martedì 22 febbraio 2022

Praticare la Magia Nera

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C'è forse qualcuno che ti sta ostacolando, che ti impedisce di realizzare i tuoi sogni o di ottenere ciò che vuoi? Quando tutte le altre tattiche falliscono, puoi usare la magia nera per raggiungere il risultato desiderato. La magia nera è alimentata da spiriti e forze potenti, quindi è importante sapere che cosa vuoi ottenere prima di iniziare a lanciare incantesimi o eseguire malefici, altrimenti potresti essere tu quello che viene danneggiato. Se vuoi imparare a usare la magia nera per cambiare il corso del tuo futuro, continua a leggere.

Capire la Magia Nera

1 Valuta il risultato che vuoi ottenere. Quali problemi ti stanno influenzando così tanto da voler usare la magia nera per porvi rimedio? La magia nera è considerata un'arte oscura perché viene praticata per ottenere ciò che si desidera attraverso il controllo di qualcun altro. Se il tuo scopo è quello di aiutare gli altri o arrivare a qualche forma di pace e di giustizia, informati in merito alla magia bianca. Se invece vuoi praticare la magia per ottenere un guadagno personale, la magia nera è ciò che fa per te. Ecco alcuni motivi per cui le persone usano la magia nera.
Per mantenere qualcuno al suo posto. Se qualcuno ti sta danneggiando e vuoi fermarlo, puoi fare un incantesimo per bloccare le sue azioni.
Per indurre qualcuno a essere attratto da te. Gli incantesimi d'amore sono tra i più popolari quando si tratta di magia nera.
Per raggiungere l'immortalità o migliorare la salute.
Per comunicare con i morti.

2 Impara gli elementi di base di un rituale di magia nera. Il rituale da eseguire per la magia nera dipende dipende da ciò che vuoi ottenere. Ne esistono diversi per ogni cosa, dal lanciare un incantesimo per diventare ricco, o per resuscitare i morti. Quasi tutti, comunque, prevedono i seguenti elementi:
La scelta di un sito per lanciare una maledizione o un incantesimo.
Un cerchio disegnato sul sito scelto e un pentacolo raffigurato all'interno. Viene anche chiamato "cerchio del potere".
Candele, erbe, cristalli, ciondoli e altri materiali che vengono usati per aiutare a evocare gli spiriti.
Parole potenti (rilevanti per il particolare risultato che desideri ottenere) che vengono ripetute 3 volte.

3 Comprendi gli incantesimi e le maledizioni. A parte il classico rituale, ci sono altri modi per eseguire la magia nera. Lo scopo di una maledizione o di un incantesimo è quello di portare sfortuna a un'altra persona o di farle fare ciò che vuoi tu. Fai molta attenzione quando li esegui. Devi decidere tu se le ragioni per voler portare sfortuna a un'altra persona sono davvero valide. Devi usare il tuo potere con saggezza.

4 Assicurati di essere disposto ad affrontare le conseguenze. Risvegliare le forze delle tenebre può essere una cosa molto seria e non dovrebbe essere fatta con leggerezza. La triplice legge (la Rede Wicca) afferma che ciò che fai agli altri torna a te 3 volte. Sei davvero così motivato a praticare la magia nera da essere disposto ad accettare che ti si ritorca contro? Assicurati che il risultato che speri di ottenere valga davvero la pena.

Eseguire il Rituale

1 Disegna un cerchio con un pentacolo all'interno. Questo potente simbolo è presente nella maggior parte dei rituali di magia nera. Tradizionalmente viene disegnato nella terra con una bacchetta ricavata da legno di nocciolo. Puoi usare un bastoncino o un altro strumento per disegnare il simbolo, se non riesci a procurartene uno in legno di nocciolo. Scegli un luogo strategico in modo che il tuo incantesimo abbia le migliori possibilità di essere efficace.
Gli spiriti hanno maggiori difficoltà a visitare un luogo popolato da molta gente, quindi scegli un posto nei boschi o in un'altra zona isolata.
Il cimitero è il tipico luogo che viene scelto quando si vogliono evocare i morti.

2 Entra nel cerchio del potere. Una volta dentro, raccogli tutta la concentrazione e l'energia possibile. Hai bisogno di tutte le tue forze interiori per riuscire a completare l'incantesimo. Non lasciarti distrarre.

3 Recita le parole associate all'incantesimo che desideri fare. Ogni rituale ha diverse parole di potere che vengono recitate per ottenere ciò che si vuole. Se evochi un demone o qualche altro spirito, devi conoscere il suo vero nome per fare in modo che l'incantesimo funzioni.
Sappi che non c'è alcuna magia che funziona per portarti il vero amore, o per darti l'immortalità, o cose simili. Fai le tue ricerche per trovare un incantesimo, o scrivine uno tu, se vuoi.

4 Scrivi l'incantesimo nel tuo grimorio. Il grimorio è una sorta di libro di testo per gli incantesimi, con le istruzioni su come usare la magia nera.

5 Preparati ai risultati che otterrai. Se l'incantesimo funziona, il risultato desiderato avrà effetto. Preparati per questo e anche per il male che potrebbe arrivare.
Se hai evocato un demonio o uno spirito del male, trattalo con rispetto. Queste creature non sono necessariamente leali con chi le ha riportate alla luce.

