Il santo Graal (The
Holy Blood and The Holy Grail nell'originale inglese), è un
controverso saggio scritto da Michael Baigent, Richard Leigh e Henry
Lincoln.
Il libro venne pubblicato per la prima
volta nel 1982 da Jonathan Cape a Londra, come seguito non ufficiale
dei tre documentari della BBC TV, facenti parte della serie
Chronicle. Il seguito del libro, L'eredità messianica
("The Messianic Legacy"), fu pubblicato nel 1987. Il lavoro
originale fu ripubblicato in edizione rilegata ed illustrata nel
2005. Uno dei libri, secondo gli autori, che influenzò il progetto
fu L'Or de Rennes ("L'oro di Rennes", poi
ripubblicato come Le Trésor Maudit, "Il tesoro
maledetto"), un libro del 1967 scritto da Gérard de Sède, con
la collaborazione di Pierre Plantard.
In questo libro, gli autori avanzarono
l'ipotesi che il Gesù storico sposò Maria Maddalena, ebbe uno o più
figli, e che quei figli o i loro discendenti emigrarono in quella che
è oggi la Francia meridionale. Ivi giunti, essi si sposarono con
membri di famiglie nobili che sarebbero divenute infine la dinastia
Merovingia, le cui rivendicazioni speciali al trono di Francia
vengono sostenute da una società segreta chiamata Priorato di Sion.
In realtà già nel XII secolo il
monaco Pièrre des Vaux-de-Cernay, riferendosi ai Catari, cristiani
gnostici che vivevano nel Sud della Francia, scriveva: "Gli
eretici dichiaravano che Santa Maria Maddalena era la concubina di
Gesù Cristo"
L'ipotesi della linea di sangue di Gesù
secondo la quale il Gesù storico avrebbe sposato Maria Maddalena e
avuto una figlia da lei venne portata alla ribalta da Donovan Joyce
nel suo libro del 1973 The Jesus Scroll.
In un libro del 1977, Jesus died in
Kashmir: Jesus, Moses and the ten lost tribes of Israel, Andreas
Faber-Kaiser esaminò la leggenda secondo cui Gesù incontrò una
donna del Kashmir, la sposò ed ebbe da lei diversi figli. L'autore
intervistò anche il fu Basharat Saleem il quale dichiarava di essere
un discendente kashmiro di Gesù.
Michael Baigent, Richard Leigh, e Henry
Lincoln affermarono:
«Il significato simbolico
di Gesù è che egli è Dio esposto allo spettro delle esperienze
umane - esposto alla conoscenza di prima mano di ciò che comporta
essere un uomo. Ma poteva Dio, incarnato in Gesù, veramente
dichiarare di essere un uomo, per comprendere lo spettro
dell'esistenza umana, senza arrivare a conoscere due delle
sfaccettature più basilari, più elementari della condizione
umana? Poteva Dio dichiarare di conoscere la totalità
dell'esistenza umana senza confrontarsi con due degli aspetti
fondamentali dell'umanità come la sessualità e la paternità?
Noi pensiamo di no. Di fatto, noi non pensiamo che L'Incarnazione
simbolizzi veramente ciò che essa intende simbolizzare a meno che
Gesù fosse sposato e avesse avuto dei figli. Il Gesù dei
Vangeli, e della Cristianità istituita, è in fin dei conti
incompleto - un Dio la cui incarnazione come uomo è soltanto
parziale. Il Gesù che è emerso dalla nostra ricerca gode,
secondo la nostra opinione, di un diritto molto più valido di
quello che la Cristianità avrebbe voluto che lui fosse.»
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La divulgazione del dibattuto contenuto
del cosiddetto Vangelo della moglie di Gesù, avvenuta a Roma nel
settembre del 2012, ha riportato alla ribalta il tema della relazione
tra Gesù e Maria Maddalena. Il Vangelo della moglie di Gesù
è un piccolo frammento di un antico papiro che riporta un brano in
lingua copta che include le parole: "Gesù ha detto loro: 'mia
moglie ...' ". Il frammento è una copia del IV secolo di ciò
che si pensa essere "un vangelo scritto in greco, probabilmente
nella seconda metà del II secolo."
Un bestseller internazionale fin dalla
sua prima uscita, Il Santo Graal suscitò l'interesse verso un
certo numero di idee correlate alla sua tesi principale. La risposta
da parte degli storici e dagli studiosi professionisti nelle materie
correlate fu universalmente negativa. Essi sostennero che la massa di
affermazioni, antichi misteri, e teorie cospirative presentate come
fatti reali sono pseudostorici. Ciononostante, queste idee furono
considerate sufficientemente blasfeme perché il libro venisse
bandito in alcuni paesi cattolici come le Filippine.
In una recensione al libro per The
Observer, il critico letterario Anthony Burgess scrisse: "È
tipico della mia anima non rigenerabile il fatto che io veda questo
come un tema meraviglioso per un romanzo." Ventun'anni dopo, il
tema de Il Santo Graal sarebbe stato romanzato con successo da
Dan Brown nel suo romanzo del 2003 Il codice da Vinci, usando
perfino i cognomi di Richard Leigh e Michael Baigent per il
personaggio Leigh Teabing (il cui cognome è l'anagramma di Baigent).
