sabato 3 aprile 2021

Respirianesimo

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Il respirianesimo (in inglese breatharianism, talvolta reso in italiano come bretharianismo, bretarianismo) è una credenza pseudoscientifica i cui aderenti dichiarano - senza che ciò sia mai stato dimostrato oggettivamente - di essere in grado di sopravvivere senza mangiare (talvolta anche senza bere), e di nutrirsi semplicemente "respirando" (to breathe in inglese) prana (la presunta "energia vitale" dell'Induismo) o, in alcuni casi, l'energia del Sole. Sebbene questo concetto sia correlato principalmente all'ascetismo orientale, diversi sedicenti breathariani hanno sostenuto anche in Occidente questa presunta "pratica", in realtà estremamente pericolosa da un punto di vista medico.
Fra i più noti sedicenti respiriani si può citare l'australiana Ellen Greve (alias Jasmuheen), autrice di libri come Nutrirsi di luce, Ambasciatori di luce e Alimentazione pranica nei quali racconta il suo presunto percorso per "liberarsi" dalla necessità di assumere cibo. Jasmuheen sostiene di aver sperimentato l'alimentazione pranica fin dal 1993.
Nel 1999 partecipò alla trasmissione australiana 60 minutes, in cui fu sottoposta a ripresa televisiva senza sosta di una settimana al fine di verificare che non si nutrisse: già al secondo giorno manifestò i sintomi della disidratazione. La signora accusò di essere, a suo dire, "disturbata dall'inquinamento", e fu quindi trasferita in montagna, dove manifestò una forte disidratazione, problemi a parlare e perdita di peso; il programma fu interrotto su consiglio dei medici che temevano danni ai reni.
È stata citata in diverse pubblicazioni la presunta - e indimostrata - capacità di vivere senza nutrirsi di cibo da parte di alcuni grandi maestri esoterici, quali Babaji, Saint Germain, Elijah, Ram Bahadur Bomjon o più recentemente di Giri Bala e Teresa Neumann, che sostennero - senza fornire però prove scientifiche verificabili - di aver vissuto gran parte della loro vita senza mangiare né bere.
La posizione unanime della comunità scientifica è di totale scetticismo, data l'impossibilità biologica di sopravvivenza in assenza prolungata di nutrimento.
Le pratiche in questione, col trascorrere del tempo, porteranno ad un'inevitabile morte causata dalla mancanza di alimentazione corretta.
A pratiche pericolose di questo genere sono state inoltre associate delle casistiche di persone morte per inedia nel tentativo di seguirle.

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