Fare un Maleficio

1 Prepara un pupazzo. Scegli del tessuto nero e tagliane due strati dandogli la forma di una piccola persona. La forma dovrebbe essere vagamente simile alla persona a cui vuoi fare la stregoneria. Cuci i bordi tra loro, ma lascia la parte superiore della testa aperta.
Un tessuto nero è meglio, ma se non ne hai a disposizione puoi usarne uno di un altro colore.
Il fantoccio deve essere realizzato solo con materiali naturali. Non usare poliestere o altri tessuti sintetici; l'energia della magia nera non si conduce facilmente attraverso materiali artificiali.

2 Riempi il pupazzo. Riempilo con terra, alcuni cristalli potenti e i capelli e i ritagli di unghie della persona a cui vuoi lanciare la maledizione. Infine cuci la cima della testa e chiudi il fantoccio.

3 Prepara un cerchio sacro. Traccia un cerchio con il gesso o un bastone, quindi disegnaci all'interno un pentacolo. In alternativa puoi disegnare un cerchio sacro su un pezzo di carta grande abbastanza da poterci stare sopra in piedi. Accendi delle candele tutto intorno al cerchio prima di entrarci.

4 Mettiti nel cerchio e pronuncia le parole del tuo incantesimo verso il pupazzo. Ripeti le parole di potere 3 volte. Ecco alcuni esempi di frasi che puoi recitare per fare il tuo maleficio:
Per lanciare un incantesimo vincolante e impedire alla persona di prendere iniziative, ripeti: "Lego i tuoi piedi che vogliono venire da me per farmi del male. Lego le tue mani che vogliono raggiungermi per farmi del male. Chiudo la tua bocca che vuole dire cose che mi danneggiano. Blocco la tua mente che vuole inviare energie per farmi del male". Pronuncia queste frasi mentre avvolgi il pupazzo in un nastro nero.
Per lanciare un incantesimo d'amore su qualcuno che desideri, pronuncia le parole: "Illumina la fiamma. Accendi il fuoco. Il rosso è il colore del desiderio".

5 Lascia bruciare le candele. Una volta bruciate completamente, l'incantesimo è stato lanciato.

Consigli
Consulta un esperto professionista di magia nera.
Sii coerente e rispetta le tue credenze e tradizioni.
Per divertirti puoi creare le tue proprie magie. Questo le rende molto più personali, anche se a volte risulteranno inefficaci.

Avvertenze
Potresti non essere in grado di fermare ciò che hai avviato: procedi con cautela! Non avere nessun rimpianto delle tue azioni, altrimenti ti porteranno alla distruzione.
Sii preparato al fatto che il male potrebbe venire a bussare alla tua porta.

lunedì 21 febbraio 2022

Superstizione

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La superstizione è una credenza di natura irrazionale che può influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che la fanno propria. Generalmente si concreta nel convincimento che gli eventi futuri possano essere influenzati da particolari comportamenti senza che si possa dimostrare o anche solo ragionevolmente desumere una relazione causale.
Il termine deriva dal latino superstitiònem, composto da sùper (sopra) e stìtio (stato), sulla base di "stàre" o "sìstere"; venne impiegato da Cicerone nel De natura deorum per indicare la devozione patologica di chi trascorre le giornate rivolgendo alla divinità preghiere, voti e sacrifici, affinché serbi i suoi figli "superstiti" (cioè sani e salvi). Da qui il termine, come espressione di atteggiamento di pavido uso del soprannaturale con lo scopo di scamparla.
Dalle varie dottrine religiose vengono normalmente bollate come superstizioni le teorie e credenze non condivise, oppure desuete o divenute palesemente inaccettabili.
Albert Einstein, ad esempio, partendo dalla religione ebraica, affermò quanto segue sulle religioni in generale:
«La religione ebraica, come tutte le altre, è un'incarnazione delle più puerili superstizioni»
I termini religione e superstizione hanno portato, in alcuni casi anche a problematiche di tipo traduttivo. Ad esempio, nel De Rerum Natura di Lucrezio – che la considerava un instrumentum regni – è presente il seguente passo:
«Humana ante oculos foede cum vita iaceret in terris, oppressa gravi sub religione quae caput a caeli regionibus ostendebat
Trad. Mentre l’umanità vergognosamente giaceva sulla terra davanti agli occhi (di tutti) oppressa sotto il grave peso della superstizione, che dalle regioni del cielo mostrava il suo capo»
Mentre secondo alcuni la traduzione corretta è quella più fedele alle parole del testo originale, pertanto “religione”, per altri la parola sarebbe da tradurre col termine “superstizione” sostenendo che per l'autore le religioni equivalgono a superstizioni. Tradurre la parola con superstizione, tuttavia, farebbe perdere il rapporto originale tra il significante “religione” e il significato che l'autore attribuiva alla stessa. Spesso nelle superstizioni è possibile riconoscere il persistere (eventualmente in forma modificata) di credenze pseudoscientifiche non più compatibili con le conoscenze scientifiche. Questa persistenza dà l'idea della forza della superstizione e dei modi in cui si radica nelle credenze popolari.
A partire dal XIX secolo la superstizione è divenuta terreno di una serie di studi psicologici. La cosiddetta “superstizione eccessiva” diviene sintomo del disturbo ossessivo-compulsivo, un disordine psichico e comportamentale.
Inoltre, da uno studio condotto dal Dipartimento di Psicologia Generale, Università degli Studi di Padova, si deduce che la superstizione potrebbe offrire un'inefficiente strategia di coping nel fronteggiare incertezze e pericoli e, dunque, agisca in maniera sinergica con nozioni alterate e ipertrofiche di responsabilità, ipervalutazione del rischio e intolleranza verso l'eventuale mancanza di certezze.
Le superstizioni percorrono i millenni e hanno interessato tutti i popoli antichi. Per quanto riguarda i Romani, Marco Tullio Cicerone così scriveva nel De divinatione (II, XXIV):
«Assai spiritoso è il vecchio motto di Catone che affermava di meravigliarsi che un aruspice non si mettesse a ridere ogni volta che vedeva un altro aruspice. Quante sono le cose predette da essi che sono poi accadute? E se qualcuna si è verificata, quali prove ci sono contro l'eventualità che essa sia accaduta per caso? Il re Prusia, allorché Annibale, esule presso di lui, lo esortava a far guerra a oltranza, diceva di non volersi arrischiare, perché l'esame delle viscere lo dissuadeva. “Dici sul serio?” esclamò Annibale, ”preferisci dar retta a un pezzetto di carne di vitella che a un vecchio condottiero?”. Anche Cesare, dissuaso dal grande aruspice dall'imbarcarsi per l'Africa prima del solstizio d'inverno, non si imbarcò egualmente? Se non l'avesse fatto le truppe dei suoi nemici avrebbero avuto il tempo di concentrarsi in un solo luogo. Dovrei mettermi a fare l'elenco (che sarebbe davvero infinito) dei responsi degli aruspici senza alcun effetto o addirittura opposto alle previsioni?»

