lunedì 11 maggio 2020

Il caso di reincarnazione più convincente della storia

Dorothy Eady nacque nel 1904 nella periferia di Londra. Una bambina come tante, in una famiglia come tante. Ma a tre anni, la vita di Dorothy cambiò per sempre.


Mentre giocava sulle scale di casa la bambina scivolò e cadde, battendo violentemente la testa. Dorothy perse conoscenza ma, al suo risveglio, sembrava non aver riportato alcuna ferita, e i genitori tirarono un sospiro di sollievo. Qualcosa, però, era cambiato. La bambina estroversa e allegra sembrava aver lasciato il posto ad una personalità introversa e nervosa. Dorothy si nascondeva, era intimorita da oggetti comuni, e spesso chiedeva ai genitori di riportarla “a casa”, sostenendo che quella non fosse la sua vera dimora. La bambina cominciò anche a soffrire di incubi notturni, nei quali vedeva “antiche costruzioni” e “maestose colonne”.
Ma fu durante una visita al British Museum di Londra, che la storia di Dorothy prese una piega alquanto strana.


Giunti nella sala dedicata all’Antico Egitto, Dorothy sembrò recuperare la vitalità di un tempo, si aggirava affascinata tra i reperti, si inchinava davanti alle statue delle divinità, recitando perfino una sorta di litania, in una lingua che nessuno riuscì a interpretare. Dorothy si recò moltissime volte al British Museum per pregare, dichiarando di voler rimanere “tra la sua gente”.
In quegli anni Dorothy decise di avvicinarsi allo studio dei geroglifici, riuscendo a tradurre simboli che altri studiosi avevano impiegato anni per decifrare.
Verso i 15 anni di età Dorothy affermò che uno spirito, Oh Ra, le aveva rivelato in sogno, che lei era la reincarnazione di una antica sacerdotessa egizia. Stando ai racconti di Dorothy, Oh Ra la contattò diverse volte in sogno, rivelandole dettagli della sua vita precedente. Dorothy prese l’abitudine di trascrivere il tutto in un diario e, nel giro di qualche mese, aveva riempito 70 pagine di memorie, scritte interamente in geroglifici.
La vita di Dorothy proseguì in modo piuttosto ordinario: conobbe uno studente egiziano, e realizzò il suo sogno di trasferirsi in Egitto, dove, pur non possedendo alcun titolo di studio, divenne la prima donna a lavorare per il dipartimento di antichità di Giza. Più tardi si trasferì ad Abylos, la città dove avrebbe trascorso la sua vita precedente, e qui, indicò agli archeologi un preciso punto in cui scavare, dicendo di ricordare che, in quel luogo, ci fosse un giardino. Gli scavi portarono alla luce proprio dei giardini, di cui, fino a quel momento, non si conosceva l’esistenza.


Conosceva il contenuto di diversi scritti religiosi, senza mai averli letti, e, in diverse occasioni, localizzò rovine e manufatti sepolti.
Dorothy lavorò per il dipartimento di antichità fino al 1969, anno del suo pensionamento, anche se continuò a frequentare i luoghi e a condurre visite guidate fino al 1981, anno della sua morte.
Il New York Times la definisce "una delle storie di reincarnazione più intriganti e convincenti del mondo occidentale"






domenica 10 maggio 2020

Assunzione in cielo

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L’assunzione in cielo è una credenza, presente in diverse religioni e mitologie, che consiste nel trasferimento in cielo di un individuo ancora vivo o resuscitato subito dopo la morte; l'individuo viene accolto in cielo con l'anima e il corpo. In alcune religioni, invece del termine assunzione si usa quello di traslazione o di rapimento in cielo.

Cristianesimo

Nel cristianesimo, la salita al cielo di Gesù viene definita Ascensione, mentre nel caso di Maria si parla di Assunzione.
Sia per i cattolici che per gli ortodossi Maria, alla fine della sua vita terrena, fu accolta in cielo con l'anima e il corpo. I cattolici definiscono l'evento Assunzione di Maria, gli ortodossi Dormizione di Maria. I protestanti non credono invece all'Assunzione o Dormizione di Maria, in quanto non espressamente citata nel Nuovo Testamento ma derivata da alcune tradizioni.
In passato alcuni hanno sostenuto che anche l'apostolo Giovanni sia stato assunto in cielo. Questa credenza derivava dalla conclusione del suo Vangelo:

«Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?».» (Giovanni 21,22-23)

