mercoledì 28 aprile 2021

Triangolo di Bennington

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"Triangolo di Bennington" ("Bennington Triangle") è stato un termine coniato dall'autore Joseph A. Citro nel corso di una trasmissione radiofonica nel 1992 e a cui si riferiva a un'area del Sud-Ovest del Vermont entro la quale, a suo dire, sarebbe scomparso un buon numero di persone in circostanze misteriose nell'arco di un trentennio tra gli anni venti e gli anni cinquanta.
Citro pubblicò due libri sull'argomento riportando casi di sparizioni, avvistamenti e fenomeni strani e possibili conclusioni, facendo un parallelo anche col triangolo di Bridgewater nel Massachusetts.
Citro sostenne che le supposte sparizioni in particolare ruotano attorno alla Glastenbury Mountain che storicamente e tradizionalmente appartiene ai racconti locali dei nativi americani, ma altre aree incluse nel triangolo erano: Bennington, Woodford, Shaftsbury e Somerset. Glastenbury e Somerset furono fondate come centri industriali negli anni dei primi pionieri ma nel XIX secolo iniziò un lento declino che portò alla spopolazione delle città fino al completo abbandono. Oggi le due località sono essenzialmente delle città fantasma e da un atto legislativo del 1937 rientrano come aree non incorporate.

La scomparsa di Paula Jean Welden

La scomparsa della studentessa Paula Jean Welden è molto probabilmente uno dei casi irrisolti più noti del triangolo di Bennington e uno dei più controversi. Nata nel 1928 e iscritta al Bennington College, il 1º dicembre 1946 si allontanò per un'escursione al Vermont's Long Trail e non fece più ritorno.
Nonostante per le ricerche fossero state impiegate centinaia di volontari in assistenza alle forze dell'ordine locali, il corpo di Paula Welden non fu mai ritrovato e la sua scomparsa provocò un acceso dibattito circa l'effettiva funzione dei mezzi di lavoro usati dalla polizia nel corso delle indagini. A fornire assistenza alle autorità del posto fu chiamata la Polizia di Stato del Connecticut, ma anch'essa concluse le ricerche con un nulla di fatto.

Folclore

Nei racconti dei nativi americani si parla di creature mostruose abitanti nei boschi e di uomini selvaggi che avrebbero abitato la zona da tempi antichi. Glastenbury in particolare è tradizionalmente considerata come "area maledetta" dagli indiani d'America.

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