Nonostante la condanna implicita della cultura moderna verso la superstizione, molte credenze di questo genere sono estremamente diffuse anche nella società occidentale e persino favorite dai mezzi di comunicazione di massa. È il caso, ad esempio, dell'astrologia dell'oroscopo, una pratica divinatoria.
La superstizione è anche molto diffusa, in genere, nella pratica del gioco d'azzardo, in particolare di quelli basati esclusivamente sul caso, dalla roulette alle lotterie. Anche in questo caso la cultura dei media (e non solo) non contrasta la superstizione, anzi, spesso la coltiva. Si può citare per esempio il caso dei numeri "ritardatari" nel gioco del lotto, che vengono ampiamente segnalati dai media con l'implicita (talvolta esplicita) indicazione che siano i numeri che hanno maggiori probabilità di essere estratti, il che va apertamente contro le leggi del calcolo delle probabilità e la semplice logica (significherebbe riconoscere che i bussolotti conserverebbero memoria delle estrazioni pregresse). In casi del genere, tali credenze superstiziose vengono rivestite di credibilità attraverso il riferimento improprio a leggi matematiche e scientifiche (come la legge dei grandi numeri).

domenica 20 febbraio 2022

Usare la Magia e Addentrarsi nell'Occulto

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Nella nostra società, il mondo dell'occulto viene contemporaneamente vituperato e riverito. Pieno di misteri, il mondo occulto è stato esposto per migliaia di anni alle proteste dogmatiche delle religioni intolleranti e della scienza. Grazie a questo post, anche tu potrai finalmente entrare nel misterioso mondo della magia e dell'occulto.

1 Entra in sintonia. Per avere successo nel mondo della magia, devi essere in completa sintonia con il tuo corpo e con la tua mente. Se possibile, medita quotidianamente per calmare la mente.

2 Sviluppa le tue percezioni magiche. Per muoverti correttamente nel mondo della magia, devi acquisire una comprensione delle forze con cui ti stai confrontando. Informati in merito ad alcuni concetti importanti come il chi, i chakras , Od Ob e Aur, la luce astrale e la forza vitale, e cerca di acuire le tue intuizioni in merito. A lungo termine, punta a sviluppare le facoltà psichiche della chiaroveggenza, chiaroudienza e chiarosentenza per essere certo di riuscire a padroneggiare le forze metafisiche. Medita.

3 Decidi quello che desideri. Un buon incantesimo dovrebbe avere un intento ben formato per essere pienamente consci dei possibili risultati. Pensa chiaramente a cosa desideri che accada, ed assicurati che sia un desiderio realizzabile. Nei primi mesi di pratica non occuparti di cose troppo grandi per la tua preparazione pretendendo ad esempio di dar vita ai tuoni.

4 Crea un piano. Crea una descrizione generale dei passaggi necessari all'esecuzione del tuo incantesimo. Generalmente dovrai includere l'acquisizione dell'energia, la focalizzazione della volontà, e la canalizzazione dell'energia verso la volontà. Tuttavia potrai inserire anche un'evocazione di spiriti, demoni, angeli e esseri divini, ed il disegno di circoli protettivi per gli atti più pericolosi.

