Come tutti i padri, anche il Demonio voleva maritare le sue figlie e pian piano riuscì a sistemarle bene tutte: Usura con i borghesi, Ipocrisia con i preti, Pazzia con gli artisti etc.
Solo una era la spina nel fianco,
Lussuria. Figlia molto molto bella ma dal carattere difficile, poco
docile, alla fine spaventava sempre tutti i pretendenti.
Accadeva
sempre la stessa storia: all'inizio ardevano d'amore e passione e poi
scappavano. Che noia.
Dopo l'ennesimo fidanzamento andato a
rotoli, questa volta con un monaco,
Satana furente convocò la
figlia nel suo salone.
La
ragazza entrò apparentemente senza paura e spavalda ma suo padre la
aspettava inferocito, circondato da servitori tremanti. Metteva paura
a vedersi, era enorme.
"Cosa devo fare con te? Tu non mi
obbedisci mai!"
Fece calare un pugno rabbioso che schiacciò
dei vermi, povere anime.
Lussuria non rispondeva ma aveva gli
occhi guizzanti e fieri, bellissima e carnosa.
Tutti sapevano che
sotto il vestito era nuda, Lussuria non se ne faceva scappare uno, ma
nessuno osava nemmeno guardarla con suo padre presente.
Il Demonio ruggì, le pareti
tremarono tra le fiamme.
"Dovresti essere contento -rispose
senza paura la ragazza-, grazie a me hai sempre nuovi
discepoli."
"Basta! Sei furba come tua madre, Avidità,
ma sei più sfrontata!"
"Tua figlia deve sopravvivere in
un mondo di uomini. E dominarli facendo finta di arrendermi."
"Non
essere stupida che tua sorella Arroganza l'ho già data in sposa ai
politici. Se non mi ubbidirai sai che ti brucerò."
"No
non lo farai, sai bene che ti sono utile.
Padre, ti propongo invece un
patto. Non darmi a nessuno, lasciami ogni volta libera di scegliere
l'amante che voglio."
"Mmm.
.. (il Demonio si liscia la barbetta sul mento)... mmmmm.. pericoloso
..libera..."
"Cosi voglio essere. Dentro e fuori le mura
di casa. Di ogni casa"
"Se vorrai conservare la tua
bellezza peró
dovrai rifornire l'abisso di
anime sempre fresche."
"Vedremo,
padre, vedremo. Tu intanto mettimi alla prova."
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