Starchild (in italiano "bimbo
delle stelle") è il nome assegnato a un cranio deforme,
scoperto intorno al 1930 da una ragazzina messicana in una miniera
abbandonata accanto ai resti di una donna umana adulta.
Il suo nome si deve a Lloyd Pye,
scrittore statunitense appartenente alla corrente da lui stesso
definita "conoscenza alternativa" (alternative
knowledge), il quale attribuirebbe le caratteristiche anomale del
teschio a mutazioni genetiche dovute ad un ibrido alieno-umano, non
negando anche una probabile origine totalmente extraterrestre. Studi
scientifici hanno successivamente dimostrato l'impossibilità della
veridicità di questa ipotesi.
Ritrovamento
Lo scrittore statunitense Lloyd Pye
venne a conoscenza del teschio dalla coppia di sposi Ray e Melanie
Young, nella città di El Paso (Texas), che glielo avrebbero
successivamente affidato nel febbraio 1999. Nello stesso anno i
coniugi Young fondarono un'associazione senza scopo di lucro
denominata The Starchild Project.
Gli Young testimoniarono d'esser entrati in possesso del reperto intorno al 1930 tramite una ragazzina messicana di 13-15 anni che, a sua volta, disse di aver ritrovato il teschio mentre giocava in una miniera abbandonata a circa 160 km a sud-ovest dalla città di Chihuahua. Secondo le testimonianze riportate, il teschio giaceva accanto a uno scheletro umano supino, successivamente rinvenuto e analizzato, appartenuto probabilmente a una donna amerinda morta a un'età stimata fra i 20 e i 30 anni.
Gli Young testimoniarono d'esser entrati in possesso del reperto intorno al 1930 tramite una ragazzina messicana di 13-15 anni che, a sua volta, disse di aver ritrovato il teschio mentre giocava in una miniera abbandonata a circa 160 km a sud-ovest dalla città di Chihuahua. Secondo le testimonianze riportate, il teschio giaceva accanto a uno scheletro umano supino, successivamente rinvenuto e analizzato, appartenuto probabilmente a una donna amerinda morta a un'età stimata fra i 20 e i 30 anni.
Caratteristiche
Il teschio fu sottoposto nel 2000 alla
datazione con il carbonio-14, grazie al quale fu stabilita l'età di
circa 900 anni. Fu inoltre sottoposto ad analisi a raggi X, al
microscopio atomico e TAC. Le analisi chimiche confermarono che il
teschio è composto principalmente da idrossiapatite di calcio, cioè
il materiale del quale è composto un normale cranio od osso umano.
In base alle analisi effettuate sulla
mascella destra superiore, pare che il cranio fosse appartenuto a un
bambino di età compresa tra i 4 e i 5 anni; tuttavia il volume
cerebrale ammonta a 1600 cm³, ovvero a 200 cm³ in più
rispetto alla media di un cervello umano adulto e 400 cm³ in
più di un adulto con un cranio della stessa grandezza.
Il teschio presenta diverse evidenti
anomalie morfologiche rispetto a un normale umano:
- l'area parietale sporge da entrambi i lati delle orbite senza alcuna traccia di tempie normali;
- le cavità oculari sono troppo poco profonde rispetto alla norma;
- le orbite sono ovali e completamente cave;
- i canali del nervo ottico sono deviati in basso e in dentro in modo da rendere molto inverosimile la mobilità del normale bulbo oculare;
- l'attaccatura del collo è in posizione anomala;
- i seni paranasali frontali sono assenti e la superficie è regolare dalle arcate sopraccigliari fino all'inizio del setto nasale.
Tali caratteristiche indicano che il
bambino era affetto da deformazioni congenite del cranio. Secondo
Steven Novella, il bambino soffriva di idrocefalo non curato. Adelina
Chow, avvalendosi del parere di medici specializzati, ha concluso che
"Starchild" "soffriva di vari difetti umani congeniti"
che avevano causato una pronunciata brachicefalia e un'anomalia della
sutura frontale.
Sul cranio fu eseguita un'analisi del
DNA al BOLD di Vancouver nel 1999. Tale esame mostrò la presenza di
cromosomi X e Y, confermando quindi che "Starchild" era un
bambino di sesso maschile. Un successivo esame del DNA mitocondriale
eseguito nel 2003, l'anno della scoperta della mappatura completa del
genoma umano ai laboratori della Trace Genetics indicò che Starchild
e il cranio della donna ritrovata accanto a lui nella miniera
messicana appartenevano a diversi aplogruppi amerindi e quindi la
donna non poteva esserne la madre.
Starchild nella pseudoscienza
Sulle caratteristiche inconsuete del
cranio sono state fatte anche speculazioni pseudoscientifiche. Lloyd
Pye, ravvisando una somiglianza tra la forma del cranio dello
"Starchild" e quella attribuita agli alieni Grigi, sostiene
che "Starchild" fosse un ibrido umano-alieno. Pye e chi
segue la sua tesi rammentano che l'esame del DNA mitocondriale del
2003 non è riuscita a estrarre il DNA nucleare e che quindi, a loro
dire, questo invaliderebbe il test eseguito nel 1999. Tale
affermazione manca però di fondamento: ovviamente il fatto che tale
esame non dia informazioni sulla paternità non significa che la
paternità umana sia esclusa, fatto anzi palese poiché l'esame del
DNA del 1999 ha individuato entrambi i cromosomi umani X e Y.
Nel 2011 alcuni tabloid riportarono la
notizia secondo la quale alcuni non meglio identificati genetisti
avrebbero rivelato che il DNA materno dello Starchild presenterebbe
maggiori differenze rispetto al DNA umano rispetto a quanto possa
avvenire normalmente e che da ciò si dedurrebbe che lo Starchild
avrebbe origine aliena. Tale notizia riportata dai media non trova
riscontro in ambito scientifico.
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