5 Sintetizza il tuo piano. Applica il principio del Rasoio di Occam al piano del tuo incantesimo o del tuo rituale. Elimina ciò che non è necessario. Assicurati che ogni cosa che fai abbia uno scopo per non lasciarti distrarre ed accertati che i passaggi del tuo piano siano specifici per evitare di tralasciare qualcosa di importante.

6 Procurati il materiale. Alcuni rituali prevedono l'uso di oggetti significativi come punto di focalizzazione per la mente o come simbolo della presenza di forze superiori. Altri incantesimi invece, richiedono la sola concentrazione della volontà (potrebbe trattarsi di un grado di difficoltà maggiore). Assicurati di procurarti con anticipo tutto il materiale e gli oggetti necessari.
Gli oggetti cerimoniali possono includere: candele, spade, bacchette, coppe, dischi, ciondoli, carte e toghe speciali.

7 Esegui l'incantesimo. Segui meticolosamente e con fiducia i passaggi descritti nel tuo piano, ed attendi la manifestazione dei risultati. Non lasciarti frustrare se non accade qualcosa immediatamente, anche gli incantesimi più semplici possono richiedere giorni di pratica da parte di un principiante e perfino manifestarsi in forme inaspettate.

8 Tieni un diario e registra il procedimento, l'esecuzione e gli eventuali risultati dei tuoi incantesimi. Diventerà il tuo "Libro delle ombre."

9 Fai pratica. I più grandi maghi esistiti hanno dedicato le loro vite al mondo dell'occulto. I più grandi maghi hanno trascorso le loro vita praticando la magia. Dedica alle pratiche magiche almeno un'ora al giorno.

10 Valuta e correggi. Di tanto in tanto, osserva con occhio critico te stesso e le tue credenze e pratiche metafisiche. Datti l'obiettivo di affinare e perfezionare continuamente le tue capacità per diventare una persona meritevole delle pratiche magiche, per garantire efficacia e semplicità alle tue tecniche e alle tue pratiche e per non soccombere mai alla delusione o all'ossessione.

Consigli
Dormi a sufficienza ed annota i tuoi sogni.
Registra sempre incantesimi e rituali nel tuo libro. In questo modo potrai perfezionarli nel tempo.
Bevi molta acqua, è salutare e ti chiarirà mente e corpo.
Prova ad instillare un'ampia varietà di simboli nel tuo subconscio leggendo i dizionari dei simboli dall'inizio alla fine. Ti aiuteranno ad interpretare ogni evento strano ed ogni impressione ricevuta.
Se possibile, valuta di unirti ad un gruppo di pratiche magiche. In questo caso assicurati di condividerne i principi ed i fondamenti per non essere mal rappresentato.
Anche se nei tuoi rituali magici non fai uso di oggetti (anche se fai un uso diretto della magia), può essere utile iniziare utilizzando un punto su cui concentrare l'energia, come una bacchetta magica.
Potresti pensare che sia fantastico parlare a chiunque di occulto e magia, ma è più producente rifletterci nella tua intimità o condividere i tuoi pensieri con coloro che sapranno prenderti sul serio.
Avvertenze
Valuta di imparare diversi mantra per calmare le emozioni negative, in special modo la paura, che può apparire piuttosto frequentemente e senza preavviso per le persone inesperte.
Considera la possibilità del Karma, ed astieniti dalle cattiverie evidenti.
Impara a bandire le forze specifiche prima di eseguire evocazioni, invocazioni o altri riti magici che includano il contatto con un'entità. Il "Rituale di Bando del Pentagramma Minore" è uno dei più comuni e, secondo alcuni, più efficaci.
Stai sempre attento alla possibilità di essere vittima di delusioni o ossessioni. Un mago ideale vede la Verità, quindi evita a tutti i costi di mentire a te stesso. Rileggi il passaggio 10.
Non tentare di eseguire rituali magici fuori dalla tua portata, lo sforzo potrebbe sfinirti emotivamente, mentalmente ed anche fisicamente.

Non permettere che le entità invocate ti scappino di mano. Ricorda che detieni sempre il controllo.

