La storia dell'albero di Natale: una tradizione ancora amata, ma vecchia di secoli
in origine questa festa era tipica delle popolazioni pagane, diffusasi solo in un secondo momento tra quelle cristiane.
L'albero è un simbolo presente nella maggior parte delle culture: esso rappresenta la vita e non di rado veniva addobbato come ringraziamento ad un dio o agli dei.
Era proprio così nell'antica Grecia quando un albero, molto probabilmente un ulivo o un ramo di alloro, veniva decorato con ghirlande e frutti della stagione per ringraziare gli dei o per chiedere loro qualche grazia.
La tradizione di decorare un albero venne ripresa anche a Bisanzio, nell'Impero Romano d'Oriente
la tradizione si è diffusa a migliaia di chilometri da Bisanzio: le guardie del palazzo imperiale, infatti, provenivano il più delle volte dall'Europa nord-occidentale – dalla Germania, dalla Russia, dalla Scandinavia o dalla Gran Bretagna.
Fu molto probabilmente grazie a loro che la tradizione dell'albero arrivò in Europa, anche se già i Celti seguivano un'usanza molto simile.
Dall'alloro e dall'ulivo, l'albero di Natale si trasformò in un sempreverde, come l'abete.
In Italia, fu la Regina Margherita a portare per la prima volta a palazzo un albero di Natale, nella metà dell'800.
In Gran Bretagna, invece, il marito della regina Vittoria, Alberto di Sassonia, fece conoscere una tradizione tipica della sua terra d'origine. Dalla Gran Bretagna, la tradizione prese piede anche negli Stati Uniti ed è proprio qui che ancora oggi viene acceso ogni anno uno degli alberi più spettacolari del mondo – quello del Rockefeller Center, a New York.
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