Essa è menzionata (e rigettata) anche da Dante nella Divina Commedia (Par. XXV, 122-129).
Altri casi di assunzione in cielo in anima e corpo, senza morte fisica, menzionati nella Sacra Scrittura, sono:
  • il profeta Elia.
  • il patriarca Enoch (antenato di Noè).
  • Maria Vergine Immacolata, unico caso di Assunzione oggetto di dogma dal 1950.
  • l'Assunzione in Cielo di san Giuseppe, suo sposo: dibattuta fra i teologi, mancando riferirmenti sulla morte di Giuseppe.
  • futura, dei cristiani: Rapimento della Chiesa, prima della Grande Tribolazione, nell'Apocalisse di Giovanni.
Non fu risparmiato da morte nessuno degli apostoli ed Evangelisti, e neppure Giovanni Battista, che Gesù chiamò <<il più grande fra i nati di donna>> (Lc 7).

Ebraismo

Per due personaggi biblici, il profeta Elia e il patriarca Enoch, la Bibbia racconta esplicitamente che furono "rapiti" da Dio in cielo; questi passi hanno generato grande dibattito e molte sono le teorie al riguardo.

Islam

Nel Corano si parla dell'ascensione al cielo di Maometto, che fu trasportato a Gerusalemme e da lì ascese i sette cieli su un cavallo alato, fino ad essere ammesso al cospetto di Allah. L'ascensione di Maometto fu temporanea, perché dopo l'avvenimento ritornò sulla Terra.
Il Corano dice inoltre che Gesù non fu crocifisso, ma venne trasportato in cielo; Allah trasformò un altro individuo in maniera che apparisse come Gesù e in tal modo venisse crocifisso al suo posto

Induismo

Il Mahabharata racconta che il re Yudhisthira fu assunto in cielo con il suo corpo mortale.

Mitologia greco-romana ed ellenistica

Nella mitologia greca si parla di diverse persone assunte in cielo:
  • Ganimede, un bellissimo giovane, venne rapito e portato nell'Olimpo per fare da coppiere agli dei
  • Ercole fu trasportato nell'Olimpo per volontà di Zeus
  • anche Dioniso, secondo una versione del mito, fu trasportato nell'Olimpo.
Nell'antica Roma, secondo una tradizione Romolo fu rapito in cielo e venne divinizzato con il nome di Quirino.
In epoca ellenistica, l'assunzione in cielo fu attribuita ad Apollonio di Tiana.

sabato 9 maggio 2020

Anni fa, in Francia, un giornalista affermava di essere entrato in contatto con extraterrestri, fondando il movimento/ religione dei Raeliani


Un giornalista sportivo, meglio specificare.
Sì, la setta esiste ancora e, ormai è praticamente una religione ufologica. Per chi ha due nozioni di scienza il tutto si riassume facilmente in un cumulo di fesserie, ma vediamo che propongono.
Gli extraterrestri di cui parliamo sono apparsi al giornalista sportivo e cantante francese Claude Vorilhon, dicendogli che sono loro ad averci creato 25.000 anni fa. Poi alcuni di loro si sono pentiti e ci hanno percepito come una minaccia, con la conseguenza che a volte sono intervenuti per aiutarci, a volte per decimarci, a seconda di quale fazione di extraterrestri dominava in quel momento.
Questi alieni sarebbero dietro la distruzione di Sodoma e Gomorra, compiuta con armi nucleari, e hanno a che fare con l'Arca dell'Alleanza. Insomma, sarebbero stati spesso citati nella Bibbia, anche se confusi con l'opera di dio.
Chissà perché, dopo decine di migliaia di anni in cui si sono nascosti pur facendo cose pazzesche, questi alieni creatori di punto in bianco decidono apparire a un tizio qualsiasi, intento a fare una passeggiata, negli anni '70. E gli raccontano pure delle cose sconvolgenti! Claude Vorilhon, il prescelto a caso, viene ribattezzato dagli alieni Rael e da quel momento la sua vita diventa una missione.
Ma il bello, si fa per dire, deve ancora arrivare.
Infatti il nostro prescelto va ospite sul loro pianeta. Là chi t'incontra?
Buddha, Maometto e Gesù. E poi che scopre? Che pure gli alieni sono stati creati! Naturalmente da creatori a loro volta creati. Una creazione a Matrioska, per cui prepariamoci: anche noi creeremo, prima o poi.


Queste sono le più accurate ricostruzioni mai fatte di un esemplare di "Homo Sapiens", a sinistra, e "Homo Neanderthalensis", a destra. Entrambi gli ominidi sono vissuti tra i 200.000 e i 40.000 anni fa, nel Paleolitico Medio.
Gli extraterrestri hanno svelato a Rael di averci creato loro 25.000 anni fa.
Forse sono stati così burloni da seppellire qua e là dei finti fossili per farci arrivare a conclusioni sbagliate! Che mattacchioni!
L'attività in assoluto più coltivata e praticata dagli Elohim, così si chiamerebbero gli alieni, è il sesso. Non solo questo, la priorità è un po' tutto il piacere in generale. Lo fanno per garantirsi longevità e per questo sono usi anche scaricare il software della loro mente in delle macchine che lo conservano: dicono che combatta lo stress.
Rael viene così investito dagli Elohim come loro “Piero Angela” ufficiale, dovrà spiegare all'umanità come stanno veramente le cose e prepararla per il contattone ufficiale in pompa magna.
Per questo ultimo punto, in particolare, gli alieni hanno espressamente chiesto a Rael di costruirgli un'ambasciata. In Israele. Vai avanti tu, poi arriviamo noi.
Rael forse non ha spiegato bene come farebbe Piero Angela perché a tutt’oggi i Raeliani sono circa 90.000, su una popolazione mondiale di ormai quasi 8 miliardi di persone.
In Italia sono 600.
I Raeliani ebbero una tiepida diffusione sui giornali nel 2003, quando annunciarono di aver clonato l'essere umano. Non era la prima volta al mondo, già nel 1978 un team di scienziati aveva fatto un annuncio simile.
Gli scienziati all'epoca si rifiutarono di mostrare il piccolo perché, dicevano volevano proteggerlo dalle grinfie dei media. Dopo qualche investigazione si scoprì che era tutta una bufala per un ritorno pubblicitario.
I Raeliani hanno avuto lo stesso atteggiamento, dicendo di non voler sottoporre il bimbo clonato all'esame DNA per lasciare anonima l'identità dei genitori e di non mostrarlo per proteggerlo dall'assalto mediatico.
Insomma, mi sa che siamo davanti alla solita storia che si ripete in farsa.
A tutt'oggi però, non c'è (ancora) un'annuncio ufficiale di "bufala" come fu nel 1978.
Non solo, i Raeliani clonano in libertà e se sganci i soldi clonano anche te!
Rael, al secolo Claude Maurice Marcel Vorilhon, fotografato con un adepto. Lui è quello in canottiera.


venerdì 8 maggio 2020

Peter H. Gilmore

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Peter Howard Gilmore (New York, 24 maggio 1958) è uno scrittore statunitense, nonché successore di Anton LaVey alla guida della Chiesa di Satana.
Nel 1971 lesse The Satanic Bible (La Bibbia Satanica) di LaVey ed immediatamente aderì al satanismo entrando nella Chiesa di Satana. Negli anni ottanta si trasferì nel quartiere Hell's Kitchen di New York e nel 1989 fondò con la moglie Peggy Nadramia il giornale satanico The Black Flame, di cui è tuttora direttore e che continua ancor oggi, seppur sporadicamente, le sue pubblicazioni.
Si è attivato nel diffondere il satanismo nei media, partecipando a numerosi programmi televisivi e radiofonici ed accettando confronti pubblici con esponenti delle Chiese cristiane. Nel 2001, quattro anni dopo la morte di LaVey, ne ha preso il posto come "Gran sacerdote" della Chiesa di Satana; nel 2005 ha pubblicato una nuova versione della Bibbia Satanica la cui introduzione, scritta di suo pugno, è stata inserita nella definizione di satanismo contenuta nell'enciclopedia della religione e della natura.
Nell'ottobre del 2007 ha dato alle stampe The Satanic Scriptures, in un cui ha definito il satanismo una "non-religione" ed in cui ha specificato e descritto come devono essere effettuati alcuni riti come il matrimonio ed il funerale nella corretta maniera satanica.
Peter H. Gilmore, che prima di entrare nella Chiesa di Satana lavorava come curatore di un museo, è un musicista professionista ed ha collaborato con gli Acheron, band death metal. Compone inoltre musica sinfonica e le sue preferenze in campo musicale vanno a Gustav Mahler, Anton Bruckner e Dmitri Shostakovich.




giovedì 7 maggio 2020

Marthe Beraud

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Marthe Beraud (più conosciuta come Eva Carrière) (1886 – ...) è stata una medium e spiritista francese.
Le sue abilità consistevano nella presunta creazione di un sostanza di natura sconosciuta chiamata ectoplasma, che lei stessa produceva dalla bocca e che fuoriusciva da tutti gli orifizi del suo corpo, come il naso e le orecchie. La medium è stata inoltre sottoposta a numerose sedute spiritiche sotto il controllo della Società per la Ricerca Parapsicologica (SPR).
Le sedute spiritiche furono oggetto di studio di Arthur Conan Doyle, autore della serie di Sherlock Holmes. Egli riteneva che la donna non fingesse e che non usasse alcun tipo di trucco. Un altro studioso del paranormale del tempo, Harry Houdini, che fu presente ad una delle sue sedute, affermò però che fossero truccate. Egli non fu mai convinto dalle prestazioni della spiritista e giudicò le sue attività alla stregua del gioco di prestigio degli aghi Hindu.

