Una pozione (dal latino potio,
potionis, medicina o bevanda) è una medicina (o talvolta del
veleno) sotto forma di liquido. Nell'immaginario collettivo è spesso
situata all'interno di un matraccio o di un altro contenitore di
forma simile.
Generalmente le pozioni sono abbinate a
personaggi negativi e al mondo della magia. Ad esempio nella serie di
libri Harry Potter, Severus Piton è il professore di "Pozioni"
o nel romanzo Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde, il
protagonista, Henry Jekyll, si trasforma in Mr. Hyde mediante una
pozione.
In molti videogiochi, invece, le
pozioni sono usate dal protagonista (che rappresenta il bene) per
guarirsi dopo aver subito una ferita. Alcune delle serie di
videogiochi in cui sono presenti le pozioni sono Final Fantasy
e Diablo. Le pozioni sono inoltre molto frequenti anche in
tutti i titoli della serie Pokémon.
Nella mitologia ci sono numerose
pozioni magiche, come il cosiddetto elisir di lunga vita, capace di
donare l'immortalità a chiunque lo avesse bevuto e legato ai miti di
Enoch, Thot e Ermete Trismegisto. Nella mitologia greco - romana
funzione magica hanno le acque del Lete (fiume dell'oblio), fiume che
ritroviamo nella Divina Commedia dantesca, nel Giardino
dell'Eden, il Paradiso terrestre, accanto al fiume Eunoè, il fiume
della "memoria del bene" (Purgatorio - Canto ventottesimo).
Nell'Odissea di Omero, invece, si racconta delle pozioni della
maga Circe, con le quali tramutò gli uomini di Ulisse in maiali ed
altri animali. Sua nipote Medea preparò alcune pozioni per
proteggere il suo sposo Giasone, capo della spedizione degli
Argonauti alla conquista del vello d'oro. Appartiene invece alla
mitologia dei popoli della Scandinavia l'idromele magico, bevanda
prediletta dal dio germanico Odino. Realizzata con miele e sangue,
donava grande sapienza a chi la beveva. In ogni epoca poi ci furono
filtri d'amore; il più noto è quello che lega, nei poemi
cavallereschi, Tristano e Isotta, uniti in una passione proibita.
Nella letteratura il motivo della
pozione magica è ripreso in diverse opere. Per citarne alcune: la
mesopotamica Epopea di Gilgameš (la "pianta della
giovinezza"); la tragedia Medea di Euripide; il romanzo
Le metamorfosi o L'asino d'oro di Apuleio (la pozione
magica di rose); la novella Jullanar del Mare nella raccolta
Le mille e una notte (con la strega - regina Lab). Nell'
Eneide di Virgilio (VI, 420) la Sibilla Cumana getta al mostro
infernale Cerbero una focaccia soporifera per addormentarlo e rendere
così libero il passaggio a sé e a Enea. Funzione magica hanno la
"fontana dell'odio" e la "fontana dell'amore"
nell' Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo e
nell'Orlando furioso di Ludovico Ariosto, due poemi
cavallereschi. Nella tragedia Romeo e Giulietta di William
Shakespeare è frate Lorenzo a preparare, per Giulietta, una pozione
magica con funzioni narcotiche. La mandragola è invece alla base di
una pozione magica nella commedia La mandragola di Niccolò
Machiavelli. Frequente è poi la presenza della pozione magica nella
fiaba, come in Biancaneve (la mela avvelenata per metà).
Nella storia a fumetti Asterix il gallico il druido Panoramix prepara
una pozione magica.
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