La vasca di deprivazione sensoriale.
Essa consiste in un guscio di vetroresina che accoglie
al suo interno una soluzione ipersatura di solfato di magnesio che
garantisce il galleggiamento del proprio corpo senza alcuno sforzo.
All'interno della vasca si è al buio e completamente isolati da
qualsiasi rumore, in modo da annullare tutti gli stimoli esterni.
La
percezione dei confini corporei in genere svanisce, per cui la
persona che vi è immersa non sente più di possedere un corpo che la
confina.
Il nostro corpo è sollevato
dall'impegno costante di rispondere alla forza di gravità e reagire
agli stimoli dei nostri 5 sensi, e comincia a produrre endorfine,
sostanze associate al benessere e al piacere. Dopo un'ora di
permanenza in questo stato, tutte le tensioni corporee sono
eliminate, e anche lo stress psicologico accumulato viene rilasciato.
La vasca di deprivazione sensoriale è uno strumento utilizzato dagli anni ‘70 per migliorare lo stato di benessere psicofisico e le performance sportive. Infatti, alcune società sportive internazionali la usano per il recupero dei loro atleti. Ma non solo, viene utilizzata anche da numerose personalità del mondo della scienza, della letteratura e dell'arte, grazie alla capacità di introspezione, visualizzazione e chiarezza mentale che fornisce. Le onde cerebrali che vengono prodotte in maggioranza sono quelle associate a visioni ipnagogiche, fantastiche, tipiche dello stato di dormiveglia.
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