lunedì 18 maggio 2020

Il Grande Grimorio

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Il Grande Grimorio è un grimorio di magia nera ipoteticamente scritto nel 1522, ma più probabilmente redatto nel corso del XIX secolo. È anche conosciuto come il libro "Dragone rosso" o "La verità del Drago rosso". È uno dei libri esoterici più diffusi e ben scritti, quantunque non si abbiano a disposizione dati certi sugli autori e la data di redazione. Il Grande Grimorio prende continuamente riferimento dalla Chiave di Salomone, un testo-cardine per gli studiosi di magia nera e storia del Medioevo, e si apre con un'introduzione dell'anonimo autore, prosegue con i riti di evocazione del demonio e la classificazione metodica delle bestie e dei diavoli dell'abisso, e termina con una parte colossale dedicata all'uso dell'arte magica nera, ad esempio il suo uso per procurarsi tesori, parlare con i defunti (Necromanzia), guarire infermità.

Schiere diaboliche

Il testo elenca una prima schiera di diavoli:
  • Satana
  • Lucifero
  • Beelzebub
  • Astaroth
ed una seconda in ordine di importanza:
  • Lucifugo Rofocale
  • Satanachia
  • Agaliarept
  • Fleurety
  • Sargatanas
  • Nebiros

domenica 17 maggio 2020

Sylvia Browne

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Sylvia Browne, all'anagrafe Sylvia Celeste Shoemaker (Kansas City, 19 ottobre 1936 – San Jose, 20 novembre 2013), è stata una sedicente medium e saggista statunitense.
Sedicente "medium" ed autrice prolifica, oggetto di numerose controversie, molti dei suoi libri sono stati dei best seller negli Stati Uniti e sono stati tradotti in varie lingue. È stata ospite fissa nello show televisivo The Montel Williams Show e aveva un proprio spazio nel palinsesto della Hay House Radio.
A seguito di verifica empirica, i 115 casi investigativi, in cui lei asseriva di aver fornito informazioni utili, si sono rivelati essere in realtà tutti dei fallimenti completi con una percentuale di indicazioni corrette pari a zero.
È stata processata e condannata per frode finanziaria (investment fraud) e appropriazione indebita (grand theft) nel 1992.

Biografia

La Browne è nata a Kansas City, nel Missouri, da Bill Shoemaker e da Celeste Coil, primogenita di due sorelle. Suo padre era ebreo, sua madre episcopale e sua nonna Ada una fervente luterana. A un certo punto però, quando Sylvia è ancora bambina, tutta la famiglia decide di convertirsi al cattolicesimo e di ricevere il battesimo cattolico: la Browne in seguito svolgerà la professione di insegnante di religione cattolica per diciotto anni.
La Browne ha affermato di avere avuto esperienze medianiche fin dalla più tenera età e ha più volte sottolineato l'importanza della figura della nonna Ada, anch'ella medium. Inizia a operare pubblicamente come presunta medium a partire dal 1974, e nel tempo la sua popolarità cresce fino a farla approdare in televisione e in radio. A questa crescita di popolarità corrisponde il formarsi di due schiere opposte di fan e di detrattori. Questi ultimi sottolineano spesso come prova dell'immoralità della Browne il fatto che essa si facesse pagare cifre molto salate per i suoi servizi (850 dollari era la tariffa per un consulto telefonico della durata di 20-30 minuti).
Sylvia Browne ha affermato di avere in più occasioni collaborato con la polizia statunitense, compresa l'FBI. Tuttavia, dei 35 casi di collaborazione documentati, per 21 volte le informazioni fornite da Sylvia sarebbero state troppo vaghe, e negli altri 14 casi si sarebbero dimostrate completamente inutili.
È stata sposata quattro volte (la prima a 16 anni per una sola settimana) e ha avuto due figli. Secondo la Browne, suo figlio Chris avrebbe anch'egli dei presunti "doni medianici".
È scomparsa nel 2013 all'età di 77 anni. Non si conoscono le cause: il comunicato stampa che annunciava la sua morte specificava solo che Sylvia Browne era morta alle 07:10 del 20 novembre 2013 presso il Good Samaritan Hospital di San Jose, in California.

