L'appellativo nephilim (in
ebraico נפלים), presente
nell'Antico testamento (Torah), in diversi libri non canonici del
Giudaismo e in antichi scritti cristiani, si riferisce ad un popolo
presente sulla terra al tempo dell'incrocio tra i "figli del
vero Dio" (Gen 6:4 = 1 Ora avvenne che quando gli uomini
cominciarono a crescere di numero sulla superficie del suolo e
nacquero loro delle figlie, 2 allora i figli del [vero] Dio notavano
che le figlie degli uomini erano di bell'aspetto; e si prendevano
tutte quelle che scelsero. 3 Dopo ciò Dio disse: "Il mio
spirito non agirà certo indefinitamente verso l'uomo, in quanto egli
è anche carne. Pertanto i suoi giorni dovranno ammontare a 120 anni.
4 I Nephilim mostrarono d'essere sulla terra in quei giorni, e anche
Dopo, quando i figli del [vero] Dio continuarono ad avere relazione
con le figlie degli uomini, ed esse partorirono loro dei figli; Con
"figli del vero Dio" s'intende una parte di quegli angeli
che si sono ribellati insieme a Satana. Avere rapporti con le "figlie
degli uomini" era contro la loro natura e i rapporti con le
donne umane sono stati guidati solo dalla loro perversione) e le
"figlie degli uomini", come narra il racconto biblico (Vedi
Genesi 6:1-8). Il termine è utilizzato anche riguardo ai giganti che
abitavano la terra di Canaan (Numeri 13:33). Un termine simile ma con
un suono diverso viene utilizzato nel Libro di Ezechiele 32:27 e si
riferisce ai guerrieri filistei morti.
Il nome
Nella Bibbia la parola nephilim
viene spesso tradotta come "giganti" o "titani",
mentre in altre traduzioni si preferisce mantenere il termine
nefilim. La radice dunque più accreditata è l'aramaica
"naphil" che significa letteralmente "giganti".
Nella lingua aramaica esiste il termine AWS`[ [nephilà], un nome
proprio che identifica la costellazione di Orione. A tal proposito
molti studiosi sostengono che la radice "nephil" si
riferisca alla costellazione di Orione: il termine "nephilim"
sarebbe quindi il plurale di "nephila". Come dice la
Bibbia, i Giganti erano inizialmente esseri umani. Altri studiosi,
come il teologo americano Charles Calddweel Ryrie, sostengono che la
radice etimologica di Nefilim sia "cadere", ossia cadere su
di altri, dovuto al fatto che sarebbero stati uomini dalla forza
inusitata. In ogni caso secondo Ryrie non erano la prole di quei
matrimoni dai quali sarebbero nati eroi o uomini famosi.
Alcune versioni parlano di eroi
famosi, guerrieri caduti o ancora angeli caduti;
un'ennesima traduzione potrebbe essere quelli che sono
precipitati, giacché il nome deriva dalla radice semitica nafal,
che significa cadere.
I riferimenti biblici
Nella Genesi (Genesi 6:1-8) si legge:
«1Quando gli
uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro
delle figlie, 2i figli di Dio videro che le figlie
degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta.
3Allora il Signore disse: "Il mio spirito non
resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita
sarà di centoventi anni". 4C'erano sulla terra i
giganti a quei tempi - e anche dopo -, quando i figli di Dio si
univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei
figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi..»
|
(Genesi 6:1-8,
versione CEI 2008)
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L'interpretazione cristiana
I primi apologisti cristiani, come
Tertulliano e soprattutto Lattanzio accolsero l'idea, presente
chiaramente nel Libro di Enoch e negli scritti a esso correlati, che
i "figli di Dio", i benei ha-elohim (בני
האלהים: lett. "figli degli dèi") fossero gli
angeli caduti, come sembra alludere anche il passo della Genesi.
Tuttavia, in seguito Giulio Africano e Agostino d'Ippona condannarono
l'idea che i cosiddetti "figli di Dio" potessero essere
angeli. Nella Città di Dio, i figli di Dio sono fatti
divenire i discendenti di Set. Altri suggeriscono che i "figli
di Dio" in realtà fossero personaggi storici del passato,
completamente umani, divinizzati dalla tradizione orale. I "figli
di Dio" sono quindi individuati come i discendenti di Set,
mentre i "figli degli uomini" come i discendenti di Caino.
