Elohim (ebraico: אלהים)
è il plurale di Elohah (אלוה), che
significa dio. Nella maggior parte delle traduzioni in italiano dei
primi libri della Bibbia, quelli scritti in aramaico antico ed
ebraico, troviamo questo termine spesso, e nella nostra lingua la
traduzione usa la parola Dio, in maiuscolo e al singolare. Nella
Bibbia si incontra anche il nome proprio YHWH, ovvero Yahweh, che
viene tradotto con Signore. I testimoni di Geova nella loro
traduzione NWT della Bibbia italianizzano Yahweh in “Geova”.
Yahweh è stato anche arabizzato in Elaha, poi Allaha, e alla fine
Allah. Sempre lui, il Dio del Pentateuco.
Viene però da chiedersi perché la
Bibbia a volte parli di Dio al plurale, giusto? Sino a non molto
tempo fa si pensava che fosse irrilevante, o una mera questione
grammaticale. Gli esperti hanno cominciato a ricredersi tra il 1928 e
il 1994 con la scoperta dei testi ugaritici, scritti attorno al
tredicesimo secolo aC. Dalla loro analisi si è capito che gli
antichi israeliti (Canaaniti) erano politeisti e adoravano un
pantheon di una settantina di dei. Ci sono il padre degli dei e sua
moglie (un po' come Giove e Giunone nel pantheon greco-romano): El e
Asherah. Ci sono i suoi figli, come il dio della pioggia e delle
tempeste Aleyan Ba'al e il dio del mare Yamm, e tanti altri.
Busto di Ba'al
Dopo qualche secolo una delle tribù
passa dal politeismo alla monolatria, cioè venerano uno solo di
questi dei, il dio della guerra che nel frattempo è stato unificato
al capo del pantheon El sotto appunto al nome di Yahweh. I primi
libri della Bibbia sono di quel periodo, quindi dalla loro lettura in
una traduzione rispettosa dell'originale emerge chiaramente
l'esistenza di più dei, di cui uno solo va venerato (non avrai altro
Dio all'infuori di me…).
La monolatria poi nei secoli diventa il
monoteismo attuale che caratterizza il cristianesimo. La maggior
parte delle differenti religioni cristiane oggi praticate hanno
scopato sotto al tappeto, nelle traduzioni in lingue vive proposte ai
loro fedeli, questa questione, sanitizzando i primi libri della
Bibbia perché possa sembrare che i profeti biblici avessero sempre
creduto in un unico Dio.
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