Attività

La Browne, oltre a esercitare come sedicente medium, era a capo della Sylvia Browne Corporation e della Sylvia Browne Enterprises, nonché fondatrice di una sua propria chiesa, la Society of Novus Spiritus, che definiva di orientamento cristiano gnostico. Tale chiesa, la cui sede centrale si trova a Campbell, California, dove fu creata nel 1986, pur basata principalmente sugli insegnamenti cristiani opererebbe anche un certo sincretismo, assimilando insegnamenti anche dall'ebraismo e dall'Islam, dall'induismo e dal buddhismo. Oltre alla Bibbia, la Browne considerava testi sacri anche i vangeli gnostici (ad esempio il Vangelo di Maria Maddalena).

sabato 16 maggio 2020

Perché è così difficile per molti credere che la Terra e l'umanità siano state progettate?


É qualcosa di difficile da credere perché é inverosimile, e soprattutto non c'é alcuna prova che supporti questa affermazione, nessuna evidenza sperimentale. É un'ipotesi azzardata, non necessaria, fantascientifica e/o pseudoscientifica. Chi é questo "architetto magico" che avrebbe avuto la briga di sollecitare la Terra a formarsi? E a quale scopo? Stiamo parlando di Alieni (qualcosa come gli ingegneri di Alien)?


Oppure scomodiamo addirittura una divinità? Se si quale divinità? Cthulhu? Il papino celeste delle religioni abramitiche? Thor? Satana? Ra? Amaterasu? Il prodigioso spaghetto volante? Oppure un essere di un altra dimensione? O magari tutto questo insieme?


