giovedì 18 agosto 2022

Aion

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(GCR)
«Πολλὰ γὰρ τίκτει Μοῖρα τελεσσιδώ/ τειρ' Αἰών τε Χρόνου παῖς»
(IT)
«Molte cose compie Moira, che adempie, e Aion, il figlio Chronos»
(Euripide, Eraclidi, 899-900)
Aion (αἰών; dall'arcaico αἰϝών, aiwón), indica nella lingua greca antica la "forza vitale", la "durata", l'"eternità".
Pierre Chantraine individua il suo significato originario proprio nella nozione di "forza vitale", individuando nel tema arcaico αἰϝ- un collegamento con l'indoeuropeo ricostruito *ai-w- ad esprimere la "forza vitale".
Gilles Deleuze, analizzando la contrapposizione tra Aion e Kronos, scrive: "Secondo Aion soltanto il passato e il futuro insistono e sussistono nel tempo. Invece di un presente che riassorbe il passato e il futuro, un futuro e un passato che dividono ad ogni istante il presente, che lo suddividono all'infinito in passato e futuro, nei due sensi contemporaneamente. O meglio è l'istante senza spessore e senza estensione che suddivide ogni presente in passato e futuro, invece di presenti vasti e spessi che comprendono gli uni rispetto agli altri il futuro e il passato".
Nella tradizione cosmologica greca, era la personificazione del Tempo, insieme a quella più celebre di Chronos, venerato come "Signore della luce", rappresenta l'eternità, il tempo infinito, nonché il susseguirsi delle ere, ma anche il tempo vitale e il destino.
Iconograficamente lo troviamo raffigurato come un uomo con la testa leonina, con uno scettro, una chiave ed un fulmine tra le mani, avvolto da un serpente che intorno al suo corpo compie 7 giri e mezzo, corrispondenti alle sfere celesti, o inscritto nel cerchio dello Zodiaco.
È stato equiparato al dio del tempo persiano Zurvan.
In alcuni culti misterici veniva festeggiata ad Alessandria d'Egitto, il 6 gennaio, la sua nascita in una festa presso il santuario di Kore, alla quale era attribuita la maternità.
In tale occasione l'immagine di un bambino veniva portata in processione dal tempio al Nilo per raccogliere acqua che poi si sarebbe trasformata in vino.
Nella medicina greca antica, come è attestato in Ippocrate, αἰών ha assunto il significato di midollo spinale, considerato la sede del principio vitale che dispensa il "tempo della vita" di ciascun individuo.
Eraclito dice: "Il tempo (Eone) della vita umana è un bimbo che gioca muovendo i suoi pezzi: a un bimbo appartiene il potere sovrano".
Aion è anche il titolo di un'opera dello psicologo Carl Gustav Jung, Aion. Ricerche sul simbolismo del sé, Torino, Bollati Boringhieri, 1997 (edizione originale: Aion: Untersuchungen zur Symbolgeschichte, 1951).

mercoledì 17 agosto 2022

Beltane

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Beltane o Beltaine (dal gaelico irlandese Bealtaine o dal gaelico scozzese Bealltuinn; entrambi dall'antico irlandese Beletene, "fuoco luminoso") è un'antica festa pagana gaelica che si celebra attorno al 1º maggio. "Bealtaine" è anche il nome del mese di maggio in irlandese ed è anche tradizionalmente il primo giorno di primavera in Irlanda. È il giorno situato a metà fra l'equinozio di primavera ed il solstizio estivo, astronomicamente il giorno corretto è il 5 maggio.
Fonti gaeliche del X secolo affermano che i druidi accendevano dei falò sulla cima dei colli e che vi conducevano attraverso il bestiame del villaggio per purificarlo ed in segno di buon augurio. Anche le persone attraversavano i fuochi, allo stesso scopo. L'usanza persistette attraverso i secoli e dopo la cristianizzazione (i popolani sostituirono i druidi nell'accendere i fuochi), fino agli anni cinquanta. La celebrazione sopravvive ancora oggi in alcuni luoghi, dove principalmente le persone vengono fatte passare attraverso i fuochi. Una celebrazione di Beltane si tiene ogni anno la notte del 30 aprile a Calton Hill, presso Edimburgo (Scozia), a cui partecipano circa 15.000 persone.
Beltane è una festività prettamente britannica e irlandese, non estesa a tutti i popoli celtici, dato che i Gallesi, i Bretoni ed i Galli non celebravano questa ricorrenza.

Neopaganesimo

Nel Druidismo, Beltane indica una delle otto festività legate al ciclo delle stagioni. Nella Wicca Beltane o Beltaine indica uno degli otto sabbat, celebrato il 1º maggio. Anche se la festività riprende alcuni aspetti della festa gaelica (come i falò), sembra più legata alla celebrazione germanica di Calendimaggio, sia per il significato di festa della fertilità che per i rituali (come la danza attorno a un palo ornato di fiori e stringhe, di cui ogni danzatrice e danzatore tiene un'estremità). Beltaine è celebrato con una rappresentazione rituale del rapporto fra la Dea e il Dio.