sabato 19 febbraio 2022

Paranormale

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Il termine paranormale si applica a quei fenomeni (detti anche anomali) che risultano contrari alle leggi della fisica e agli assunti scientifici e che, se misurati secondo il metodo scientifico, sono risultati inesistenti o, nel caso di fenomeno esistente, comunque spiegabili sulla base delle conoscenze attuali.
Secondo i parapsicologi, invece, esisterebbero fenomeni non spiegabili in base alle leggi scientifiche attuali e la maggioranza dei parapsicologi si aspetta che future ricerche spieghino queste anomalie anche se ritengono che non saranno spiegabili fino a che non verrà operata una rivoluzione nella scienza attuale. La definizione di fenomeno anomalo è data dagli stessi parapsicologi poiché si tratterebbe di fenomeni difficilmente spiegabili sulla base dei modelli scientifici attuali.
La scienza non riconosce l'esistenza del paranormale, i cui fenomeni sono, ad oggi, non provati. Le associazioni che conducono ricerche e operano controlli sui presunti fenomeni paranormali, come l'italiana CICAP, hanno analoga posizione rilevando come ad oggi nessun fenomeno paranormale è mai stato provato come esistente.
Non esiste di fatto una definizione rigorosa e universalmente condivisa del termine. Alcuni lo usano soltanto per indicare il campo di studio della parapsicologia, cioè le cosiddette "percezioni extrasensoriali" come telepatia, chiaroveggenza, precognizione, i presunti "poteri della mente" come telecinesi e pirocinesi e le manifestazioni di fantasmi. In genere, però, la parola "paranormale" viene usata in senso più ampio, per comprendere tutti i fenomeni considerati scientificamente inattendibili o inspiegabili, come le esperienze extracorporee, il triangolo delle Bermude, i miracoli, i poteri dei fachiri, eccetera. Il Journal of Parapsychology definisce come "paranormale" «qualsiasi fenomeno che in uno o più aspetti superi i limiti di ciò che è considerato fisicamente possibile secondo le assunzioni scientifiche del momento».
L'altra caratteristica che accomuna i presunti fenomeni paranormali è la mancanza di prove oggettive a sostegno della loro effettiva esistenza: vengono riferiti numerosissimi esempi di tali anomalie, ma si tratta in genere di testimonianze non documentate oppure di esperimenti eseguiti in modo non abbastanza rigoroso da poter escludere imbrogli o autosuggestione. Le cause per cui molto spesso si parla erroneamente di fenomeni paranormali sono sostanzialmente tre:
  • fenomeni naturali scambiati per soprannaturali: ad esempio, fenomeni atmosferici o velivoli terrestri scambiati per UFO, oppure fenomeni poco noti (come i fulmini globulari) o controintuitivi e quindi considerati erroneamente inspiegabili: ad esempio, le cosiddette salite in discesa
  • autosuggestione: ad esempio, persone che in buona fede si convincono di avere facoltà telepatiche
  • falsi fenomeni paranormali prodotti con l'inganno: ad esempio, i fenomeni di spiritismo prodotti dalle sorelle Fox.
Alcuni fenomeni anomali si collocano all'interno di quella che è stata chiamata scienza patologica, cioè quelle idee delle quali “non ci si riesce a liberare”, anche molto tempo dopo essere state dichiarate erronee dalla maggior parte degli studiosi di un dato settore.
Ricerche sul paranormale sono condotte dai parapsicologi. La parapsicologia iniziò a utilizzare un approccio sperimentale già negli anni trenta con Joseph Rhine. Tra gli anni cinquanta e gli anni settanta nacquero diversi centri di ricerca anche in seno alle università. Dagli anni settanta in poi la considerazione per le ricerche sul paranormale è andata via via scemando. Le ricerche furono considerate inconcludenti e i parapsicologi si trovarono di fronte alla forte opposizione dei loro colleghi accademici. Alcuni effetti che sembravano essere paranormali, ad esempio l'effetto Kirlian, scomparvero quando furono testati sotto stretti controllo. Molti laboratori di ricerca statunitensi furono chiusi. Dopo ventotto anni di ricerche il Princeton Engineering Anomalies Research Laboratory ha chiuso i propri laboratori nel 2007.
Le differenze tra paranormale e religione vanno innanzitutto ricerca sul piano empirico: mentre le affermazione relative al paranormale si riferiscono al mondo fisico e quindi possono essere oggetto di indagine scientifica, la religione appartiene al mondo della metafisica e quindi non suscettibile di indagine
Nonostante questo i due campi spesso si toccano senza necessariamente incontrarsi: davanti al rito religioso, ad esempio, dell'eucaristia, nella transustanziazione, la chiesa cattolica afferma « la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del Suo Sangue », sebbene «Tuttavia, le caratteristiche sensibili del pane e del vino, cioè le "specie eucaristiche", rimangono inalterate. » (Compendio al catechismo della Chiesa cattolica). L'essenza stessa di tale rito trova in ogni caso il proprio fondamento nella fede, più che nell'analisi scientifica.
In taluni casi tuttavia possono esservi punti di contatto tra paranormale e alcuni fenomeni religiosi (cosiddetto paranormale religioso) come ad esempio i miracoli, in questi casi si tratta di fenomeni empirici (e come tali suscettibili di indagine scientifica) ai quali la religione attribuisce determinate cause e significati
Nel linguaggio corrente si tendono a confondere i fenomeni scientificamente non spiegati con i fenomeni paranormali.
Esiste invece una netta differenza fra questi due concetti. I primi sono quei fenomeni (biologici, fisici eccetera), osservabili anche in condizioni scientificamente controllate, ai quali però la scienza finora non è stata in grado di dare una spiegazione (per esempio: siamo in grado di descrivere i fulmini globulari e il loro comportamento, ma non sappiamo ancora spiegare il modo in cui si formano). I secondi sono invece fenomeni che nonostante le numerosissime affermazioni contrarie, non sono stati mai finora osservati in condizioni scientificamente controllate, soprattutto per quanto riguarda la ripetibilità degli esperimenti.
La differenza non corre affatto, come si crede spesso, tra fenomeni "non ancora spiegati" e fenomeni "inspiegabili tout-court". È proprio l'osservazione di fatti veri non spiegati che ha sempre portato evoluzione nelle teorie scientifiche (si pensi ad esempio alle osservazioni che hanno portato alla formulazione della teoria della Meccanica Quantistica).