Magari un essere al di sopra dello stesso concetto di tempo…


E poi quando avrebbe messo il suo magico zampino quest'entità nella nostra storia?
In quale di questi punti di preciso:
  1. Quando l'universo come lo conosciamo oggi si é formato a seguito di una rapida espansione a partire da uno stato singolare estremamente denso e caldo (ovvero 13 miliardi e 800 milioni di anni fa) come descritto dal modello ΛCDM (che sarebbe l'attuale modello standard della cosmologia) della teoria del big bang.
  2. Quando la via lattea, solo una delle centinaia di miliardi di galassie dell'universo osservabile, si é formata 13.51 miliardi di anni fa.
  3. Quando il sole nacque dal collasso di una nebulosa formata principalmente da idrogeno, circa 4'603 milioni di anni fa, nel momento in cui la temperatura e la pressione divennero sufficientemente elevate da innescare le reazioni di fusione termonucleare.
  4. Quando la Terra si formò 4'540'000'000 di anni fa, a partire dall'addensamento di una mastodontica quantità di gas e polveri presenti nel disco protoplanetario.
  5. Quando la vita comparve sulla Terra, quando avvenne l'abiogenesi, nell'istante in cui da un miscuglio di semplici composti organici, si formarono i primi proto organismi capaci di replicarsi, forse in un mondo a RNA, circa 4.2–3.8 miliardi di anni fa, poco dopo la comparsa degli oceani su questo bellissimo pianeta.
  6. Quando questi organismi si diversificarono, attraverso l'evoluzione delle specie tramite mutazioni casuali e selezione naturale, con un incremento esponenziale della biodiversità dovuto alla speciazione guidata da diverse tipologie di pressione selettiva. (Essendo l'evoluzione un processo continuo, tutto ció avvenne nel corso degli ultimi miliardi di anni)
In particolare, ad esempio, la comparsa dei primi Eucarioti (2 mld di anni fa), i primi phyla animali simili a quelli moderni (nell'esplosione del cambriano 580–500 milioni di anni fa), la comparsa dei primi vertebrati, i primi mammiferi, i primi ominidi, il primo homo sapiens… etc (e vi ricordo che tutto questo é spalmato nel corso di milioni di anni)
E questi sono dati di fatto (se siete bigotti religiosi che negano l'evidenza per motivi di fede, vi pregherei di non commentare, che non ho tempo da perdere e non sto a rispondervi), abbiamo raccolto, studiato, osservato, decine di migliaia di fossili negli ultimi cent'anni (per quanto riguarda la biologia dell'evoluzione, per gli altri avvenimenti ci sono prove di altro tipo). Siamo sicuri di questi dati tanto quanto siamo sicuri che la torre Eiffel sia alta circa 300 m. Dire che la Terra abbia solo qualche migliaio di anni é un errore grande tanto quanto dire che la torre Eiffel sia alta 0.4 mm. Certo ci sono delle approssimazioni, dei dati con un po' di incertezza, che oscillano un poco, con delle barre di errore; ma questo non ne cambia la sostanziale veridicità. Anzi con l'evoluzione della nostra tecnologia siamo riusciti a creare metodologie e apparecchi capaci di misurare il tutto con una precisione assurda.
Quindi la domande che mi vengono in mente, in relazione a questa discutibile tesi, restano, chi, come e quando ci avrebbe progettati?
Attualmente, considerando i dati, le prove, i fatti, non c'è alcun motivo per pensare che un qualche creatore sia necessario. Semplicemente non ha alcun senso.
Alcune persone finiscono per vedere la conoscenza scientifica come un bazar. Ovvero quando vedono una teoria scientifica che gli fa comodo ci credono, altrimenti no. Non esiste niente di sbagliato quanto credere o non credere alla scienza. La scienza é quel poco che abbiamo capito riguardo alla realtà, e non é una questione di fede o di fiducia. La scienza va accettata, in base alle prove, alle evidenze empiriche, gli esperimenti. Chi non accetta i dati e i fatti finisce per sviluppare una visione distorta della realtà, ed é così che nascono movimenti penosi come terrapiattisti, creazionisti, no vax, complottari vari, negazionisti dell'olocausto o del cambiamento climatico… Per favore, abbiate un po' di senso critico, siate capaci di distinguere la verità dalle favole. Che poi, in caso non si sia capito, io sono un grande fan di fantasy e fantascienza. Ho una mente molto creativa e mi piace sognare ed immaginare, ma sono capace di distinguere la realtà dalla fantasia, il vero dal falso.
E poi ció che rende vera un'affermazione non é il fatto che piaccia o meno. Se a me non piacesse pagare le tasse non é che allora ne sarei esonerato. Se mi convincessi dell'inesistenza delle tasse, queste non smetterebbero di esistere magicamente. Quindi cerchiamo un po' tutti di essere meno infantili. E poi francamente, se ci ragioni un po', se la terra fosse stata progettata, se facessimo tutti parte di un grande piano, se qualcuno ci osservasse in continuazione, io inizierei a preoccuparmi. Quale entità mostruosa farebbe una cosa del genere? Uno stalker, un sadico sociopatico, un narcisista che ci guarda sempre, nei nostri momenti più intimi, che permette tutte le violenze, le guerre, gli abomini. Tra una "divinità" indifferente ed un universo indifferente, la seconda ipotesi é più confortante. Se la nostra vita non ha uno scopo predefinito vuol dire che possiamo deciderne uno noi per conto nostro, senza che un Dio fascista decida al nostro posto. Se non esiste una morale assoluta vuol dire che ognuno puó, basandosi sulla propria empatia, sul proprio buon senso, decidere che cosa é giusto per lui.
In conclusione risulta difficile pensare razionalmente che l'umanità e la Terra siano state progettate perché é un idea insensata, banale, qualcosa che potrebbe venire in mente ad un bambino pigro, e che soprattutto non é compatibile con la realtà…


venerdì 15 maggio 2020

Chi è stata l'ultima persona a vedere l'Arca dell'Alleanza sotto qualsiasi forma?


Intendiamo la grande scatola d'oro che contiene i dieci comandamenti che Dio presumibilmente ha dato a Mosè?


