Aztlán
o Āztlān
è la leggendaria terra d'origine degli Aztechi e di tutte le
popolazioni di etnia nahua, una tra le più importanti culture
mesoamericane.
Etimologia
Aztēcah, in lingua nahuatl,
significa proprio "gente di Aztlán".
L'etimologia della parola Aztlán
è incerta. Secondo quanto riportato nella Crónica Mexicayotl,
il nome Aztlán deriverebbe dalla parola nahuatl āztatl
(composto da ātl, "acqua" unito a iztatl,
"sale"), che significa airone (o uccello d'acqua dalle
piume bianche), alla quale è stato aggiunto il gruppo suffissale
-tlā-n, che deriva nomi di luoghi, col significato di "il
posto nelle vicinanze di": Aztlán vorrebbe quindi dire
"posto degli aironi". Tuttavia, quest'ultimo è considerato
un caso di paretimologia. La derivazione, proposta nella Crónica
Mexicayotl, di Aztlán a partire da āztatl,
infatti, non è in accordo con le normali regole morfologiche
previste dalla grammatica nahuatl, secondo le quali il sostantivo
derivato da āztatl per mezzo dei suffissi -tlā-n
sarebbe dovuto essere Āztatlān, piuttosto che Āztlān.
È stato anche suggerito che il nome
Aztlán potesse significare "il luogo (del) Bianco",
a causa della somiglianza a livello fonetico tra questo e la parola
āztapiltic, ovvero "qualcosa di estremamente bianco".
Anche in questo caso, però, non sembra possibile confermare
l'ipotesi, in quanto i due termini, Aztlán ed āztapiltic,
si segmentano in maniera differente: il primo, come già detto, è
analizzabile come āz + -tlā- + -n, mentre il
secondo si scinde in ā- (da ātl, "acqua") +
-(i)zta- (da iztatl, "sale") + -pil-
(da pilli, "figlio, cucciolo di" + -ti-
(suffisso che significa "diventare, divenire") + -c
(suffisso indicante il nomen agentis). Si tratta nuovamente di
un'etimologia che contempla il motivo dell'airone, poiché "il
figlio del sale d'acqua" è una metafora che sta ad indicare il
colore bianco caratteristico del volatile.
Secondo un'altra teoria, Aztlán
deriverebbe dal nome del dio Atl, associato all'acqua, e
significherebbe "vicino all'acqua". Anche in questo caso,
tuttavia, ci si troverebbe di fronte ad un'analisi scorretta, che non
tiene conto del fatto che la radice del nome ātl è ā-
e non āz-, la quale ha una z in più, necessaria per
ottenere l'attesa Āztlān.
L'etimologia più rispettosa delle
realtà morfologiche della lingua nahuatl è quella proposta da J. R.
Andrews, il quale suggerisce che il nome Aztlán possa
provenire dal sostantivo āztli, "strumento, utensile"
ampliato col complesso suffissale -tlā-n col significato
complessivo di "luogo (nelle vicinanze) dell'utensile".
I Nahuatlaca
La leggenda nahua narra di un luogo di
nome Chicomoztoc, cioè "posto delle sette caverne",
popolato da altrettante tribù:
- Xochimilca
- Tlahuica
- Acolhua
- Tlaxcalan
- Tepanechi
- Chalco
- Aztechi
Insieme, i nahuatlaca ("gente
nahuatl") lasciarono le caverne e si stabilirono ad Aztlán.
Ciascuno di questi popoli fonderà poi
una propria città-stato nell'attuale territorio del Messico: le più
importanti furono Xochimilco, Tlahuica (oggi nello stato di Morelos),
Acolhua, Tlaxcala, Huexotzinca (l'odierna Puebla), Azcapotzalco e
Matlazinca.
Gli Aztechi furono gli ultimi ad
emigrare (intorno all'830) e, secondo il mito, impiegarono 302 anni
per raggiungere la loro meta. Una volta giunti nella valle di Anahuac
(odierna Valle del Messico), ogni territorio era già stato occupato
e furono costretti a deviare il loro percorso verso le sponde del
Lago Texcoco. Qui, finalmente, gli apparve il simbolo risolutore
della profezia che nel 1325 permise a Tenoch la fondazione di
Tenochtitlan.
Ipotesi sulla collocazione geografica
Alexander von Humboldt, in base ai suoi
studi sulla geografia di Aztlán, propose la collocazione della
misteriosa città in una contea a sud del Wisconsin. Nel 1837 una
spedizione capeggiata da Nathaniel F. Hyer, un giudice di Milwaukee,
raggiunse la località e le diede il nome di Aztalan. Oggi esiste un
importante centro archeologico che descrive abbastanza fedelmente
usanze e stili di vita delle antiche popolazioni che abitarono il
luogo.
Nel 1887 tuttavia l'antropologo
messicano Alfredo Chavero dichiarò che Aztlán era in realtà
situata sulle coste messicane dell'Oceano Pacifico, nello stato di
Nayarit. La sua teoria trovò l'opposizione della comunità
scientifica e un discreto consenso popolare. Negli anni ottanta il
presidente del Messico José López Portillo rilanciò questa teoria,
facendo coincidere Aztlán con l'odierna città di Mexcaltitlan
(sempre nel Nayarit). Le sue parole furono considerate un gesto di
propaganda politica e vennero bocciate dagli studiosi messicani.
Ciononostante, lo stato di Nayarit ha incorporato il simbolo di
Aztlán nel proprio stemma, proclamandosi "culla dei messicani".
Alcuni, sulla base dell'assonanza dei
nomi e di una somiglianza etimologica, hanno accostato Aztlàn
all'Atlantide narrata da Platone. Il Codice Boturini descrive
Aztlan come "un'isola in mezzo a una distesa d'acqua". La
teoria, come molte altre analoghe, non ha alcun riscontro scientifico
tale da poter essere considerata attendibile.
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