Viceversa, numerosissimi fenomeni "paranormali" sono in realtà spiegabilissimi in base alle conoscenza scientifiche (e in certi casi anche banali trucchi di illusionismo). In genere, al crescere del controllo dell'esperimento per prevenire errori o frodi, i fenomeni paranormali diminuiscono di frequenza, fino a scomparire del tutto quando si applica un controllo scientifico rigoroso.
La differenza tra "scientifico" e "non scientifico" corre quindi tra fenomeni osservabili in condizioni scientificamente controllate, e fenomeni non osservabili in tali condizioni, e non tra fenomeni "spiegabili" e "inspiegabili".
Un secondo errore comune consiste nella credenza per cui la scienza rifiuta ciò che non può capire. Al contrario, la scienza esiste per investigare esattamente quel che non si sa (ancora) spiegare. Lo scienziato che riuscisse a riprodurre un fenomeno di telecinesi, o di telepatia, o di precognizione, diverrebbe non solo famoso, ma soprattutto ricchissimo. Non è quindi credibile che esista, come affermano coloro che credono nel paranormale, una "congiura" fra gli scienziati per mettere a tacere i risultati favorevoli alle teorie parapsicologiche.
La tesi di chi crede nei fenomeni paranormali è che tra gli scienziati sia molto diffuso uno scetticismo aprioristico, ossia una tesi preconcetta secondo cui il paranormale non può esistere. Da parte loro gli scettici fanno notare che su taluni effetti (ad es. "Effetto Marte" di Gauquelin) anche gli stessi parapsicologi (dopo anche 15 anni di studi) hanno dovuto convenire sull'assenza di fenomeni anomali. Più semplicemente la scienza non riesce a trovare alcun vero fenomeno paranormale da spiegare [...] la telepatia, la psicocinesi, o la chiaroveggenza non sono 'inspiegabili', sono molto più banalmente non-accaduti, nel senso che tali fenomeni non si sono mai verificati in condizioni di controllo.
Fenomeni ed eventi considerati un tempo "paranormali" (come il fulmine) fanno oggi parte del campo di studio "normale" della scienza, mentre discipline che erano considerate un tempo assolutamente scientifiche sono passate nel campo del "paranormale" nella misura in cui non sono state più in grado di rispondere ai criteri minimi di verificabilità richiesti da nuovi concetti di scienza. Un esempio di tale tipo è l'astrologia.
La scienza non è il sapere tout-court, e l'epistemologia lo afferma con chiarezza. La scienza è una forma di sapere umano: quello che riesce a fondare le sue affermazioni su un preciso metodo, detto metodo scientifico, che richiede che un'affermazione, per essere considerata "vera", sia tra le altre cose verificabile (e secondo Karl Popper, falsificabile).
Il problema con il paranormale sorge perché, secondo gli scettici, chi lo studia afferma di potere aspirare a una verità di tipo scientifico, senza però sottoporsi alle verifiche tipiche del metodo scientifico. Semplificando un poco, in un esperimento scientifico è sempre necessario riuscire a verificare:
  • (a) che una spiegazione più semplice di quella proposta non sia in grado di rendere conto del fenomeno (rasoio di Occam);
  • (b) che sia stato fatto tutto il possibile per escludere manipolazioni, contaminazioni, interferenze (anche e soprattutto involontarie e inconsce) da parte dei soggetti studiati e da parte degli studiosi stessi;
  • (c) che i risultati siano statisticamente significativi, ossia che avvengano con frequenza superiore a quella che si avrebbe in base al semplice caso;
  • (d) che i risultati siano verificabili da altri ricercatori (il successo costante di un unico ricercatore può essere dovuto a errore metodologico ripetuto, ma anche a truffa scientifica e manipolazione dei dati, più frequenti di quanto si pensi);
  • (e) che i risultati siano ripetibili (un singolo successo può essere dovuto al puro caso).
Fra queste altre caratteristiche la più importante è che il campo dell'esperimento deve essere chiaramente delimitato, e che va definito con chiarezza prima di iniziare l'esperimento cosa si consideri una "riuscita" e cosa un "fallimento" dell'esperimento stesso.
Nel caso delle ricerche sul cosiddetto "paranormale", invece, spesso una, talvolta più di una, in qualche caso tutte queste regole non vengono rispettate. I tentativi che i ricercatori di estrazione scettica hanno fatto di porre in condizioni di controllo chi asseriva di avere poteri paranormali si sono, fino ad oggi, conclusi con l'assenza di risultati.
Secondo i sostenitori dell'esistenza del paranormale questo non implicherebbe che il paranormale non esista: potrebbe semplicemente darsi che gli esperimenti non siano ancora adeguati, esattamente come le onde radio esistevano anche prima che gli esseri umani fossero in grado di captarle e misurarle. Secondo tale tesi, se la situazione è questa, la scienza avrebbe bisogno di ampliare il proprio campo di conoscenze scientifiche per poter spiegare i cosiddetti fenomeni paranormali, inspiegabili secondo gli attuali paradigmi.
Quanto detto fin qui, secondo i sostenitori del paranormale, non implicherebbe che i fenomeni paranormali siano "falsi" ma che non esistono le leggi scientifiche entro cui inquadrare un mondo reale, molto più vasto di quello compreso nei confini della scienza o che comunque si tratterebbe di fenomeni per i quali l'indagine tramite metodo scientifico sarebbe inidonea e superata.
La tesi dominante tra i sostenitori del paranormale è che l'atteggiamento scientifico verso questo tipo di fenomeni dovrebbe essere oggi quella di apertura e non di tipo scettico, poiché, a detta loro, il termine "scettico" implicherebbe già di per sé un rifiuto aprioristico e un pre-giudizio, che sarebbe incompatibile con quello di imparzialità nella ricerca. Viene tuttavia fatto notare che scetticismo, per definizione, significa proprio ricercare la verità in assenza di pregiudizi.
Viceversa, la tentazione di annacquare il metodo scientifico, diminuendo il livello e il rigore del controllo e delle verifiche fino a che si ottengono infine risultati, può solo portare discredito a questo campo di ricerca, come dimostra la circostanza che ad oggi il paranormale è ricompreso nell'area delle pseudoscienze.
Esiste un "Premio di un milione di dollari" messo in palio dal prestigiatore e debunker James Randi a chiunque sia in grado di produrre un qualsiasi fenomeno paranormale purché in condizioni di controllo.
Altre sfide volte a provare l'esistenza del paranormale in condizioni di controllo sono quella denominata International Zetetic challenge del Laboratorio di Zetetica e quella da 100.000 dollari dell'associazione Australian Skeptics.