Indiana Jones ovviamente.
Ma parlando seriamente, se sei un cristiano ortodosso, in particolare un etiope, un ebreo etiope o uno studioso di teologia, probabilmente è stato questo ragazzo:


Quando l'ha vista l'ultima volta? Oggi.
È il guardiano della cappella di Aksum, una piccola città negli altopiani settentrionali sorvegliata da un solo monaco. Il monaco una volta entrato non la abbandona più fino al giorno in cui muore. Una volta unto, al monaco vergine è vietato uscire dalla cappella.


Gli ebrei credono che l'arca sia svanita al tempo dell'invasione babilonese nel 586 a.C.
La storia narra che la regina di Saba, che si dice provenga dall'Etiopia o dallo Yemen, lo Yemen faceva parte del regno etiope, aveva viaggiato per cercare la saggezza del re Salomone a Gerusalemme. Sulla via del ritorno, aveva avuto suo figlio chiamato Menelik.
Anni dopo, Menelik si recò a Gerusalemme per vedere suo padre. Durante il viaggio di ritorno, Salomone ordinò che i primogeniti di nobili e sacerdoti lo accompagnassero. All'insaputa di Menelik, rubarono l'Arca e la portarono con loro. Quando lo scoprì, pensò che se una cosa così potente si fosse lasciata rubare, allora significava che non volesse stare con lui. Questo accadde 3000 anni fa. Da allora risiede in un luogo sacro, custodita da una successione di sacerdoti vergini.


Nessuno tranne questo monaco può vederla.
È vero? Bene, c'è qualcosa lì dentro che motiva un giovane ad entrare e non andarsene mai più.
Hanno anche avuto l'ebraismo per mille anni prima di diventare cristiani. In altre parole, prima che l'ebraismo o il cristianesimo arrivassero in Europa. L'Etiopia li stava praticando entrambi. Rimangono ancora molti ebrei beta in Etiopia.
Inoltre lungo il percorso per il quale venne trasportata l'Arca da Gerusalemme al suo attuale luogo di riposo, furono scoperti i templi ebraici, anche in aree che oggi non hanno una cultura ebraica, come in Egitto e in Sudan. Tutti risalenti a circa 3000 anni fa. Sono stati costruiti per ospitare l'Arca durante il suo viaggio?
Quindi chissà se la storia sia vera, personalmente ritengo questa sceneggiatura migliore di quella de "I predatori dell'Arca perduta"


giovedì 14 maggio 2020

La scienza non riesce a risolvere il mistero della Sacra Sindone?


Non sono un appassionato del tema ma in passato l'ho studiato un po' per farmi una mia idea e ogni tanto cerco di tenermi aggiornato. Però sono almeno 5 anni che non ritorno sulla materia e quindi non sono aggiornato sugli ultimissimi studi.
Il dibattito scientifico è tuttora aperto su molti campi.
Dal punto di vista storico prima del 1300 le tracce sono molto flebili. Per quanto meravigli che l'ipotetica precedente esistenza di una tale reliquia non abbia lasciato testimonianze, dall'altra sappiamo la difficoltà di ritrovare documenti antichi su un oggetto che potrebbe essere stato conservato in gran segreto.