Tradizioni italiane

La tradizione endemica europea di accendere fuochi e falò in occasione di festività primaverili o legate ad equinozi e solstizi è la traccia indelebile degli antichissimi riti legati al Dio Belanu ed al Beltaine; in Italia i celtoliguri erano senz'altro tra gli adoratori del dio e celebravano questa festività. Ancora oggi esiste tra l'altro in molte culture contadine, come ad esempio in Piemonte. In alta Val Camonica (BS), la piccola comunità di Pontagna, frazione del comune di Temù, festeggia la notte tra il 15 ed il 16 di agosto (nella tradizione cristiana è la festa di Santa Giulia) con grandi fuochi accesi in alto sui monti, ben visibili da fondo valle. Anche in Valle d'Aosta si usa accendere dei falò sulle vette dei monti nella notte di San Pietro e Paolo tra il 29 ed il 30 giugno. Analogamente, anche nei paesi dell'Aquilano si usa accendere grandi fuochi la notte fra il 23 e il 24 giugno (San Giovanni), in particolare a Coppito anche la notte del 29 giugno san Pietro e Paolo. Nella Marsica ad Avezzano (AQ) la notte del 26 aprile è tradizione accendere i focaracci, fuochi devozionali in onore della Madonna di Pietraquaria, patrona della città. A Sora (FR) nella notte tra il 23 e il 24 giugno si rinnova il rito del falò di san Giovanni Battista sulle rive del fiume Liri.

martedì 16 agosto 2022

Bacio quintuplice

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Il bacio quintuplice è una pratica della Wicca che viene attuata nel corso di molti tipi di rituali. Essa prevede cinque baci dati dal sacerdote o dalla sacerdotessa ad un altro sacerdote/sacerdotessa. Dal punto di vista mitologico il rituale richiama i cinque baci che il Dio diede alla Dea quando scese nel regno degli inferi; rappresenta quindi l'omaggio reciproco tra maschile e femminile e viene pertanto comunemente interpretato da un uomo e una donna.

Il rituale

I cinque punti hanno una valenza estremamente simbolica, perciò i cinque baci vengono sempre dati in cinque punti precisi del corpo: i piedi, le ginocchia, l'organo sessuale, il petto e le labbra. Ogni bacio a volte può venire accompagnato anche da una benedizione:
«Siano benedetti i tuoi piedi che ti hanno portato in queste vie
Siano benedette le tue ginocchia che si inginocchieranno al sacro altare
Sia benedetto il tuo organo senza il quale non esisteremmo
Sia benedetto il tuo petto formato nella bellezza/forza
Siano benedette le tue labbra che pronunceranno i sacri nomi.»

Oggi

Questa pratica è utilizzata nelle tradizioni originarie della Wicca, mentre invece viene meno utilizzata rispetto ai primi tempi nella cosiddetta Neowicca.




lunedì 15 agosto 2022

Runa delle Streghe

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La Runa delle Streghe (Witches Rune in originale) chiamata anche Cantico delle Streghe è uno dei principali testi sacri della religione wicca. Essa è un brano poetico solitamente recitato e cantato da tutti i partecipanti ai rituali e spesso accompagnato da una Danza a spirale ed usato per innalzare dei cosiddetti coni di potere. La Runa delle Streghe fu scritta a due mani da Doreen Valiente e Gerald Gardner ed inserita nel più antico ed originario Libro delle Ombre della tradizione Gardneriana

domenica 14 agosto 2022

Quali miti mostrati nei film di fantascienza sono decisamente improbabili?

Le invasioni aliene e le battaglie interstellari



La realtà è che lo spazio è così vasto e pieno di pianeti e risorse che attaccare una civiltà è letteralmente il metodo più pericoloso, dispendioso e costoso che si possa immaginare per ottenere qualunque risorsa una civiltà aliena possa desiderare. Nella vita reale non esiste un dannato motivo per combattere.

Se riesci a trovare e raggiungere la Terra attraverso un viaggio interstellare, puoi sicuramente trovare un pianeta disabitato da colonizzare e qualsiasi deposito minerale o acqua di cui potresti aver bisogno. Tutto ciò di cui una civiltà può aver bisogno è là fuori in attesa di essere scoperto senza che sia necessario combattere nessuno per questo. L'universo ha, per tutti gli scopi pratici, una scorta illimitata di praticamente tutto.

Non ci sono scarse risorse quando puoi viaggiare ovunque nella galassia, che ha circa 400.000.000 di stelle. Nel vero universo, le battaglie interstellari sono inutili.