venerdì 18 febbraio 2022

Un'inquietante verità su qualcuno

Nata nel 1987 nella città di Saransk, a 600 chilometri da Mosca (Russia), Natalya Nikolayevna Demkina ha dovuto subire un'operazione all'appendice all'età di 10 anni. Da quando la ragazza si è svegliata dal post operatorio, ha affermato di poter vedere dentro il corpo delle persone "come una radiografia".



"Ero a casa con mia madre quando improvvisamente ho avuto una visione. È stato come un flash. Ho potuto vedere il corpo di mia madre e i suoi organi. Per una frazione di secondo, posso vedere un'immagine a colori e poi comincio ad analizzarla come un esame", ha rivelato Demkina nel 2004 in un documentario di Discovery Channel.

In seguito, Tatyana Vladimovna, la madre della ragazza, la indirizzò all'ospedale locale, dove divenne il centro dell'attenzione. I medici la sottoposero a diversi compiti per scoprire se questa sua nuova capacità fosse qualcosa di genuino o meno.


Per prima cosa, sarebbe stata portata al centro pediatrico, dove era in grado di diagnosticare correttamente le malattie dei bambini usando solo la sua "visione a raggi X".

Ha individuato le ulcere allo stomaco e ha persino corretto una diagnosi di cancro in una donna anziana, dicendo che quello che aveva in realtà era una cisti - cosa che è stata dimostrata dopo ulteriori analisi.



giovedì 17 febbraio 2022

Quanto tempo dopo l'atterraggio sulla Luna dell'Apollo 11 è iniziato il complottismo e negazionismo su questo tema?

Dopo circa 7 anni.

Non dalla scoperta di qualcosa di clamoroso, non da una gola profonda che abbia spifferato verità nascoste: la teoria del complotto più famosa al mondo è soltanto frutto della fervida fantasia e dell'abilità narrativa di uno scrittore.
Il suo nome è Bill Kaysing, noto appunto come "Il padre della teoria complotto lunare".
Nel 1976 pubblica a sue spese "We Never Went to the Moon - America's Thirty Billion Dollar Swindle" (Non siamo mai andati sulla Luna, la Truffa Americana da 30 Miliardi di Dollari). Il libro all'inizio passò inosservato dai lettori ma non dalle emittenti radiofoniche e televisive, che vanno sempre a caccia di personaggi e storie curiose da proporre al pubblico.
Iniziarono così le interviste, gli articoli sui giornali e dal nulla il libro divenne immediatamente un best seller.
Non poteva essere altrimenti perché aveva tutti gli ingredienti giusti.
La novità - Nessuno prima di Kaysing aveva minimamente pensato a fare sparate di questo calibro.
Il coraggio - La sfida di mettere in dubbio qualcosa che non è solo un traguardo eccezionale per l'America, ma per l'umanità.
Il momento storico - In quegli anni tra gli americani montava sempre più la protesta per la politica governativa. Si era appena concluso il fallimento disastroso del Vietnam e, pochi anni prima, c'era stato lo scandalo Watergate . Insinuare il seme del dubbio e fare una denuncia esplicita trovava quindi terreno fertile.
Gli argomenti - Perché, sebbene falsi, erano esposti con furbizia ed erano indubbiamente originali, avvincenti tanto da sembrare credibili.



Bill Kaysing, in un'intervista negli anni '90. La maggior causa della diffusione delle sue teorie compolittistiche sono i riflettori che i media accesero su di lui, con decine di interviste in cui non veniva però mai seriamente incalzato, donandogli una parvenza di credibilità agli occhi del pubblico.
E' deceduto nel 2005.