Il materiale e la finitura del lenzuolo sono compatibili con l'epoca e il luogo in cui visse Gesù e ne escluderebbero una creazione successiva. Anche i pollini e segni delle monete confermerebbero l'antichità. Naturalmente un falsario medioevale avrebbe potuto procurarsi anche questi.
Le ferite riprodotte e la posizione del corpo sono compatibili con le nostre informazioni sulla crocefissione e sulle sepolture del tempo. Non ne abbiamo un'assoluta certezza ma ne conosciamo molto più di quanto ne sapessero nel medioevo e secondo alcuni studiosi allora non avrebbero avuto competenze anatomiche sufficienti per "dipingere" in modo così preciso le macchie di sangue.
Già, il sangue: ci sono tracce di ossidi di ferro e proteine che farebbero pensare all'emoglobina, per altri si tratta di sostanze ferrose dovute al pigmento di eventuali tempere. Altri hanno dedotto che il sangue fosse del gruppo AB, ma, come ormai avrai intuito, anche queste ricerche sono contestate.
Infine i due argomenti principali, uno contro e uno pro.
Contro: la celebre datazione al C14 ha dimostrato l'origine medioevale. Altri studi dimostrerebbero che dei fattori avrebbero falsificato il risultato, come la scelta di esaminare tessuti periferici, alcune modalità di indagine e soprattutto effetti fisico-chimici dovuti all'incendio del 1532 e ai successivi restauri. Chi afferma ciò sarebbe anche riuscito a riprodurre questi fattori e ad ottenere una falsa datazione di reperti antichi.
Pro: la scienza non è stata ancora in grado di riprodurre su un telo un'immagine simile per caratteristiche fisico-chimiche a quella della Sindone. Sono state ipotizzate diverse possibili tecniche di creazione ma nessun esperimento finora vi è riuscito. Naturalmente questo non è un argomento decisivo perché la scienza non ha fretta e fra 1, 10, 100 o 1000 anni potrebbe farcela. Sorprende però che attorno al 1200 conoscessero una tecnica in grado di fare qualcosa a noi ancora impossibile. E' vero che di altri manufatti antichi non conosciamo le modalità che utilizzarono per crearli, però siamo in grado di ottenere lo stesso risultato. Per la Sindone no: non è stata dipinta ma le fibre sono state "impressionate" in modo ancora inspiegabile.


Stupisce anche che l'ipotetico falsario medioevale abbia creato un oggetto che è pienamente visibile solo con un negativo fotografico: non avrebbe avuto molto senso perché né lui né i committenti sarebbero stati in grado di apprezzarne dei dettagli a loro invisibili. Potrebbe però essere solo un effetto non voluto della misteriosa tecnica utilizzata.
Come penso hai compreso la scienza ha ancora molte questioni da risolvere. Non aiuta il fatto che l'argomento è molto controverso e qualsiasi risultato è destinato a creare polemiche e reazioni extrascientifiche. Allo stato attuale non abbiamo ancora sufficienti certezze e nessuno dovrebbe esprimersi in modo netto. Tutt'al più ciascuno dovrebbe limitarsi a … "allo stato attuale delle ricerche propendo per …".
Per non sbagliarsi la Chiesa cattolica non ci ha messo la mano sul fuoco, lasciando libera opinione ai credenti. La definisce come un'icona, un'immagine di un uomo crocefisso che ci può aiutare a comprendere come poteva apparire Gesù da morto. In fondo, come diceva Pascal, nel mondo c'è tanta luce per credere e tanto buio per non farlo.


mercoledì 13 maggio 2020

Ci fu mai qualche ebreo che si dichiarò il Messia oltre a Gesù Cristo?


In realtà ci sarebbe una lista relativamente lunga di autoproclamati (M)essia ebraici, ma mi limiterò a trattarene solo due, (meno noti), visto che entrambi appaiono nella stessa frase all'interno dell'Ulisse.


