Lo shiranui (letteralmente
"fuoco sconosciuto") è, secondo lo scrittore italiano
Peter Kolosimo, un fenomeno inspiegabile che si verifica ogni anno,
nella notte tra il 31 luglio e il 1º agosto, nel cielo sovrastante
il mare al largo della città giapponese di Kumamoto. Verso l'alba,
innumerevoli luci di color arancione si accendono sopra e dentro
l'acqua, muovendosi freneticamente. Sono state proposte numerosi
spiegazioni (plancton in risalita, presenza di pescherecci al largo,
pesci sconosciuti), ma ognuna non spiega la totalità del fenomeno.
Gli ufologi hanno una loro teoria, che si riallacerebbe a quelle
sostenenti l'atterraggio di alieni nell'antichità: a causare lo
Shiranui sarebbe una razza aliena vivente sul fondo del mare,
intenta a celebrare il suo approdo sulla Terra. Per quanto ardita,
questa teoria trova un supporto nella regolarità del ripetersi
ininterrotto dello shiranui da centinaia di anni,
indipendentemente dalle condizioni atmosferiche e anche in periodi
particolari per la storia del Giappone (il fenomeno si manifestò
anche in piena seconda guerra mondiale) e dai continui avvistamenti
di UFO in cielo durante il fenomeno. Su scala ridotta lo stesso
sconcertante fenomeno accade a Ōshima (a sud di Tokyo): in questo
caso gli ipotetici UFO sembrerebbero diretti verso antiche tombe
raffiguranti, tra l'altro, strani esseri simili a quelli ritratti dai
dogū che, per molti, altro non sarebbero che esseri alieni scesi
sulla Terra in epoche remote.
Nella realtà non vi è alcuna traccia
di questo presunto fenomeno, nessuna fotografia è stata reperibile e
non si riscontra nessuna descrizione nelle guide della regione di
Kumamoto.
L'origine della leggenda si può datare
all'epoca dell'imperatore Keikō, conosciuto anche come
Ōtarashihikōshirowake no Sumeramikoto, che regnò tra il 71
e il 130 d.C. La sua storia è narrata in due cronache giapponesi, il
Kojiki e il Nihon Shoki. Nella seconda in particolare si racconta che
l'imperatore Keikō, mentre navigava per fare ritorno dopo aver
soggiogato le tribù dell'isola di Kyūshū, avrebbe visto luci
misteriose brillare sul mare durante la notte e avrebbe chiesto al
suo timoniere di raggiungerle. L'imperatore avrebbe chiesto inoltre
spiegazioni sulla natura di quelle luci, ma nessuno seppe rispondere,
così quel mare venne da allora chiamato Shiranui-kai, ovvero "Mare
delle luci sconosciute". Quel mare è oggi noto come
Yatsushiro-kai e si trova tra la regione di Kumamoto e le
isole Amakusa. La stessa regione di Kumamoto è anche chiamata Hi
no kuni ("Terra dei fuochi") a causa delle frequenti
eruzioni del vicino vulcano Aso, uno dei più attivi del mondo. È
probabile che anche le luci, secondo l'antica cronaca avvistate
dall'imperatore Keikō, fossero legate all'intensa attività
vulcanica della zona.
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