La magia naturale nel contesto della magia rinascimentale è quella parte dell'occulto che si occupa direttamente delle forze naturali, al contrario della magia cerimoniale che si occupa dell'evocazione degli spiriti. La magia naturale a volte fa uso di sostanze fisiche del mondo naturale come pietre o erbe.
La magia naturale così definita include l'astrologia, l'alchimia e le discipline che oggi considereremmo campi delle scienze naturali, come l'astronomia e la chimica (che si sono sviluppate e si sono allontanate dall'astrologia e dall'alchimia, rispettivamente, nelle scienze moderne che sono oggi) o botanica (dalla erboristeria). Lo studioso gesuita Athanasius Kircher scrisse che "ci sono tanti tipi di magia naturale quante sono le materie di scienze applicate".
Heinrich Cornelius Agrippa discute la magia naturale nei suoi Tre libri di filosofia occulta (1533), dove la chiama "nient'altro che il più alto potere delle scienze naturali". Il filosofo del Rinascimento italiano Giovanni Pico della Mirandola, che fondò la tradizione della Kabbalah cristiana, sostenne che la magia naturale era "la parte pratica delle scienze naturali" ed era lecita piuttosto che eretica.
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