Andiamo quindi a vedere la frase in questione, in cui James Joyce cita entrambi i visionari:
'Belial! Lammlein d'Istria, il falso messia! Abulafia! Abiura!'
(la matrice e il contesto sono di carattere umoristico, l'effetto desiderato è un effetto comico; Joyce fu uno scrittore filosemita—come si evince dall'Ulisse stesso, che pubblicò quest'opera prima dell'olocausto, e i cui libri furono poi bruciati dai Nazisti nei tristemente noti falò).
Il primo ebreo a dichiararsi messia fu, a tutti gli effetti, Gesù Cristo, dopo il quale si originò una lunghissima serie di reclamanti messianici che si dilunga fino ai giorni nostri, con il pretendente Shukr Kuhayl nel ventesimo secolo, e ancora più di recente il noto Schneerson (che fu in realtà proclamato tale dai suoi seguaci, ma di fatto non si espresse esplicitamente a riguardo). Abulafia (più noto della controparte istriana, anche grazie ad Umberto Eco) visse nel tredicesimo secolo, antecedendo il Lammlein. Essi non furono quindi né i primi né gli ultimi 'aspiranti messia', anche se in effetti Abulafia fu il primo visionario messianico con un approccio cabalistico.
Abulafia fu uno studente ed insegnante provetto, che tuttavia si lasciò distrarre e scavò troppo a fondo nei misteriosi esoterismi della cabala, perdendosi nelle oscure profondità di questi ultimi. Verso la fine del tredicesimo secolo, Abulafia si recò a Roma per cercare di convertire il papa, riuscendo poi a fuggire solo per un pelo.
Dopo un ultimo manuale scritto nel 1290, le traccie di Abulafia si perdono completamente.
Laemlein è un personaggio meno noto, che io stesso incontrai non tramite la lettura di testi storici ma proprio tramite Joyce. Asher Lammlein (che dichiarò in realtà essere un araldo, un precursore del vero messia) visse nel sedicesimo secolo in Istria (la storica regione oggi parte della Croazia) dove predicò mitzvah caritatevole, penitenza ed asceticismo, promettendo l'arrivo del messia entro sei mesi di buone azioni.
Lammlein fu influenzato dal ben più noto Abarbanel (un erudito miliardario proschiavitù di origine iberica che si dice riuscì quasi a comprare l'annullamento di Alhambra da re Ferdinando) che positò l'arrivo di un messia che avrebbe unito musulmani ed ebrei contro i cristiani, sconfitto questi ultimi, ridato Gerusalemme agli ebrei, e dominato il mondo. Abarbanel aveva datato l'arrivo di questo messia al 1503 o 1531, il che avrebbe quindi infulenzato le predicazioni e proselitismo sfrenato dell'altrettanto folgorato Laemlein, nel 1502—non è da escludere vi sia stato anche un incontro tra i due, facilitato dalla vicinanza geografica delle rispettive zone di residenza (l'uno in Istria, l'altro a Venezia) e dalla connazionalità delle stesse.
Lammlein riuscì a crearsi un gran seguito, convertendo sia gli austriaci che moltissimi italiani (l'istria, dopotutto, era in quel periodo divisa proprio tra La Serenissima e gli Asburgo). Si racconta una storia secondo la quale suo nonno ad un certo punto avrebbe distrutto il proprio forno destinato alla cottura di pane azzimo perché "Entro la prossima pasqua [ebraica], sarò con il messia in Palestina". Come Abulafia, Laemlein scomparì poi nel nulla, subito dopo la fine del periodo di penitenza.
Il periodo in cui Lammlein ed Abarbanel vissero (così come David Reubeni e Sabbatai Zevi) fu anche il periodo di massimo entusiasmo mistico e concetrazione di visionari ebraici, e questo fa totalmente senso quando si prende in considerazione lo sfondo storico: tutti questi visionari vissero durante o poco dopo l'espulsione (finale ed ufficiale) degli ebrei di Spagna, nel 1492, prima della quale (in Iberia come nel resto d’Europa) si erano già verificati diversi pogrom. Allo stesso modo, Abulafia nacque meno di un secolo e mezzo dopo il massacro della Renania, ne testimoniò altri minori, e visse per vedere gli ebrei espulsi dall’Inghilterra.
Tutti questi visionari vissero quindi in un periodo estremamente drammatico per la comunità ebraica, cui non seguì un periodo di stabilizzazione, e dopo i cui tragici eventi gli ebrei si ritrovarono per giunta senza spalle liberiste o progressistiche su cui contare (se non, forse—per quanto ad alcuni di voi potrà risultare difficile crederlo; avendone ben donde, considerato il trattamento riservato dai turchi ad altre etnie e religioni, specialmente nell'ultimo periodo imperiale—per quelli che riuscirono a raggiungere l'Impero Ottomano, dove gli ebrei furono ben accolti e prosperarono, assumendo controllo commerciale ed economico del paese, possedendone le banche e gestendone i beni).
Questo periodo di sofferenza potrebbe quindi essere stato la causa di questo fervore, e del seguito questi visionari riuscirono a crearsi; un seguito composto, per lo più, da giudei avviliti, e pertanto bisognosi di una nuova speranza.



