mercoledì 20 ottobre 2021

Cosa c'era nella stanza delle curiosità di Pietro il Grande?


Praticamente il primo museo della Russia.

Pietro il Grande voleva collezionare persone considerate "deformi" che la società non voleva.

La Stanza delle curiosità (dal tedesco Kunstkammer, che in russo ha portato alla nascita del termine Kunstkamera) era sinonimo dell’erudizione e della sapienza del sovrano-collezionista, segno di civiltà tipico dell’Età della ragione.

Il sovrano desiderava porre la raccolta a servizio dei propri sudditi che, tramite l’osservazione delle meraviglie della naturali, avrebbero potuto imparare e istruirsi, tramutandosi in persone «moderne e civilizzate».

Purtroppo, con delusione di Pietro il Grande, nel 1724 la Stanza finì per contenere solo esseri morti conservati in salamoia, data la difficoltà che il mantenimento di esemplari vivi comportava. In compenso però, due anni prima, aveva acquisito una contadina deforme di Senikov, viva e vegeta, per un totale di 50 rubli.

La Kunstkamera poteva gloriarsi di «un agnello a otto zampe, un bambino a tre gambe, un bambino a due teste, un bambino con gli occhi sotto il naso e le orecchie alla base del collo, gemelli siamesi uniti al torace, un bambino con la coda di pesce, due cani nati da una donna vergine di sessant’anni e un bambino con due teste, quattro braccia e tre gambe».


0 commenti:

Posta un commento

 
Wordpress Theme by wpthemescreator .
Converted To Blogger Template by Anshul .