I tre autori querelarono Brown per plagio ma persero la causa.
Prima edizione italiana: Mondadori,
Milano, 1982.
Background
Dopo aver letto Le Trésor Maudit,
Henry Lincoln convinse la BBC Two, produttrice del programma
televisivo storico-archeologico "Chronicle" a realizzare
una serie di documentari che divennero molto popolari generando
migliaia di risposte. Lincoln fuse le sue forze con quelle di Michael
Baigent e Richard Leigh per ulteriori ricerche. Ciò portò questi
autori a scoprire gli pseudostorici Dossiers segreti custoditi
nella Bibliothèque nationale de France, i quali, benché
sostenessero di descrivere centinaia di anni di storia medievale, in
realtà erano stati vergati da Pierre Plantard e Philippe de Chérisey
sotto lo pseudonimo di "Philippe Toscan du Plantier".
Ignari del fatto che i documenti fossero falsi, Baigent, Leigh, e
Lincoln li utilizzarono come fonte principale per il loro libro del
1982 Il Sacro Graal.
Paragonandosi ai reporter che avevano
svelato lo scandalo Watergate, gli autori sostengono che soltanto
attraverso una "sintesi speculativa è possibile discernere la
sottostante continuità, la trama unificata e coerente che conduce al
cuore di ogni problema storico." Per fare ciò, è necessario
comprendere che "non è sufficiente limitarsi esclusivamente ai
fatti reali."
Ne Il Santo Graal, Baigent, Leigh, e Lincoln presentarono i
seguenti miti come fatti a sostegno delle loro ipotesi:- esiste una società segreta nota come Priorato di Sion, che ha una lunga storia risalente al 1099, e ha avuto una lunga serie di illustri Gran Maestri compresi Leonardo da Vinci, Victor Hugo e Jean Cocteau;
- essa fondò i Cavalieri templari come suo braccio militare e finanziario;
- essa ha il compito di installare la dinastia Merovingia, che governò i Franchi dal 457 al 751, sul trono di Francia e del resto d'Europa.
Gli autori reinterpretarono i Dossiers
segreti alla luce del loro interesse a sminuire la lettura
istituzionale della Chiesa Cattolica Romana della storia
Giudeo-Cristiana. Contrariamente alle tesi iniziali franco-israelite
di Plantard, secondo cui i merovingi discendevano soltanto dalla
tribù di Beniamino gli autori sostengono che:
- il Priorato di Sion protegge gli appartenenti alla dinastia Merovingia perché essi possono essere i discendenti del Gesù storico e della sua ipotetica moglie, Maria Maddalena, fatti risalire al Re Davide; e
- la Chiesa ha cercato di eliminare i membri sopravviventi della dinastia e il loro supposti guardiani, i Catari e i Cavalieri templari, in modo che i papi potessero mantenere la cattedra episcopale attraverso la successione apostolica di San Pietro senza timore che esso venisse usurpato da un antipapa proveniente dalla successione ereditaria di Maria Maddalena.
Gli autori pertanto conclusero che gli
scopi moderni del Priorato di Sion sono:
- la rivelazione pubblica del Santo Graal - un segreto legato al tesoro perduto del Tempio di Gerusalemme - che faciliterebbe il ripristino della dinastia merovingia in Francia;
- l'instaurazione di "Stati Uniti d'Europa" teocratici, come un intreccio di monarchie popolari, che re-istituzionalizzerebbero la cavalleria, e sarebbero unificate politicamente e religiosamente attraverso il culto imperiale di un re sacro merovingio, che occupi sia il trono d'Europa che la Santa Sede;
- il trasferimento del governo dell'Europa e della sua sfera d'influenza al Priorato di Sion attraverso un parlamento federale.
Gli autori incorporarono altresì nel
loro libro un trattatello antisemitico e anti-Massonico noto come
Protocolli dei Savi di Sion, concludendo che esso si riferiva
effettivamente alle attività del Priorato di Sion. Essi lo
presentarono come la più persuasiva prova dell'esistenza e delle
attività del Priorato affermando che:
- il testo originale su cui la versione pubblicata dei Protocolli degli Anziani di Sion si basava non aveva nulla a che fare con la cospirazione sionista. Esso originava da una struttura massonica appartenente al Rito della Stretta Osservanza, che incorporava la parola "Sion" nel suo nome;
- dopo un fallito tentativo di guadagnarsi l'influenza alla corte dello Zar Nicola II di Russia, Sergei Nilus modificò il testo originale per forgiare un trattatello infiammatorio nel 1903 allo scopi di screditare la cricca esoterica che gravitava intorno a Papus implicando che essi fossero cospiratori giudaico-massonici;
- alcuni elementi Cristiani esoterici nel testo originale
furono ignorati da Nilus e quindi rimasero immutati nella frottola
antisemitica che lui aveva pubblicato.
Critica
Umberto Eco, nella rubrica La
bustina di Minerva, ne «L'Espresso» del 23 agosto 2001, p.
166., elencando i libri che raccontano panzane sui Templari,
indicava Il santo Graal di Baigent, Leigh e Lincoln come "il
modello di fantastoria più sfacciato", affermando riguardo agli
autori che "la loro malafede è così evidente che il lettore
vaccinato può divertirsi come se facesse un gioco di ruolo."
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