La "manufica" è un
amuleto che, nella credenza popolare, serve a proteggere dalle
sventure e dalla malasorte. Non può essere considerato quindi solo
un talismano portafortuna in quanto i superstiziosi gli attribuiscono
sin dall'antichità numerosi poteri apotropaici e virtù deprecative.
La "manufica" deve il suo nome proprio alla forma data a
questo amuleto, realizzato appunto come una manina dal pugno chiuso.
Questa può essere indifferentemente sia destra che sinistra ma con
un unico elemento in comune e cioè quello di stringere il pollice
tra l'indice e il medio così da creare quel gesto di sprezzo che,
sempre nelle credenza popolare, serve ad allontanare le influenze
delle persone malvagie ed il malocchio in generale. La "manufica"
è di solito un piccolo ciondolo lungo due, tre centimetri oggi
realizzato quasi esclusivamente in corallo con la montatura in oro o
argento per poi poter essere indossato. Tutt'oggi viene molto usato
in Sardegna ad Orgosolo e in tutta la Barbagia in generale. Di solito
viene appeso sulla culla del neonato o sulle vesti di piccoli e
adulti e simboleggia la fusione degli organi genitali maschili e
femminili. Nella tradizione popolare viene considerato un amuleto
portentoso capace di spezzarsi sotto l'influsso degli effetti
malefici richiamati dalle persone cui si attribuisce la capacità di
arrecare danno con lo sguardo e, una volta assolto al suo compito,
(che talvolta dura anche tutta la vita), viene donato ai vari santi
protettori. La "manufica" era un amuleto conosciuto anche
dai Greci e i Romani cui, già da allora, ne attribuivano il
significato deprecativo come attestano numerose pitture su pareti e
su vasi. A quei tempi e nei secoli a seguire veniva fabbricato sia in
metalli nobili quali oro e argento, sia con materiali poveri quali
osso, corno, legno di fico ma anche in madreperla, cristallo di
rocca, pietre semipreziose oppure con il corallo stesso che, dato il
suo potere salutare e protettivo, ne rafforzava il potere del
ciondolo stesso.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento