman essi temono i Gaunt della notte, creature volanti di origine lovecraftiana, e i Mastini di Dio (come la signorina Lupescu, istitutrice del protagonista).
I membri della band heavy metal svedese Ghost sono caratterizzati dal più totale anonimato: mentre il cantante è noto come "Papa Emeritus" e pesantemente truccato in volto, gli strumentisti sono noti solo come "Nameless Ghouls" ("ghoul senza nome") e portano delle maschere.


venerdì 9 aprile 2021

Pettenedda

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La pettenedda è una creatura mitica che appartiene alla tradizione sarda e che vivrebbe nei pozzi. Probabilmente la leggenda è stata inventata dalle madri per spaventare i bambini e tenerli lontani dai pozzi.

Caratteristiche

La pettenedda è sempre stata immaginata come una donna molto vecchia che passa la vita a pettinarsi (da qui il suo nome) con le sue unghie lunghissime, una chioma di capelli arruffati senza mai riuscire a metterli in ordine, per questo si dice sia sempre molto arrabbiata.
Le madri sarde, per spiegare ai bambini i normali rumori che si sentono in fondo a un pozzo, causati dall'acqua che scorre, si inventarono questo personaggio, e dicevano ai bambini che non dovevano avvicinarsi mai a quel pozzo e soprattutto non dovevano sporgersi, poiché la pettenedda li avrebbe agguantati con i suoi enormi artigli e li avrebbe trascinati in fondo al pozzo, facendoli diventare suoi schiavi per l'eternità.
Per certi versi la pettenedda è molto simile alla marabbecca della tradizione siciliana.

giovedì 8 aprile 2021

ʿIfrīt

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L'ʿifrīt (in arabo: عِفٰرِيتْ), al plurale ʿafārīt (in arabo: عَفَارِيت), è una tipologia di jinn, creatura soprannaturale presente della cultura araba e islamica. Può essere considerato dal punto di vista tipologico una figura di ciò che l'antropologia definisce trickster.

L'ifrit nel Corano

L'essere è menzionato nel Corano, alla Sura 27 (al-Naml - "La Formica": 39).
Qui si narra come re Salomone cercasse tra tutte le creature quella che più velocemente gli avrebbe potuto portare il trono della regina di Saba. Un forte ʿifrīt si presentò annunciando che i suoi poteri gli avrebbero permesso di compiere la missione prima ancora che il re avesse avuto il tempo di uscire dal suo palazzo. Venne però surclassato da un uomo di fede che in un batter d'occhio fece apparire il trono alle spalle del Re spiegando che la grazia di Dio aveva compiuto un miracolo.

Caratteristiche

Gli afarit sono comunemente conosciuti come spiriti del fuoco. Appaiono come uomini di eccezionale forza e bellezza, ma è molto difficile avere contatti con loro. Si considerano superiori alle altre creature perché convinti della loro primigenia creazione e soffrono quindi molto il fatto che alcuni umani abbiano trovato delle formule magiche capaci di garantirgli il controllo su di loro. Quando interpellati mostrano un atteggiamento ironico e malizioso e tentano ogni volta che possono di travisare gli ordini del proprio padrone.



mercoledì 7 aprile 2021

Soprannaturale

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Il termine soprannaturale (o sovrannaturale) può riferirsi a qualsiasi fenomeno che vada, o che si presume andare, oltre l'ordine della natura o delle leggi della fisica.
In ambito religioso può riferirsi a vari enti (come ad esempio Dio) che trascendono la natura umana e pertanto non sono conoscibili attraverso i soli sensi. Un esempio di queste manifestazioni che sfuggono alle leggi naturali sono i miracoli.
Al soprannaturale è tradizionalmente legato il concetto escatologico di oltretomba, che vuole indicare una condizione (o luogo) di continuazione dell'esistenza (spesso solo in forma immateriale come anima o spirito) dopo la morte fisica.

 
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