Una civiltà aliena dovrebbe essere inimmaginabilmente stupida per costruire una flotta di invasione e attaccarci. (Il che potrebbe spiegare il motivo per cui in Independence Day il laptop di Jeff Goldblum del 1995, con il suo disco rigido da 8 MB e nessuna funzione wifi è stato in grado di far crollare una flotta aliena.)


L'incredibile somiglianza degli alieni con la razza umana

Alieni fatti cosi:


Sono troppo simili agli umani. Le probabilità che gli alieni (ammesso che esistano) assomiglino alla nostra razza sono estremamente basse.

sabato 13 agosto 2022

Chi era Cernunno?

Cernunno era una divinità celtica con l'aspetto di un uomo dalle corna di cervo, infatti il suo nome in lingua celtica karnon significa infatti "uomo dalle corna".

Era spesso rappresentato in una posizione seduta e circondato da animali selvatici di ogni tipo. Era infatti una divinità legata alla natura, la fertilità e virilità.



Solitamente era rappresentato con in mano un serpente con le corna (animale della mitologia celtica) e un torques, cioè una collana d'oro.



venerdì 12 agosto 2022

Uomo di medicina

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"Uomo di medicina" o "donna di medicina" sono locuzioni, calchi delle espressioni inglesi medicine man o medicine woman, usate per descrivere guaritori tradizionali e leader spirituali dei nativi nordamericani e di altri popoli indigeni o aborigeni. Gli antropologi e gli storici delle religioni tendono a preferire il termine "sciamano", un termine specifico per indicare un mediatore spirituale dei popoli tungusi della Siberia.

L'"uomo" e la "donna di medicina" nel Nord America
Ruolo nella società nativa
La funzione principale di questi "anziani di medicina" (che non sono necessariamente sempre di sesso maschile) è di assicurare l'aiuto del mondo degli spiriti, incluso quello del Grande Spirito (Wakan Tanka nel linguaggio dei Lakota, appartenenti al gruppo Sioux), a beneficio dell'intera comunità. L'"uomo di medicina" in lingua lakota è chiamato pʿejúta wicʿaša ovvero wicʿaša wakan o wapʿíya wicʿaša.
Talora l'aiuto cercato può riguardare la cura di malattie fisiche, talvolta quella di malattie psichiche, altre volte ancora l'obiettivo è quello di promuovere l'armonia tra gruppi umani o tra umani e natura. Così, il termine "uomo/donna di medicina" non è del tutto appropriato ma semplifica enormemente e distorce anche la rappresentazione della gente, il cui ruolo nella società è complementare a quello del capo.
Per essere riconosciuto come persona che adempie questa funzione di collegamento tra il mondo naturale e quello spirituale a beneficio della comunità, un individuo deve essere convalidato nel suo ruolo dal parere di quella comunità. Uomini e donne di medicina acquisiscono le loro conoscenze da altri sciamani o da un singolo maestro.

Contesto culturale
Il termine "gente di medicina" (medicine people) è comunemente usato nelle comunità native nordamericane. Per esempio, quando Arwen Nuttall (Cherokee) del National Museum of the American Indian scrive: "La conoscenza posseduta dal medicine people è un privilegio, e sovente rimane all'interno di particolari famiglie."
I nativi nordamericani tendono a essere abbastanza riluttanti a discutere di questioni mediche o di medicina popolare con i non-nativi. In alcune culture, la gente non discute mai di simili argomenti coi nativi di altre tribù. In numerose tribù, inoltre, gli anziani sciamani non si aspettano si faccia loro pubblicità in alcun modo. Come Nuttall scrive: "Domande a un nativo su credenze o cerimonie religiose sono spesso viste con sospetto". Un esempio appropriato su questo aspetto era il laccio di medicina Apache, o Izze-kloth, la cui funzione e le cui modalità d'uso da parte degli anziani sciamani Apache erano un mistero per gli etnologi del XIX secolo, perché "gli Apache considerano tali lacci talmente sacri che agli stranieri non è consentito vederli, tanto meno toccarli e parlare di essi."
La versione del 1954 del Webster's New World Dictionary of the American Language, rifletteva la inadeguata percezione di base di quelle persone che usavano a quel tempo il termine "Uomo di medicina": "un uomo che si presume abbia poteri soprannaturali di curare malattie e controllare gli spiriti". In effetti, ogni definizione finiva con non spiegare appropriatamente ciò che erano questi "medici popolari" per le loro comunità, riferendo invece il consenso di osservatori socialmente e psicologicamente estranei che tentavano di categorizzare questi individui. Il termine "uomo/donna di medicina", come il termine "sciamano", sono criticati dai nativi nordamericani, come pure da altri specialisti del campo della storia delle religioni e dell'antropologia culturale.
L'espressione "uomo/donna di medicina" è altresì usato da europei per riferirsi a guaritori tradizionali africani, anche noti come "stregoni" o "Uomo/donna feticisti".


 
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