mercoledì 6 maggio 2020

Akakor

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Akakor è un ipotetico regno sotterraneo descritto nel libro La cronaca di Akakor (Die Chronik von Akakor, 1976) del giornalista tedesco Karl Brugger (†; 1985), un best-seller internazionale negli anni ottanta, tradotto in varie lingue, del filone dell'archeologia misteriosa. Brugger colloca Akakor tra Brasile e Perù, nelle profondità della selva amazzonica, presso le sorgenti del Purus, uno degli affluenti del Rio delle Amazzoni.

Storia

Nel 1972 Karl Brugger, corrispondente della ARD, narrò di aver conosciuto un indigeno della foresta amazzonica che parlava un buon tedesco. Secondo Brugger questo indigeno, chiamato Tatunca Nara, si rivelò essere il sovrano del popolo degli Ugha Mongulala e principe di Akakor, una mitica città sotterranea un tempo sede e capitale del terzo impero d'America (dopo l'azteco e l'incaico). Secondo Tatunca Nara Akakor avrebbe prosperato fin dal XII millennio a.C., e da Akakor si sarebbe originata la cultura di Tiahuanaco e la cultura Inca. Inoltre Tatunca Nara riferì a Brugger che un gruppo di SS nazisti raggiunse in sommergibile Akakor alla fine della seconda guerra mondiale, e si integrò nella vita della tribù. Brugger scrisse di aver viaggiato nell'alto Purus insieme a Tatunca Nara, ma di non aver mai raggiunto la mitica Akakor. La sua canoa si rovesciò e, persi viveri e medicinali, non se la sentì di proseguire a piedi.

Nei media

Nel quarto capitolo della tetralogia dedicata ad Indiana Jones, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, Akakor (che nel film è però chiamata Akator) è identificata come El Dorado e come la sede dei teschi di cristallo.

martedì 5 maggio 2020

Zarqa' al-Yamama

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Zarqāʾ al-Yamāma (in arabo: زَرقاء اليمامة), ossia "quella dagli occhi azzurri della Yamāma", è il soprannome di una mitica donna araba dei B. Numayr, che sarebbe vissuta all'incirca nel III secolo e che sarebbe stata dotata di una vista talmente acuta da permetterle di vedere una persona a tre giorni di marcia di distanza (oltre 50 chilometri, a prescindere dalle variazioni altimetriche).
Secondo le leggende arabe, la donna apparteneva ai Ṭasm, una popolazione non meno mitica, che viveva accanto ai Jadīs (uno dei cui componenti ella aveva sposato).
Quando un Tubba yemenita, di nome Ḥassān Abū Karīb, avrebbe invaso la Yamama, Zarqāʾ al-Yamāma sarebbe riuscita a vedere da lontano, e con un anticipo di tre giorni, i soldati sud-arabici che avanzavano, malgrado la loro mimetizzazione con rami di albero. L'allarme da lei dato alla sua gente vanificò il fattore-sorpresa degli Himyariti, anche se non impedì che il sovrano yemenita conquistasse la regione e prendesse prigioniera la stessa Zarqāʾ al-Yamāma, facendole strappare gli occhi, per poi crocifiggerla a Jaww al-Yamama.
Fu notato che nei bulbi oculari erano presenti strane fibre nere e Zarqāʾ al-Yamāma spiegò che ciò era dovuto all'uso da lei sempre fatto di polvere d'antimonio come collirio. Per questo, nei successivi libri di awāʾil - un genere letterario di grande successo in epoca islamica che riportavano i nomi dei "primi" che avevano fatto qualcosa di rilevante o di curioso - Zarqāʾ al-Yamāma sarebbe stata ricordata come la prima donna ad aver usato il kohl per gli occhi.
Di totale inconsistenza storica è l'ipotesi che, vari decenni or sono, aveva ipotizzato un suo scandaloso lesbismo (siḥāq), a causa di rapporti da lei intrattenuti con la principessa lakhmide Ḥind bt. al-Nuʿmān, vissuta tra l'altro 3 secoli dopo la morte di Zarqāʾ al-Yamāma.

 
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