A conforto di questa ipotesi si richiama il fatto che lo scopo del
diluvio universale inviato da Dio era quello di spazzare via dalla
Terra quei nefilim che si erano resi così orgogliosi e
depravati ai tempi di Noè. L'idea che esseri divini possano
accoppiarsi con umani risulta controversa, specialmente tra molti
cristiani che, citando un'interpretazione degli insegnamenti di Gesù
nel Vangelo di Matteo, affermano che "gli angeli non si
sposano" (Matteo 22:30; Marco 12:25) sebbene questo sia un
concetto estrapolato dal contesto del verso, perché in Luca (Luca
20:34-36) Gesù afferma che i resuscitati non si sposano nel cielo,
ma sono "come gli angeli". In questa ipotesi però
resta inspiegato di come sia possibile che dall'unione tra i figli di
Dio e le figlie degli uomini possano nascere dei giganti, che tra
l'altro ricompaiono anche dopo il diluvio, dove vengono specificate
anche le loro dimensioni.
- La Chiesa ortodossa etiope accoglie il libro di Enoch come canonico.
- La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni afferma che i figli di Dio erano i figli di uomini devoti a Dio e che le figlie degli uomini erano figlie di uomini che avevano rinnegato Dio.
Altre ipotesi
Alcuni esegeti, trovando sgradevole o
blasfema l'idea della copulazione tra angeli e umani, hanno suggerito
interpretazioni più figurative del concetto di Nefilim,
proponendo l'idea che fossero una progenie di posseduti dai demoni.
Alla luce delle speculazioni moderne sulle storie dei rapimenti,
alcuni hanno inoltre ipotizzato che si trattasse di una descrizione
arcaica di una forma d'inseminazione artificiale e di manipolazione
genetica da parte di alieni.
I Nefilim e la para-storia
Vi sono stati alcuni tentativi di
conciliare la mitologia con la scienza teorizzando che alla radice
della mitologia vi siano elementi di verità nella forma di
"leggenda" molto distorta. In questo contesto, i Nephilim
sono stati associati con la popolazione di Atlantide, che alcuni
sostengono essere in contatto o addirittura discendenti dagli
extraterrestri.
I Nefilim come superstiti preistorici
La teoria prevalente per stabilire un
legame tra la scienza e la Bibbia è quella che sostiene che i
Nephilim fossero neandertaliani sopravvissuti (oppure i loro resti
ossei), o forse un ibrido tra Homo sapiens e uomo di
Neanderthal. Questa teoria assomiglia a quella che associa la
leggenda dei draghi alle ossa di dinosauro (nella Bibbia forse
indicati con il nome ebraico Tannin).
Molti studiosi pensano che l'uomo
moderno abbia condiviso gli stessi territori dei neandertaliani per
molti millenni, e che la regione del Vicino Oriente sia stata
l'ultimo habitat per uno sparuto numero di tribù superstiti di H.
neandertalensis. Dunque, è concepibile che sia rimasta una
memoria popolare di queste tozze e forti creature, tramutata in
leggenda evoluta successivamente in popolari racconti mitologici, più
o meno adattati al loro gusto dalle varie civiltà. Ad esempio, in
Sardegna, creature ancestrali, tozze e pelose sono raffigurate dalle
maschere dei "Mamuthones".
Zecharia Sitchin ed Erich Von Daniken
hanno scritto libri sostenendo che i Nephilim siano i nostri antenati
e che noi siamo stati creati (con l'ingegneria genetica) da una razza
aliena (per i sumeri gli Annunaki, per altre credenze i nordici o gli
abitanti di Nibiru). Nei voluminosi libri di Sitchin si impiega
l'etimologia della lingua semitica e traduzione delle tavolette in
scritta cuneiforme dei Sumeri per identificare gli antichi dei
mesopotamici con gli angeli caduti (i "figli degli Elohim"
della Genesi). Osservando che tutti gli angeli vennero creati prima
della Terra, lui constata che non possono essere della
Terra... e dunque, potrebbero tutti essere considerati
semanticamente come dei puri "extraterrestri".
Nei suoi libri David Icke presenta una
teoria simile, nella quale esseri interdimensionali rettiliani
servendosi dell'ingegneria genetica danno luogo a una progenie con
tratti fisici di alta statura, pelle chiara, e suscettibilità a
qualsiasi forma di suggestione ipnotica (che a suo parere, avviene
quando i "demoni" posseggono la loro progenie e pretendono
fedeltà), e afferma che questa linea di sangue è rimasta in
controllo del mondo dai giorni dei Sumeri fino a oggi. Va detto, per
completezza, che le teorie di David Icke sono considerate da alcune
comunità di ufologi come vera e propria disinformazione.
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