martedì 12 maggio 2020

Anomalia del Mar Baltico

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Per anomalia del Mar Baltico si intende un'immagine criptica registrata dai sonar della spedizione di Ocean X Team: un gruppo di subacquei professionisti e cercatori di tesori sommersi guidati dai svedesi Peter Lindberg e Dennis Åsberg. L’immagine mostra una struttura sul fondale a nord del Mar Baltico, al centro del Golfo di Botnia, che possibilmente ricorda la forma di un disco volante sommerso. Negli anni successivi al ritrovamento numerosi esperti hanno affermato che più probabilmente si tratta di una formazione geologica.


Ocean X Team

Nel 1994 il cercatore di tesori sommersi Peter Lindberg ricevette informazioni a proposito ocean X Team di un relitto affondato al cui interno dovevano esserci bottiglie di champagne e cognac molto prestigiose. Iniziò cosi la ricerca che nel 1997 portò al ritrovamento della goletta svedese Jönköping, affondata nel 1916 da un sottomarino tedesco. La stiva dell’imbarcazione richiudeva 2400 bottiglie di champagne Heidsieck & Co MONOPOLE Gôut Americain perfettamente conservato. Le bottiglie vennero vendute ad un prezzo di 2.200 £ l’una; oggi avrebbero un valore che ammonta ai 21.000 € l’una. Negli anni successivi Lindeberg insieme all’amico e imprenditore Dennis Åsberg fonda l'Ocean X Team, una compagnia di esplorazioni subacquee.



L'anomalia

Durante una spedizione nel Mar Baltico il 19 giugno 2011, la squadra di cercatori si imbatte in un immagine poco chiara registrata dai sonar usati per scandagliare il fondale marino. Sui monitor compare infatti una struttura di forma quasi perfettamente circolare, con un diametro di quasi 55 metri, a più di 80 metri di profondità. In più la squadra afferma che apparentemente l'oggetto crea interferenza con numerose apparecchiature elettroniche. Dopo il ritorno a alla base di Stoccolma, il gruppo analizza per settimane le immagini, senza poter dare una spiegazione sulla natura dell’oggetto. Secondo Lindberg e Åsberg questo avrebbe potuto essere di fabbricazione artificiale. Durante tutto questo processo il ritrovamento viene tenuto segreto per volontà dei due, ma non riuscendo a trovare risposte esaurienti alle loro domande, decidono di pubblicare la notizia sui giornali svedesi. In pochi mesi la notorietà dell'anomalia arriva in tutto il mondo e l'Ocean X Team decide di organizzare una nuova spedizione per analizzare più a fondo la natura dell'oggetto. Un anno dopo aver incontrato per la prima volta l’anomalia, il 1 giugno 2012, Ocean X Team riesce a salpare insieme a una squadra di tecnici e subacquei, con l'obbiettivo di recuperare dei frammenti e poterli analizzare. L'impresa viene subito interrotta da una tempesta che ritarda la partenza. Successivamente il sonar utilizzato per scandagliare il fondale viene perso in mare, costringendo il gruppo a fermarsi per cercarlo con l'aiuto di un sottomarino a comando remoto. Dopo il suo ritrovamento e l'intervento di tecnici per poterlo riparare, la spedizione continua. Una volta trovato il punto preciso dove si trova l'anomalia viene recuperato un frammento di fondale. Una volta assicuratisi della mancanza di radiazioni, il gruppo decide di far immergere due subacquei. Questi devono essere altamente qualificati, in grado di potersi addentrare ad una profondità di quasi 90 metri e ad una temperatura che si aggira intorno ai 6° C. Ulteriori accertamenti prima dell'immersione portano il gruppo a scoprire che la temperatura dell'acqua sopra l'anomalia risulta ancora minore rispetto al normale, circa -1° C, rendendo l'immersione ancora più pericolosa. Il sommozzatore professionista Stefan Hogeborn e il suo secondo si preparano per un'immersione della durata di due ore nelle profonde e scure acque del Mar Baltico. La loro testimonianza ci racconta di una struttura che sembra essere fatta di cemento ma che al contatto cambia colore diventando nera. Dopo aver raccolto campioni da poter analizzare in laboratorio, i due sommozzatori devono tornare in superficie dopo solo 10 minuti, per motivi di sicurezza. Nonostante essersi avvicinati così tanto all'oggetto, il gruppo di cercatori di tesori sommersi rimane comunque senza risposte certe, ribadendo che secondo loro non si tratta di una formazione naturale, soprattutto a causa delle inspiegabili interferenze provoca dall'oggetto in un raggio che arriva a misurare i 200 metri.

