Non sono un appassionato del tema ma in
passato l'ho studiato un po' per farmi una mia idea e ogni tanto
cerco di tenermi aggiornato. Però sono almeno 5 anni che non ritorno
sulla materia e quindi non sono aggiornato sugli ultimissimi studi.
Il dibattito scientifico è tuttora
aperto su molti campi.
Dal punto di vista storico prima del
1300 le tracce sono molto flebili. Per quanto meravigli che
l'ipotetica precedente esistenza di una tale reliquia non abbia
lasciato testimonianze, dall'altra sappiamo la difficoltà di
ritrovare documenti antichi su un oggetto che potrebbe essere stato
conservato in gran segreto.
Il materiale e la finitura del lenzuolo
sono compatibili con l'epoca e il luogo in cui visse Gesù e ne
escluderebbero una creazione successiva. Anche i pollini e segni
delle monete confermerebbero l'antichità. Naturalmente un falsario
medioevale avrebbe potuto procurarsi anche questi.
Le ferite riprodotte e la posizione del
corpo sono compatibili con le nostre informazioni sulla crocefissione
e sulle sepolture del tempo. Non ne abbiamo un'assoluta certezza ma
ne conosciamo molto più di quanto ne sapessero nel medioevo e
secondo alcuni studiosi allora non avrebbero avuto competenze
anatomiche sufficienti per "dipingere" in modo così
preciso le macchie di sangue.
Già, il sangue: ci sono tracce di
ossidi di ferro e proteine che farebbero pensare all'emoglobina, per
altri si tratta di sostanze ferrose dovute al pigmento di eventuali
tempere. Altri hanno dedotto che il sangue fosse del gruppo AB, ma,
come ormai avrai intuito, anche queste ricerche sono contestate.
Infine i due argomenti principali, uno
contro e uno pro.
Contro: la celebre datazione al C14 ha
dimostrato l'origine medioevale. Altri studi dimostrerebbero che dei
fattori avrebbero falsificato il risultato, come la scelta di
esaminare tessuti periferici, alcune modalità di indagine e
soprattutto effetti fisico-chimici dovuti all'incendio del 1532 e ai
successivi restauri. Chi afferma ciò sarebbe anche riuscito a
riprodurre questi fattori e ad ottenere una falsa datazione di
reperti antichi.
Pro: la scienza non è stata ancora in
grado di riprodurre su un telo un'immagine simile per caratteristiche
fisico-chimiche a quella della Sindone. Sono state ipotizzate diverse
possibili tecniche di creazione ma nessun esperimento finora vi è
riuscito. Naturalmente questo non è un argomento decisivo perché la
scienza non ha fretta e fra 1, 10, 100 o 1000 anni potrebbe farcela.
Sorprende però che attorno al 1200 conoscessero una tecnica in grado
di fare qualcosa a noi ancora impossibile. E' vero che di altri
manufatti antichi non conosciamo le modalità che utilizzarono per
crearli, però siamo in grado di ottenere lo stesso risultato. Per la
Sindone no: non è stata dipinta ma le fibre sono state
"impressionate" in modo ancora inspiegabile.
Stupisce anche che l'ipotetico falsario
medioevale abbia creato un oggetto che è pienamente visibile solo
con un negativo fotografico: non avrebbe avuto molto senso perché né
lui né i committenti sarebbero stati in grado di apprezzarne dei
dettagli a loro invisibili. Potrebbe però essere solo un effetto non
voluto della misteriosa tecnica utilizzata.
Come penso hai compreso la scienza ha
ancora molte questioni da risolvere. Non aiuta il fatto che
l'argomento è molto controverso e qualsiasi risultato è destinato a
creare polemiche e reazioni extrascientifiche. Allo stato attuale non
abbiamo ancora sufficienti certezze e nessuno dovrebbe esprimersi in
modo netto. Tutt'al più ciascuno dovrebbe limitarsi a … "allo
stato attuale delle ricerche propendo per …".
Per non sbagliarsi la Chiesa cattolica
non ci ha messo la mano sul fuoco, lasciando libera opinione ai
credenti. La definisce come un'icona, un'immagine di un uomo
crocefisso che ci può aiutare a comprendere come poteva apparire
Gesù da morto. In fondo, come diceva Pascal, nel mondo c'è tanta
luce per credere e tanto buio per non farlo.
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