Kaysing sembrava essere genuinamente convinto che l'uomo, sulla Luna, non ci avesse mai messo piede. Aveva dei semplici dubbi che divennero convinzioni scambiando conversazioni con veterani di guerra del Vietnam disillusi, che gli raccontavano le bugie della propaganda americana .
Parte così ad analizzare foto, video, centinaia di ore di diretta TV, a caccia di qualche dettaglio, un errore che potesse provare quella che per lui era solo una grande bugia.
Le sue conclusioni però furono superficiali e faziose. Credeva che bastassero dei semplici ragionamenti logici per scoprire la verità, che il buon senso fosse sufficiente a capire ma peccava d'ignoranza. Kaysing dopotutto non aveva alcuna formazione tecnico-scientifica e nel libro questa mancanza si avverte tutta.
Era cresciuto con altri interessi, amando la scrittura si era laureato in lingua Inglese e aveva già pubblicato dei libri, come "The First Time Farmer's Guide" (Guida all'Agricoltore Novello), con cui sperava di agganciare il movimento Flower Power che professava il ritorno alla natura e "How to Eat Well for a Dollar a Day" (Come Mangiare Bene con un Dollaro al Giorno).
Sulla scrittura era abile, il suo libro racconta sì un cumulo di tesi errate, ma scorre che è una meraviglia. Kaysing risulta molto convincente a chi è superficiale come lui e ci riesce grazie alla sua abilità narrativa.
Presto però qualcuno fece notare che la preparazione di Kaysing era totalmente priva di conoscenze scientifiche, ma lui aveva un asso nella manica: raccontava che tra i tanti lavori era stato impiegato alla Rocketdyne, l'azienda che aveva realizzato i motori N-1 del Saturn V e per 3 anni aveva avuto modo di apprendere molte nozioni di balistica, missilistica e astronautica.
Era una balla, vero che aveva lavorato alla Rocketdyne…ma per la stesura di testi e manuali usati dal personale interno! Insomma, sempre un lavoro legato allo scrivere, inoltre se n'era andato nel 1964, quando la Nasa in effetti era un po' indietro rispetto alla tabella di marcia prevista dal Programma Apollo. Kaysing forse fece valutazioni errate considerando quel momento, non sapendo che negli anni successvi si riuscì a recuperare i ritardi facendo uno sforzo enorme.
Le accuse scritte in "We Never Went to the Moon" vennero screditate quasi subito. I debunker non fecero gran fatica a dimostrarne la fallacia, in fondo si trattava di ragionamenti semplici costruiti per incantare un pubblico impreparato, ma faticarono a divulgarla. Kaysing era una macchina per far soldi che facilmente avrebbero mollato. Il libro era stato tradotto in varie lingue e l'autore girava il mondo come una star. Kaysing era una gallina dalle uova d'oro ed al suo successo si erano aggrappati in tanti per avere un tornaconto. Si fecero dibatttiti, programmi tv, spuntarono mitomani e falsi testimoni a caccia di denaro facile. E poi fu un fiorire di editoria complottista per sfruttare la moda, tra questi anche persone con pochissimi scrupoli di coscienza come Bart Sibrel, imbroglioni e aggressivi.


Bart Sibrel abbraccia Kaysing per le vi di Tokyo. Sibrel sfruttava Bill Kaysing per guadagnare fama e nel 1997 organizzò un viaggio in estremo oriente con lui in cerca di "prove". In realtà i due si fecero solo una bella vacanza, dopotutto che prove potrai mai trovare in Giappone?


Decenni dopo il libro, ormai pieno di soldi e sbugiardato su ogni fronte,
Kaysing cambiò leggermente versione ammettendo che il Saturn V era veramente decollato con astronauti a bordo, ma questi si erano limitati a circumnavigare la Luna un po' di volte, senza mai atterrare. Il resto era tutto prodotto da Hollywood.
Ovviamente anche questa tesi non reggeva perché i Russi avrebbero scoperto immediatamente il trucco, ridicolizzando gli USA agli occhi del mondo. Molti sono convinti che Kaysing in vecchiaia era cosciente di aver preso una toppa, ma che ormai gli conveniva giocare il ruolo fino in fondo.


mercoledì 16 febbraio 2022

Il paradosso del serpente

Il paradosso del serpente è un paradosso di tipo condizionale basato su un presupposto.

Funziona così:

Se un serpente inizia a mangiare la sua coda e finisce per mangiare tutto il suo corpo, dove sarebbe il serpente se fosse dentro il suo stomaco, che a sua volta è dentro di lui?

Il paradosso del serpente è stato usato fin dall'antichità in diverse parti del mondo, filosoficamente e religiosamente per esprimere l'infinito e il ritorno delle cose; un chiaro esempio è l'Uroboros.




L'uroboro è un simbolo che mostra un animale che ingoia la propria coda e forma un cerchio con il suo corpo.

L'uroboro simboleggia l'eterno ciclo delle cose, anche l'eterno sforzo, l'eterna lotta o lo sforzo inutile, perché il ciclo ricomincia nonostante le azioni per fermarlo. È anche illustrato in modo simile nella mitologia norrena dal serpente di Jormungand.

È anche usato come espressione per illustrare l'idea di quanto si può essere dannosi per se stessi a causa delle proprie caratteristiche o modi di agire.


 
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