Teorie

Dopo la pubblicazione da parte dell'Ocean X Team della notizia riguardante le criptiche immagini dei sonar, la risposta mediatica fu mondiale e le teorie sviluppate dai loro seguaci e non erano molteplici. Le principali sono tre:



Extraterrestre

L’idea che esseri extraterrestri possano essere venuti in contatto con la Terra non è nuova e vedendo le immagini che raffigurano l’anomalia, è facile comprendere come molte persone vedano nelle sue linee e nei suoi contorni una navicella spaziale proveniente da un altro mondo. La somiglianza con il disegno della famosa Millenium Falcon, ovvero l’astronave dell’universo di Guerre Stellari ha portato grande popolarità alla teoria. In più le grandi dimensioni e la sua posizione fanno pensare ad un intervento sovrumano. I sommozzatori inoltre affermano della presenza di una "pista" al cui termine troviamo proprio l'anomalia.

Di produzione umana

Tra i seguaci dell'Ocean X Team si è anche divulgata l’idea che l’anomalia possa essere una produzione del tutto umana, descrivendola come una Stonehenge sommersa. Altre teorie rimandano invece a strutture moderne come la nave da guerra russa Novgorod o la navicella spaziale Hanebu costruita dai nazisti ma di cui non è mai stata provata l’esistenza vera e propria. Proprio a quest’ultima teoria si riallaccia una nuova possibile spiegazione sulla natura dell’oggetto in questione, data dall’ex ufficiale della Marina svedese Anders Autellus. Questi si dice sicuro di poter affermare che si tratta di un arma segreta nazista, di tecnologia sconosciuta, risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Il suo principale compito era quello di rendere complicata la navigazione ai sottomarini nemici, principalmente britannici e sovietici. La struttura , in doppio strato di cemento armato, era stata dotata di una rete metallica - erosa dal tempo - che serviva per bloccare i sonar. Lo stesso Stefan Hogeborn, il sommozzatore che più di tutti si è avvicinato all’oggetto, sembra essere d’accordo con questa teoria in quanto spiegherebbe la posizione dell’anomalia proprio al centro delle rotte navali.

Fenomeno naturale

Un’altra teoria popolarizzata su internet suggerisce che si possa trattare di un meteorite ma il colore e la consistenza dei campioni rinvenuti dalla squadra dell'Ocean X Team sembra invece confermare che si tratta di roccia vulcanica, come confermato da Volker Brüchert, professore di geologia all’Università di Stoccolma. Questo dettaglio comunque non risponde a tutte le domande, in quanto non è normale che si trovino rocce vulcaniche nelle profondità del Mar Baltico, ma la teoria più ragionevole è che probabilmente siano stati spostate lì dal movimento dei ghiacciai. Non si può però dire di aver risolto il mistero dato che il campione proveniva dalla superficie dell’oggetto, che potrebbe non coincidere con il suo interno.

Critiche

La bassa risoluzione delle immagini dei sonar e l'ambiguità delle dichiarazioni rilasciate dall'Ocean X Team hanno portato critiche al gruppo, facendo pensare ad alcuni che si tratti in realtà di una montatura. La cattiva pubblicità e la diffusione di questo tipo di notizie ha fatto si che i piani dei cercatori di ritornare in mare per indagare più a fondo andassero in fumo a causa della mancanza di sponsor e fondi.

 
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